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Il Piviere tortolino: storia di un incontro inatteso Un importante progetto con il Comune di Norcia Il Piviere tortolino (Charadrius morinellus) è un raro uccello artico di piccola taglia (21 cm. ca.) riconoscibile grazie alle bande bianche sopra gli occhi che si riuniscono sulla nuca con la caratteristica forma a V. Durante le migrazioni si adatta a un po tutti gli habitat ma preferisce zone elevate e sassose, mentre nelle zone di nidificazione artiche predilige gli ambienti di tundra aperti ed acquitrinosi. Per lItalia, oltre alla piccola popolazione della Maiella, sono segnalate nidificazioni accertate o presunte in altri gruppi montuosi dellAppennino centrale tra cui i Monti Sibillini, dove tuttavia la specie, dal 1960 ad oggi, é stata avvistata solo sporadicamente; quella che segue è dunque la cronaca di un evento naturalisticamente importante per il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Agosto 2005, campagna di ricerche geobotaniche nella Valle del Lago di Pilato dei ricercatori del Dipartimento di Botanica ed Ecologia dellUniversità di Camerino. Dopo una lunga salita eravamo quasi giunti sulla vetta del Monte Vettore risalendo le pendici meridionali ricoperte da una rada vegetazione erbosa alternata a tratti rocciosi quando un debole richiamo attirò la nostra attenzione verso un gruppetto di uccelli composto da circa 5-6 individui, posati sul terreno a trenta-quaranta metri di distanza. Inizialmente, pensando che fossero pernici li abbiamo fotografati e avvicinati, fino a 4-5 metri; ma facendo ciò ci siamo accorti che non eravamo di fronte a pernici ma ad unaltra specie: il piviere tortolino! Tutti gli individui si spostavano in gruppo facendo piccoli movimenti con pause di controllo senza mai dar veramente limpressione di voler fuggire; anche se quasi circondati da noi non si sono mai levati in volo testimoniando così la loro indole confidente e tranquilla. Ad una osservazione ravvicinata tutti i caratteri distintivi della specie erano ben osservabili: mento, gola e guance bianche, alto petto bruno attraversato da una singolare mezzaluna bianca orlata di nero che separa il fulvo-castano acceso delladdome e dei fianchi, che a sua volta sfuma nel nero del ventre, la cui parte estrema é bianca come il sottocoda. Insomma, una vera top model delle specie di alta quota. Ad aggiungere suggestione a suggestione laspro paesaggio vegetale dei settori cacuminali dei Sibillini caratterizzato dalla vegetazione a sesleria dellAppennino (Sesleria apennina), che origina tipici festoni erbosi disposti parallelemente alle curve di livello ed al cui interno trovano asilo numerose piccole specie floristiche, molte delle quali rare, endemiche, o specie animali che rappresentano relitti artici giunti alle nostre latitudini durante le glaciazioni e poi, al termine di queste, segregatisi sulle massime quote appenniniche ed alpine in isole climatiche sempre più piccole e minacciate, come è avvenuto appunto per il piviere tortolino. Losservazione del piccolo gruppo di uccelli si è protratto per una buona mezzora ed il crescente entusiasmo ha attratto anche alcuni escursionisti che hanno così potuto condividere con noi lemozione di questo incontro. La necessità di portare a termine il programma di ricerca previsto per la giornata ci ha infine costretto a lasciare questi piccoli amici alati che nei giorni successivi hanno sicuramente proseguito la loro migrazione verso le zone di svernamento nord-africane. Andrea e Daniele Catorci |
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