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Fuochi allaperto: verso una semplificazione delle procedure Così come disposto dalla Legge Quadro sulle aree protette - la Legge 394/91 - laccensione di fuochi allaperto, attività generalmente vietata nei parchi al pari di altre che possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali, è stata recentemente disciplinata dal Parco. Se da una parte la finalità dellarea protetta è tutelare gli habitat di flora e fauna, il paesaggio e lintegrità degli ambienti naturali, dallaltra il Parco è anche chiamato a salvaguardare lo svolgimento di attività economiche e sociali ritenute fondamentali per uno sviluppo corretto e sostenibile delleconomia delle popolazioni locali, evitando una burocratizzazione eccessiva delle attività. Il provvedimento in questione si riferisce principalmente alle normali attività agro-silvo-pastorali e alle attività che hanno un importante valore turistico e antropologico. Dal mese di gennaio è quindi possibile luso di fuochi allaperto per le attività legate ad esigenze agro-forestali. In questo caso è sufficiente inoltrare comunicazione scritta al Parco e al Coordinamento Territoriale per lAmbiente del Corpo Forestale dello Stato almeno quindici giorni prima dellaccensione dei fuochi; decorso tale termine senza richieste di integrazione o altre comunicazioni, lintervento si intende autorizzato. È poi possibile, da parte dei privati, accendere barbecue, bracieri e fornelli da campeggio allinterno dei giardini di proprietà, purché ciò avvenga in condizioni di assoluta sicurezza. Per leliminazione dei residui vegetali presso le pertinenze delle costruzioni civili e rurali è invece necessario darne tempestiva comunicazione al Comando Stazione competente del Corpo Forestale dello Stato. Lo stesso Corpo Forestale provvederà poi a censire le aree di sosta attrezzate realizzate da enti pubblici e privati, definendone lidoneità allaccensione dei fuochi al loro interno. Un articolo del provvedimento è interamente dedicato alla disciplina delle manifestazioni pirotecniche. Il Parco può autorizzare questo genere di manifestazioni che corredano feste tradizionali di conclamata valenza antropologica e per le quali esiste un uso continuativo e tradizionale dei fuochi dartificio. I Comuni sono quindi chiamati a stilare un elenco delle festività che prevedono tradizionalmente luso di fuochi pirotecnici e a trasmetterlo al Parco. Questo, una volta valutata la valenza antropologica della festività e leventuale interazione con la flora e la fauna del luogo, provvederà a definire un elenco delle manifestazioni autorizzate e a pubblicarlo sul sito web www.sibillini.net. Fino a che lelenco non sarà approvato i richiedenti sono chiamati a presentare specifica istanza su modello fornito dal Parco. Ricordiamo che, in ogni caso, il richiedente sarà sempre responsabile nei confronti del Parco Nazionale dei Monti Sibillini per eventuali danni causati allambiente. |
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