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Forum Civico per un Parco Naturale Accogliente di Andrea Tonucci e Maria Laura Talamè Il Progetto Forum Civico per un Parco Naturale Accogliente rientra tra i 22 progetti, sugli oltre 1500 presentati, finanziati dal Comitato Organizzativo per il 2003 Anno Europeo delle Persone con Disabilità del Ministero delle Politiche Sociali. Nato da una collaborazione tra il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e lAssociazione Paratetraplegici della provincia di Terni, il progetto si fonda sullidea forza di garantire lintegrazione sociale delle persone con disabilità e la loro partecipazione nella pianificazione e programmazione del territorio. Tra i partner del progetto: la Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve Naturali, la Regione dellUmbria, gli Enti Locali del territorio del Parco, gli Ambiti Sociali, le Associazioni e le Cooperative. La vera novità del progetto è che si lavora con la tecnica di Agenda 21, ovvero avviando tavoli di concertazione (Forum civico), nei quali le persone con disabilità giocano un ruolo attivo nella definizione di una strategia dinterventi. Ciò nella consapevolezza che sono proprio le persone con disabilità che abitano e vivono quotidianamente la realtà del Parco a dare il contributo più significativo nel fornire le informazioni ed i suggerimenti migliori sui limiti, le difficoltà, ma anche le potenzialità di fruizione di unarea protetta. Dalle consultazioni del Forum Civico prenderà vita un vero e proprio Piano dazione locale condiviso da tutti gli attori sociali, economici ed istituzionali del territorio, finalizzato a rendere il Parco quanto più accessibile e fruibile a tutti (quindi più accogliente). Il lavoro del Forum civico sarà integrato e supportato da unattenta analisi del territorio ai fini di unapplicazione pratica, non solo teorica, dei risultati ottenuti. In particolare, si procederà allelaborazione di un Rapporto di valutazione sulle condizioni di accessibilità e accoglienza del territorio, che definirà lo scenario di riferimento in base al quale sarà possibile predisporre il Piano di Azione. Lelaborazione del Rapporto comporta lo svolgimento di una campagna di rilevazione, allinterno del Parco, volta a valutare la fruibilità di aree di interesse naturalistico e paesaggistico da parte delle persone con disabilità, ma anche la capacità ricettiva, la ristorazione, laccoglienza e tutti i servizi connessi con lospitalità (informazione, trasporti, organizzazione turistica, servizi di assistenza e di accompagnamento ecc.). Il Rapporto metterà in evidenza in modo puntuale le principali criticità e potenzialità rilevate sul territorio. Parallelamente alle azioni sopra descritte il progetto prevede specifici interventi di informazione e sensibilizzazione rivolta alle scuole e agli operatori turistici. Lattività nelle scuole consiste nella progettazione di un percorso educativo rivolto agli alunni delle scuole elementari, medie e superiori dei Comuni del Parco. Lattività verso gli operatori turistici ha come punto di forza un modulo di formazione sul superamento delle barriere architettoniche e sulle buone pratiche per laccoglienza turistica dei clienti con disabilità. I risultati e lo stato di attuazione del progetto in corrispondenza degli stadi di avanzamento dello stesso verranno diffusi adeguatamente sia mediante pubblicazione su Internet, sia attraverso i tradizionali strumenti cartacei, sia nei vari incontri, convegni ed iniziative che si organizzeranno in occasione dellAnno Europeo delle persone con disabilità. Una prima occasione di discussione dellandamento e dei risultati del Forum Civico, inteso come esperienza di programmazione concertata mirata alle esigenze di quei portatori di interesse che potranno essere meglio rappresentati nel territorio, è offerta dal Convegno internazionale Il Parco è di tutti. Il mondo anche. Un progetto complesso, per molti aspetti ambizioso, ma senza dubbio innovativo che fa del Parco un laboratorio di sperimentazione di una politica di accessibilità e piena fruibilità delle aree protette. I risultati del progetto saranno resi disponibili a tutte le aree protette italiane, offrendo loro uno stimolo e unindicazione di rotta, da seguire o non seguire a seconda dei risultati che verranno ottenuti, per la promozione di una politica generale di accessibilità delle aree protette italiane. |
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