Il nostro impegno
per il Countdown 2010
Il Parco valore aggiunto
per il territorio
I progetti per il territorio
Valorizzazione delle aree
e dei percorsi verdi a Visso
Riqualificazione della Valle
del Fiastrone
Il recupero di Palazzo
Leopardi a Montefortino
Un progetto per far rivivere
l’Alta Val d’Aso
Norcia: il Complesso
monumentale San Francesco
Interventi nella Valle
del Campiano
Le favolose fioriture del Parco
Fuochi all’aperto: verso
una semplificazione delle
procedure
Il Piviere tortolino:
storia di un incontro inatteso
L’Atlante degli uccelli
nidificanti
Nuove prospettive
per l’economia del Parco
L’esperienza Varnelli
tra passato e futuro
Economia e territorio:
il Marchio del Parco
Il sito del Parco Nazionale
dei Monti Sibillini
Tecnologia Open Source
per i portali del Parco
L’Associazione delle guide
del Parco
Fuochi all’aperto:
verso una semplificazione delle procedure

Così come disposto dalla Legge Quadro sulle aree protette - la Legge
394/91 - l’accensione di fuochi all’aperto, attività generalmente vietata nei
parchi al pari di altre che possono compromettere la salvaguardia del
paesaggio e degli ambienti naturali, è stata recentemente disciplinata dal
Parco.
Se da una parte la finalità dell’area protetta è tutelare gli habitat di flora e
fauna, il paesaggio e l’integrità degli ambienti naturali, dall’altra il Parco è
anche chiamato a salvaguardare lo svolgimento di attività economiche e
sociali ritenute fondamentali per uno sviluppo corretto e sostenibile
dell’economia delle popolazioni locali, evitando una burocratizzazione
eccessiva delle attività. Il provvedimento in questione si riferisce
principalmente alle normali attività agro-silvo-pastorali e alle attività che
hanno un importante valore turistico e antropologico.
Dal mese di gennaio è quindi possibile l’uso di fuochi all’aperto per le
attività legate ad esigenze agro-forestali. In questo caso è sufficiente
inoltrare comunicazione scritta al Parco e al Coordinamento Territoriale
per l’Ambiente del Corpo Forestale dello Stato almeno quindici giorni
prima dell’accensione dei fuochi; decorso tale termine senza richieste di
integrazione o altre comunicazioni, l’intervento si intende autorizzato.
È poi possibile, da parte dei privati, accendere barbecue, bracieri e
fornelli da campeggio all’interno dei giardini di proprietà, purché ciò
avvenga in condizioni di assoluta sicurezza. Per l’eliminazione dei residui
vegetali presso le pertinenze delle costruzioni civili e rurali è invece
necessario darne tempestiva comunicazione al Comando Stazione
competente del Corpo Forestale dello Stato. Lo stesso Corpo Forestale
provvederà poi a censire le aree di sosta attrezzate realizzate da enti
pubblici e privati, definendone l’idoneità all’accensione dei fuochi al loro
interno.
Un articolo del provvedimento è interamente dedicato alla disciplina delle
manifestazioni pirotecniche. Il Parco può autorizzare questo genere di
manifestazioni che corredano feste tradizionali di conclamata valenza
antropologica e per le quali esiste un uso continuativo e tradizionale dei
fuochi d’artificio. I Comuni sono quindi chiamati a stilare un elenco delle
festività che prevedono tradizionalmente l’uso di fuochi pirotecnici e a
trasmetterlo al Parco. Questo, una volta valutata la valenza
antropologica della festività e l’eventuale interazione con la flora e la
fauna del luogo, provvederà a definire un elenco delle manifestazioni
autorizzate e a pubblicarlo sul sito web www.sibillini.net. Fino a che
l’elenco non sarà approvato i richiedenti sono chiamati a presentare
specifica istanza su modello fornito dal Parco. Ricordiamo che, in ogni
caso, il richiedente sarà sempre responsabile nei confronti del Parco
Nazionale dei Monti Sibillini per eventuali danni causati all’ambiente.


I numeri pubblicati home