![]() |
![]() |
Appello al Ministro per il lago di Pilato Una anno quasi da guinness dei primati: scarsità di precipitazioni, temperature regolarmente al di sopra della media, giornate serene con un sole vivo, sfavillante, alto nel cielo. Una situazione locale che rispecchia un andamento generale che peraltro desta viva preoccupazione, non più solo fra i climatologi o gli ambientalisti, ma che inizia a toccare inevitabilmente la vita di ciascuno di noi. Effetti allarmanti che già mostrano, con forza, i cambiamenti nella realtà quotidiana che hanno portato alla decisione del Parlamento Europeo di insediare una Commissione speciale per i cambiamenti climatici in vista anche della Conferenza delle Parti (COP13) di Bali che nel dicembre prossimo lancerà formalmente il nuovo negoziato per il trattato che dovrà sostituire quello di Kyoto, sulla base di una ambiziosa piattaforma programmatica che prevede la riduzione delle emissioni di C02 fino al 30% e, forse oltre. Anche sui Sibillini è oramai a tutti evidente la riduzione delle portate dei fiumi e dei torrenti. Addirittura drammatica è la situazione del lago di Pilato che, osservando le foto, quasi sembrerebbe, considerato il livello delle acque, trovarsi nel bel mezzo dellestate: due bacini lacustri nettamente separati luno dallaltro che fanno presagire un imminente prosciugamento. Un analogo problema si era registrato, peraltro solo nel mese di agosto, del 1990. Con la collaborazione delle Associazioni Naturalistiche, si era intervenuti con tempestività per evitare danni ai fragili equilibri, alle specie animali, con particolare riferimento al chirocefalo del Marchesoni, e vegetali esistenti nellarea. Azioni complementari a tali interventi furono a tal proposito avviati anche più a valle: a Foce di Montemonaco dove peraltro diversi progetti (campeggio e parcheggio prima del paese, campeggio-area caravan in località Pignotti, chiusura della strada lungo il Piano della Gardosa) ripetutamente finanziati al Comune (anche con fondi comunitari), non essendo ancora decollati, hanno impedito un reale rilancio turistico in questa piccola ma importante realtà dei Sibillini. È per tali motivi che il Parco, aderendo alla giornata mondiale per combattere la desertificazione (World Day to Combat Desertification) del 17 giugno, ha chiesto al Ministro, visti anche i vincoli della legge finanziaria, lattivazione di una procedura di urgenza per la protezione e la valorizzazione dellarea di Pilato attraverso la predisposizione di un programma di monitoraggio ambientale pluriennale, la realizzazione di attività di sperimentazione volte a garantire la riproduzione ex-situ del chirocefalo del Marchesoni - piccolo crostaceo endemico del Lago di Pilato - oltre al completamento e allattivazione delle strutture funzionali da anni, ma non ancora rese operative dal Comune, presso il centro abitato di Foce. Per limminente stagione estiva è in corso di attivazione da parte del Parco un intenso programma di sensibilizzazione dei turisti presso il Centro tematico di Foce, una più stretta vigilanza nellarea del Lago, garantita dal CFS che opererà in collaborazione con gli Agenti dellAmministrazione Provinciale di Ascoli Piceno, disponibili a dare il loro apporto a questa importante iniziativa. Se queste misure dovessero risultare insufficienti, in rapporto anche alla fragilità della situazione che verrà a determinarsi ed alla razionale fruizione turistica che sarà avviata anche nella zona di Foce, potranno peraltro essere attivati ulteriori e significativi, quanto necessari, interventi di tutela e salvaguardia territoriale. Alfredo Fermanelli (Direttore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini) |
|
|
|||
![]() |
![]() |
||
|
|||
I numeri pubblicati | ![]() |
home |