Insediamento
del nuovo Presidente
Una nuova edizione
del giornale del Parco
Appello al Ministro
per il Lago di Pilato
Castelluccio: un progetto
per il territorio
Il sistema di fruizione
del Parco
Il ritorno dell'orso bruno
dell'appennino
Camoscio:
una gradita sorpresa
nell’area faunistica
di Bolognola
La presenza storica
dell’orso sui Monti Sibillini
Notizie in breve
Camoscio: una gradita sorpresa
nell'area faunistica di Bolognola

Un evento di reale speranza per il futuro, un successo atteso da tempo:
certamente non poteva iniziare in modo migliore il 2007. Nel mese di
Maggio è infatti venuto alla luce un piccolo Camoscio, di cui non è stato
ancora stabilito il sesso, che ora sta crescendo sotto lo sguardo vigile
ed attento dei genitori, Libero e Maja. Il primo camoscio nato nel territorio
del Parco Nazionale dei Monti Sibillini è anche seguito con attenzione
dagli esperti naturalisti incaricati della gestione dell’area.
Questo importante successo non è altro che il coronamento dell’azione
avviata dal Parco con fondi LIFE Natura già da diversi anni.
L’area faunistica del camoscio di Bolognola, aperta lo scorso anno,
sta quindi iniziando a dare i primi risultati concreti che certamente fanno
ben sperare per il futuro.
Un segnale altrettanto positivo è l’accordo recentemente maturato nel
corso di una serie di incontri fra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio
e Molise e quello dei Sibillini, attivati unitamente al Ministero
dell’Ambiente, accordo che dovrebbe finalmente garantire il ritorno,
in liberta, di questa specie nelle montagne del Parco.
L’operazione, già avviata lo scorso anno ma rinviata per motivi tecnici,
potrà finalmente dare prospettive e risultati concreti in linea con il Piano
d’Azione Nazionale per il Camoscio Appenninico elaborato dal Ministero
dell’Ambiente e dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica. L’obiettivo
è quindi quello di realizzare il consolidamento di una popolazione di
almeno 1.000 camosci nell’Appennino e la costituzione di un nuovo
nucleo proprio nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. L’areale di questa
specie, infatti, risulta assai frammentato e la sua popolazione assai
ridotta e fortemente esposta al rischio di estinzione in caso di drastici
cambiamenti ambientali o eventi epidemici.
L’appuntamento per questo importante evento, a cui verrà dedicato uno
specifico articolo nel prossimo numero, è previsto al termine della
stagione estiva. Per i più interessati si consiglia comunque di consultare
costantemente il sito web del parco con le più importanti news.


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