Il realismo dell’utopia
Dieci anni di Parco
Sulle orme di San Benedetto
Un Parco per l’Europa
La nuova gestione
delle Case del Parco
Aperto al pubblico il Centro
di Documentazione
della Mediateca dei Sibillini
La Carta Europea
del Turismo Sostenibile
Il Piano di interpretazione ambientale
Un progetto per
l’agricoltura sostenibile
L’agricoltura biologica
La reintroduzione
del pino mugo
e dell’abete bianco
Un premio d’oro
per la biodiversità
Il lupo nel Parco Nazionale
dei Monti Sibillini
Criteri per la protezione
del bestiame domestico
Un Parco per tutti:
il sogno diventa realtà
La sentieristica del Parco
I calendari del Parco
I quaderni scientifico-divulgativi
Notizie in breve
L’educazione ambientale
per ogni stagione
Amandola: l’isola inglese
Pievebovigliana:
il restauro di Palazzo Fani
Interventi del Parco
Dieci anni di progetti in sintesi
Sibillina e Berenice
La sentieristica del Parco

Fra i numerosi altri interventi, in tema di sentieristica, merita ricordare
che il Parco ha avviato uno specifico progetto, realizzato in collaborazione
con le Delegazioni Marche e Umbria del Club Alpino Italiano (CAI),
finalizzato al censimento dei Sentieri Escursionistici presenti nei Sibillini.
Con tale operazione si sono altresì rilevate le situazioni di dissesto
ambientale presenti in ciascun percorso al fine poi di attivare i necessari
interventi di recupero e di riqualificazione ambientale.
Dopo la prima fase il progetto si è quindi sviluppato con il fine di definire
quei percorsi che dovevano essere oggetto di segnalazione. Sono state
così effettuate delle appropriate valutazioni nell’ambito del Sistema
Informativo Territoriale (GIS) del parco tenendo conto di alcuni elementi
fondamentali, quali la fragilità dell’ambiente, le aree di potenziale utilizzo
di specie oggetto di future reintroduzioni (ad es. il camoscio), la
necessità di realizzare un’equilibrata individuazione dei sentieri in
rapporto ai differenti ambiti del parco, al fine anche di favorire un’armonica
distribuzione dei flussi turistici nei differenti comuni e quindi determinare
delle positive ricadute sull’economia locale. Su tali basi sono stati
individuati 88 percorsi nei quali il CAI provvederà a sviluppare, sin dai
prossimi mesi, una segnalazione di tipo orizzontale che potrà poi essere
implementata da Comuni e Comunità Montane, seguendo una
metodologia di segnalazione uniforme. In tale modo si svilupperà anche
una significativa sinergia fra i diversi soggetti istituzionali o comunque
interessati alla valorizzazione del territorio del parco, al fine anche di
offrire un servizio di qualità ai turisti che scelgono i Sibillini quale meta
delle loro vacanze.
Ciò risulta di particolare rilevanza se si considera che il turismo nei
Sibillini non solo sta diventando un elemento sempre più un importante
per l’economia locale ma sta progressivamente evolvendosi. Se infatti
alla nascita del parco, i Sibillini erano meta di un turismo soprattutto
regionale (marchigiano-laziale in particolare) in pochi anni si è delineato
un interesse nuovo per quest’area, che oramai travalica i confini nazionali.
Soprattutto, è emersa una chiara richiesta da parte dei visitatori (quasi il
60%) di più natura, di maggiori occasioni e possibilità di relax all’aria
aperta oltre che (in subordine) di storia, cultura, centri storici, ecc....
Con la realizzazione di un sistema reticolare di sentieri per il Parco tali
esigenze potranno pertanto essere pienamente soddisfatte e contribuire
quindi al pieno rilancio di questo territorio che da area marginale, sta
progressivamente assumendo l’immagine di un ambito di pregio e di
notevole interesse, grazie al valore di posizione conferitole dal fatto
dall’istituzione del parco nazionale.


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