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Il sole: lenergia che non inquina Intervista a Domenico Coiante, esperto di energie rinnovabili di Marta Zarelli Sono rinnovabili quelle fonti energetiche alimentate da flussi naturali che hanno la comune caratteristica di rigenerarsi. Originate in prevalenza dalla radiazione solare, sono potenzialmente inesauribili ed hanno un impatto ambientale minimo durante il ciclo previsto per la produzione di energia. La promozione per lutilizzo di queste fonti comporterebbe un giusto equilibrio tra produzione energetica e impatto ambientale, consentendo di ridurre il ricorso ai combustibili fossili che emettono inquinanti. Iniziamo questo percorso con il solare, dedicando questa sezione alla produzione di energia da impianti fotovoltaici. La tecnologia fotovoltaica consente di trasformare lenergia solare in energia elettrica, sfruttando leffetto fotovoltaico. Il processo di conversione è assicurato dalle proprietà di materiali semiconduttori (come il silicio) che, opportunamente trattati sono in grado di generare elettricità se colpiti dalla radiazione solare, senza luso di alcun combustibile. E possibile installare un impianto fotovoltaico di piccole dimensioni direttamente sul tetto della propria abitazione. Tale impianto, connesso alla rete di distribuzione dellenergia elettrica, si compone di campi fotovoltaici, che producono corrente continua, e di un inverter, necessario per trasformare la corrente continua in alternata, che è quella utilizzabile dalla rete. La rete supporta limpianto nei periodi in cui le richieste dellutenza eccedono la produzione da fonte solare ed acquista lenergia nel caso in cui la produzione dellimpianto è eccedente al fabbisogno dellutente. Approfondiamo largomento con Domenico Coiante, Responsabile del Settore Fonti Rinnovabili dellENEA per oltre dieci anni e esperto in ricerca e gestione dei programmi nel campo del fotovoltaico e delleolico del CNEN e dellENEA. E conveniente, considerati gli elevati costi, investire nel fotovoltaico con le tecnologie a disposizione? Il prezzo degli impianti fotovoltaici di piccola taglia è oggi ad un livello tale che il costo del kWh prodotto, considerate le condizioni medie dinsolazione annuale disponibili sul territorio italiano (circa 1500 ore) e un ammortamento dellinvestimento al 5% dinteresse per la vita dellimpianto di 25 anni, si aggira intorno agli 0.4 € contro gli 0.07 € dellelettricità convenzionale. Sul piano economico, è evidente che, a queste condizioni, non è conveniente investire. Tuttavia, riconoscere le grandi qualità ambientali dellenergia fotovoltaica può essere tradotto in termini economici, in modo da compensare il deficit, come ad esempio ha fatto la Germania con una legge che riconosce al kWh fotovoltaico un valore di 0.48 € a carico della collettività e come, in parte, si sta facendo in Italia. Si tratta soltanto di assumere una corretta e responsabile posizione ufficiale del governo in relazione alla necessità e allurgenza di contrastare realmente la crisi climatica incombente. Vantaggi e svantaggi della tecnologia fotovoltaica. I principali vantaggi risiedono nellestrema pulizia della produzione di elettricità. Infatti, non vengono rilasciati effluenti, non ci sono parti meccaniche in movimento e pertanto non si produce alcun rumore. Inoltre lelettricità viene prodotta in modo decentrato vicino alle utenze, limitando in tal modo la presenza delle linee di distribuzione e realizzando un modello produttivo diffuso, alternativo a quello delle grosse centrali, in linea di principio, molto più affidabile. Un ulteriore vantaggio consiste nellelevato grado daffidabilità ormai raggiunto dai generatori fotovoltaici: i costruttori garantiscono i moduli per 25 anni, pari allintera durata di vita. In commercio non esiste alcun altro prodotto industriale che offra tale garanzia. Ai vantaggi già esaminati sopra occorre aggiungere una visione strategica sulle prospettive della tecnologia fotovoltaica. I costi così alti del kWh fotovoltaico dipendono da due fattori: il volume di mercato troppo piccolo e il basso valore dellefficienza di trasformazione della radiazione solare in elettricità. Però, se si guarda al passato, si scopre che i costi di produzione sono passati da 70 €/Watt del 1979 ai 5 €/Watt attuali. Nello stesso tempo lefficienza di conversione dei moduli è passata dal 5% al 15% odierno. Sono in corso di sperimentazione nuovi materiali fotovoltaici e nuove tecnologie, che hanno dimostrato efficienze di conversione situate nella fascia dal 18 al 39%. Questi risultati della ricerca autorizzano a prevedere nel breve un ulteriore miglioramento del valore dellefficienza dei prodotti commerciali attuali con il conseguente abbattimento del costo del kWh prodotto dagl'impianti. Leffetto di scala sul mercato porterà lenergia fotovoltaica alla concorrenzialità in tempi compatibili con lo sviluppo di questo modo nuovo di produrre energia solare. Lemergenza ambientale potrebbe imprimere unaccelerazione a questo processo, portando nellarco di una ventina danni alla svolta energetica verso il solare. I principali svantaggi sono di natura tecnica, collegati alla intermittenza della produzione di elettricità conseguente allalternarsi del giorno e della notte, al variare della durata dellintensità solare con le stagioni ed infine al verificarsi dei fenomeni climatici. E evidente che in mancanza della luce solare non esiste produzione delettricità. Pertanto non è pensabile un sistema elettrico basato interamente sul fotovoltaico senza dotare gli impianti di un adeguato sistema daccumulo dellenergia solare, che deve consentire il superamento dei periodi di assenza di produzione diretta. Di fronte ad un continuo aumento del fabbisogno energetico mondiale, che ruolo potrà avere il solare come soluzione per ridurre la dipendenza dei combustibili fossili e come potrà contribuire al raggiungimento di una migliore qualità ambientale? Le dimensioni del fabbisogno energetico dellumanità sono talmente grandi che la produzione denergia fotovoltaica sui tetti e sulle facciate degli edifici può arrivare a ricoprire una frazione molto piccola di tale fabbisogno. Per incidere significativamente sulla sostituzione dei combustibili fossili, e quindi sulla qualità ambientale, sono necessari ben altre dimensioni della superficie complessiva degli impianti. Questo tipo dinterventi va comunque incoraggiato ed il suo significato deve essere ricercato nellopportunità offerta dalla tecnologia di dimostrare allopinione pubblica allargata leffettiva capacità a produrre significative quantità delettricità. Ormai anche lorganizzazione più conservatrice in fatto denergia, come è il World Energy Council, ha riconosciuto nei documenti conclusivi degli ultimi congressi mondiali che il ruolo dellenergia solare dovrà passare dal contributo attuale di circa il 12-15%, quasi per intero dovuto alle biomasse, ad un contributo progressivamente più significativo per due motivi. Il primo è collegato allinevitabile esaurimento della disponibilità di combustibili fossili a basso costo ed il secondo, divenuto ormai sempre più urgente, è connesso alla necessità di contrastare la crisi climatica globale, la cui causa è riconosciuta nella crescita abnorme della concentrazione atmosferica di anidride carbonica. Qual è il futuro del fotovoltaico? Il futuro del fotovoltaico è collegato strettamente, oltre che al raggiungimento degli obiettivi economici, anche e soprattutto al superamento dello svantaggio tecnico dovuto alla intermittenza della fonte solare. Si deve trovare il modo ed il mezzo per accumulare lenergia elettrica generata dai moduli fotovoltaici ed erogarla con continuità temporale agli utenti. Il fatto di produrre direttamente, senza altre trasformazioni fisiche, lenergia elettrica dalla conversione della radiazione solare costituisce lopportunità per inviare tale elettricità agli apparecchi per lelettrolisi dellacqua, con i quali generare corrispondenti quantità didrogeno. Lidrogeno può essere accumulato, conservato e riutilizzato successivamente per alimentare le celle a combustibile, da cui si può riottenere lelettricità in tempi e luoghi differiti. In tal modo è garantita la continuità dellerogazione delettricità verso gli utenti. Quindi la produzione e laccumulo dellidrogeno può permettere il superamento dellintermittenza della produzione degli impianti fotovoltaici. Concludendo, si può affermare che il fotovoltaico può avere un futuro molto significativo soltanto nellambito di una strategia energetica ed ambientale che comprenda la produzione elettrolitica dellidrogeno e la sua diffusione in tutti gli usi. |
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