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Lagricoltura biologica L'agricoltura biologica in Italia dopo una fase di crescita imponente, oggi sta vivendo una fase di contrazione legata allincertezza creata dalla riforma della Politica Agricola Comunitaria (PAC), da unapplicazione senza strategia dei Piani di Sviluppo Rurale (PSR) e dallincapacità di dare un progetto allagricoltura italiana. Il problema da affrontare oggi è: quale ricerca, quale assistenza tecnica, quali servizi alla produzione ed alla commercializzazione servono, perché l'agricoltura biologica continui a fornire prodotti sani e buoni per chi li consuma e per l'ambiente in cui sono realizzati. La riflessione sul futuro dellagricoltura deve fare riferimento ai benefici che questa può dare al territorio, quindi tutela dell'ambiente, qualità e tipicità delle produzioni, salute dei consumatori, gestione e valorizzazione delle risorse umane e naturali, sostanziate dal concetto della multifunzionalità di cui lagricoltura biologica è portatrice. La conversione al biologico di intere aree significa, quindi, riconoscere e affidare all'agricoltura l'impegnativo quanto naturale compito di "gestire il territorio", utilizzando il metodo di agricoltura biologica come strumento operativo. Su questi presupposti si basa il progetto agricoltura sostenibile nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini che insieme a molte altre aree italiane, è fortemente interessato ad un sostanziale riconoscimento del ruolo multifunzionale delle attività agricole, poiché ha nella valorizzazione dellambiente e delle sue produzioni tipiche, l'unica possibilità di continuare a fare agricoltura e zootecnia cioè, gestire e far vivere il territorio, per non abbandonarlo al degrado idrogeologico. Alla vita di un territorio è legata la storia, la cultura, le tradizioni ed i prodotti, che insieme sono l'elemento di attrazione e quindi, di sostegno economico, di quello stesso ambiente destinato a sparire se gli si chiede di competere con l'aspetto più deleterio della globalizzazione. Credo che questo sia il messaggio più importante che il progetto lascerà al territorio, nella speranza di aver seminato una cultura che dovrà continuamente essere coltivata. Per AIAB dunque lagricoltura biologica non è solo un metodo ma un modello di sviluppo rurale. Lagricoltura biologica è loccasione per ridare allagricoltura il suo ruolo di cerniera tra produzione e territorio, tra alimentazione e salute, tra lavoro e sviluppo sostenibile. Cioè uno sviluppo incentrato sui valori ed i bisogni reali che ogni territorio esprime e che troppi territori hanno perso. In questa strategia, gli indispensabili contributi devono configurarsi come il riconoscimento che la società dà al ruolo di agricoltore che, rispettando regole certe, si fa garante della salute dei consumatori e del territorio. Sarebbe la presa datto che, l'inquinamento delle falde, le frane, gli smottamenti, così come gli scandali alimentari, che si ripetono con frequenza, non sono altro che la prevedibile conseguenza della cattiva gestione del territorio e di un modo distorto di fare agricoltura L'agricoltura biologica propone un modello di sviluppo sostenibile e praticabile, su cui è chiamato a ragionare chi è interessato a restituire all'agricoltura un ruolo centrale per il governo del territorio, oltre le temporanee convenienze di mercato. È certamente troppo attribuire al PAS tutti i compiti di questo passaggio, però non è sbagliato dire che siamo partiti e chi ben comincia... Vincenzo Vizioli (presidente AIAB) |
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