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![]() Sognavo di fare la guida di Patrizia Macrì Circa dieci anni fa lEnte Parco Nazionale dei Monti Sibillini intraprendeva un lungo percorso che aveva un grande obiettivo: rendere accessibile il territorio del Parco a tutti. Il progetto denominato Un Parco per tutti è stato definito dal Presidente Graziani un sogno, unavventura, una sfida e cominciò a divenire realtà con la realizzazione di due percorsi ad anello, uno da percorrere a piedi, laltro da percorrere in mountain bike. Questi due anelli si mettono in relazione con la fitta rete dei quasi mille sentieri con tutte le realtà del Parco. Si intrecciano tesori della natura, della cultura, della religione, della storia e dellarte. Come in un tessuto le orditure definiscono delle vie principali di alta quota o di fondo valle, di fiumi, di laghi, vie nelle quali chi ha offerto la propria passione, il proprio contributo professionale si è trovato ad ordire le trame della propria vita. Insieme a molti altri soggetti le Guide del Parco hanno contribuito a permettere a tutti di vivere la propria avventura creando quel tessuto, proprio come i fili che ne definiscono lorditura. Le Guide del Parco tecnicamente sono degli Interpreti naturalistici formate con appositi corsi curati dallEnte Parco, (molte esercitano altre attività lavorative, in quanto il lavoro di guida non permette ancora quella necessaria autonomia finanziaria), guidano il visitatore alla ricerca dei valori del Parco apportando ognuna il proprio bagaglio culturale, la propria storia, è per questo motivo che lo stesso percorso non verrà visto con gli stessi occhi e offrirà sempre una esperienza emotiva diversa. Le Guide del Parco interpretano con dolcezza e professionalità la natura del territorio e spingono il visitatore a percorrerlo esplorando e scoprendo i tesori contenuti nello scrigno dei Sibillini. Lo invitano a scoprire i veri valori del Parco, ad immergersi in essi , a piedi, in bicicletta, a cavallo o a dorso di mulo, da solo o in compagnia, riscoprendo anche il valore di essere in rapporto con altri, sperimentando finalmente la pienezza del contatto con la natura. Si troveranno, così, coinvolti in tradizioni che per fortuna non sono ancora scadute trasformandosi in finto folclore. Si accorgeranno che non è obbligatoriamente necessario avvistare laquila reale per stupirsi: a volte la nascita di un puledro su un prato o al bordo di un laghetto potrà colmare e rallegrare lanimo destando in noi quello stupore che è il senso della vita. Seguendo questo percorso di scoperta chi vorrà potrà partecipare alle visite guidate che come ormai da diversi anni vengono programmate con un calendario annuale, prevedendo attività destinate ai più piccoli, ai meno esperti e a chi è preparato a creste, cime e traversate alte, nonché alle scuole e a gruppi. Per informazioni e programmi delle escursioni consultare il sito: www.sibillini.net |
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