Piano delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi

Il piano delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi (Piano AIB) è previsto dalla Legge quadro sugli incendi boschivi n. 353/2000, la quale stabilisce (art. 8 comma 2) che i Parchi Nazionali devono adottare tale strumento di pianificazione e che il medesimo costituisce un’apposita sezione dei relativi Piani AIB regionali.

Le funzioni del Piano AIB dei parchi nazionali sono molteplici. La prima è quella di fornire un’analisi del rischio per il territorio dell’aera protetta, pervenendo alla definizione di aree omogenee per classe di rischio, previa caratterizzazione dei potenziali eventi. Acquisito tale quadro conoscitivo il Piano definisce gli obiettivi da perseguire, in termini di superficie percorsa dal fuoco massima accettabile (SMA) e di riduzione attesa di superficie media annua percorsa dal fuoco (RASMAP). Poi vi è la funzione “programmatoria” del Piano, che si esplica attraverso la definizione di interventi ritenuti prioritari per il perseguimento degli obiettivi stabiliti per il periodo di vigenza del piano medesimo. Queste funzioni afferiscono a quello che in gergo è definito il “fire management”.

Rimboschimento a Pino nero in loc. Monte Cornaccione (Ussita)
Fig 1. Rimboschimento a Pino nero in loc. Monte Cornaccione (Ussita)

Per quanto riguarda la realtà del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il Piano AIB non interviene sull’assetto organizzativo e operativo della lotta attiva (fire control), che rimane quindi quello definito a livello regionale da Marche e Umbria. Il Piano, tuttavia, si pone come intervento prioritario quello di garantire che tale assetto si attesti a livelli di piena operatività ed efficienza, anche in considerazione del recente (2016-2017) passaggio di competenze per la lotta attiva dall’ex Corpo Forestale dello Stato al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e al particolare contesto territoriale del Parco come area protetta interregionale e, quindi, sottoposta a diversi assetti organizzativi e protocolli di intervento.

Per quanto riguarda, gli interventi di prevenzione sulla viabilità AIB, sulle zone di interfaccia e sulle attività selvicolturali necessarie ad abbassare il rischio, il Piano indica le zone e le tipologie prioritarie di intervento affinché gli enti preposti e dotati delle rispettive competenze (Comuni, Unioni Montane, Province, Regioni) possano orientare la programmazione e l’attuazione di tali attività, in coerenza con gli obiettivi del Piano.

Il piano AIB attualmente in vigore ha come periodo di vigenza il quinquennio 2019-2023.

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Scarica gli allegati al Piano (zip)

Il Piano è stato approvato con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del Mare n. 196 del 01/09/2020.

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Tavola N.19a - Carta del rischio a valenza nazionale
Fig 2. Tavola N.19a - Carta del rischio a valenza nazionale

Referenti AIB

Per il Piano AIB adottato ai sensi dell’art. 8 comma 2 della legge n. 353/2000 è referente il Direttore del Parco.

Nel territorio del Parco il comandante del Reparto Carabinieri per il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, è anche referente NIAB (Nucleo Investigativo Antincendio Boschivo)

Nella Regione Marche la competenza per l’AIB è in capo al Servizio Protezione Civile.

Regione Marche AIB

Nella Regione Umbria la competenza per l’AIB è in capo al Servizio Foreste, montagna, sistemi naturalistici.

Regione Umbria AIB

 

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