Il nostro impegno
per il Countdown 2010
Il Parco valore aggiunto
per il territorio
I progetti per il territorio
Valorizzazione delle aree
e dei percorsi verdi a Visso
Riqualificazione della Valle
del Fiastrone
Il recupero di Palazzo
Leopardi a Montefortino
Un progetto per far rivivere
l’Alta Val d’Aso
Norcia: il Complesso
monumentale San Francesco
Interventi nella Valle
del Campiano
Le favolose fioriture del Parco
Fuochi all’aperto: verso
una semplificazione delle
procedure
Il Piviere tortolino:
storia di un incontro inatteso
L’Atlante degli uccelli
nidificanti
Nuove prospettive
per l’economia del Parco
L’esperienza Varnelli
tra passato e futuro
Economia e territorio:
il Marchio del Parco
Il sito del Parco Nazionale
dei Monti Sibillini
Tecnologia Open Source
per i portali del Parco
L’Associazione delle guide
del Parco
Un progetto per far rivivere l’Alta Val d’Aso

L’alta Valle dell’Aso è uno dei luoghi più affascinanti di tutto il Parco
Nazionale dei Sibillini. Un gioiello di rara bellezza ed inestimabile valore
naturalistico arricchito, nella parte più alta, dal leggendario Lago di
Pilato, unico bacino naturale delle Marche, in cui vive il Chirocefalo del
Marchesoni, un minuscolo crostaceo endemico dei Sibillini, caratteristico
per il vivace color rosso corallo del corpo. Questo angolo di paradiso
naturale è stato però oggetto, nel tempo, di moltissime aggressioni: dalle
captazioni selvagge allo stravagante progetto di realizzare, lungo il Piano
della Gardosa, un poligono di tiro militare. Proprio questa fu l’occasione
per unire, sotto un’unica bandiera, i pochi ambientalisti che già alla fine
degli anni Settanta si battevano per la creazione del Parco, e i residenti.
Anche oggi i problemi non sono certamente esauriti: ogni estate infatti
un considerevole numero di turisti invade il Piano, determinando un
impatto sull’ ambiente certamente non secondario.
È proprio per tali motivi che, sin dalla fine degli anni ’80, la Regione
Marche prima e, dopo la sua costituzione, il Parco Nazionale, sono
intervenuti finanziando importanti progetti di valorizzazione. Fra questi la
rinaturalizzazione della strada che attraversava il Piano della Gardosa
provocando danni al delicato ambiente circostante ed un impatto visivo
inaccettabile. Al suo posto, anche per venire incontro alla richieste
connesse alle attività agro-silvo-pastorali, è stata invece resa transitabile
un’antica strada comunale che passa ai piedi del pendio montuoso e si
inserisce meglio nella realtà del paesaggio.
Da diversi anni i molti turisti che giungono a Foce nella bella stagione
possono godere di un altro importante servizio: quello informativo offerto
dal Centro Tematico sul Chirocefalo del Marchesoni. Un progetto voluto
e finanziato dal Parco che ha portato al restauro del vecchio caseggiato
e all’apertura della struttura. Essa, oggi, è gestita da personale
qualificato ed appositamente preparato che organizza, fra l’altro, visite
guidate, incontri a tema e altre attività di promozione e valorizzazione
turistico-trerritoriale.
Poco a valle dell’abitato di Foce è stata realizzata, sempre con
finanziamento ottenuto dal Comune di Montemonaco grazie al Parco,
un’area di sosta e campeggio che lo stesso Comune dovrà rendere
quanto prima operativa al fine anche di evitare un suo progressivo
degrado essendo oramai terminati i lavori da diversi anni. Sempre grazie
ai fondi del Parco, infine, il Comune di Montemonaco ha provveduto alla
creazione di un campeggio in Località Vallefiume.
Il nuovo campeggio, composo da 42 piazzole, è in fase di ultimazione è
sarà aperto entro l’imminente estate: un altro importante tassello della
politica di valorizzazione di una delle aree di maggior interesse
naturalistico dell’intero Parco Nazionale dei Monti Sibillini. L’attivazione
di questi ultimi interventi contribuirà a razionalizzare lo sviluppo turistico
nella zona di Foce, garantendo anche l’avvio di nuove ed importanti
attività economiche.

Michele Sensini


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