Il realismo dell’utopia
Dieci anni di Parco
Sulle orme di San Benedetto
Un Parco per l’Europa
La nuova gestione
delle Case del Parco
Aperto al pubblico il Centro
di Documentazione
della Mediateca dei Sibillini
La Carta Europea
del Turismo Sostenibile
Il Piano di interpretazione ambientale
Un progetto per
l’agricoltura sostenibile
L’agricoltura biologica
La reintroduzione
del pino mugo
e dell’abete bianco
Un premio d’oro
per la biodiversità
Il lupo nel Parco Nazionale
dei Monti Sibillini
Criteri per la protezione
del bestiame domestico
Un Parco per tutti:
il sogno diventa realtà
La sentieristica del Parco
I calendari del Parco
I quaderni scientifico-divulgativi
Notizie in breve
L’educazione ambientale
per ogni stagione
Amandola: l’isola inglese
Pievebovigliana:
il restauro di Palazzo Fani
Interventi del Parco
Dieci anni di progetti in sintesi
Sibillina e Berenice
La Carta Europea del Turismo Sostenibile

Il 5 ottobre 2002 il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ha sottoscritto
- fra i primi Parchi italiani- la Carta Europea del turismo sostenibile.
Ci si può interrogare su che cosa abbia significato questo gesto e su
quali vantaggi siano legati all’impegno necessario per dare ad esso
attuazione.

Che cosa è la Carta Europea del turismo sostenibile?
La Direzione Generale XI dell’Unione Europea ha finanziato
la realizzazione di una “Carta Europea per il turismo sostenibile nelle aree
protette” affidandone la predisposizione a un gruppo di lavoro coordinato
dalla Federazione francese dei Parchi Naturali Regionali per conto della
Federazione EUROPARC.
I Parchi che intendono sottoscrivere la Carta devono elaborare una propria
strategia di sviluppo turistico che si basi su un rapporto diagnostico
dell’area e sull’individuazione di specifiche linee guida e di un piano di
azioni che coinvolga in modo sinergico gli operatori locali.
Gli obiettivi fondamentali della Carta sono quelli di dotare i parchi di uno
strumento di alto livello per la gestione e il controllo del turismo
sostenibile e di creare una rete europea dei Parchi in grado di garantire
ai visitatori un’accoglienza di qualità.
La Strategia quinquennale per un turismo sostenibile del Parco Nazionale
dei Monti Sibillini
In un quadro socio-economico segnato da un elevato grado di
spopolamento del territorio, occorre trasformare l’eccezionale patrimonio
di risorse, sia naturali che culturali presenti nel Parco, in un patrimonio
di attrazioni fruibili dal mercato turistico, in grado di generare un reddito
sicuro.
Dal rapporto diagnostico sono emersi alcuni problemi, dei quali i maggiori
riguardano:
- il miglioramento della qualità della ricettività e della ristorazione,
rafforzando per quest’ultima l’offerta di prodotti locali e di cucina
tradizionale.
- un grande patrimonio di abitazioni non occupate da immettere
sul mercato.
- la sentieristica.
- una vocazione sportiva dell’area con servizi e attrezzature da riqualificare
o da strutturare.
- l’intrattenimento dei turisti.
- dare impulso a servizi innovativi ( quali le Case del Parco, i Centri di
Educazione Ambientale, l’Associazione di Guide-Interpreti, il Museo
antropogeografico, il Centro dei due al fine di renderli strumenti di
promozione dei “valori” del Parco.
- la cooperazione tra operatori.
Scegliendo di intraprendere il cammino della Carta il Parco ha scelto
di diventare un “laboratorio di sinergia” del territorio in grado di ascoltare,
dialogare, negoziare gli interessi locali e individuali per giungere a visioni
e impegni “condivisi” da tutti gli attori del territorio. Un primo risultato,
già nella fase di predisposizione della Strategia, è stato raggiunto con
l’accordo della quasi totalità degli operatori turistici su un’inportante
Dichiarazione d’intenti: con tale Dichiarazione essi richiedono alle
Istituzioni di adoperarsi per promuovere lo sviluppo turistico del territorio,
destinando, secondo il diritto di priorità riconosciuto alle aree protette
dalla legge quadro 394/91, gli incentivi economici resi disponibili ai diversi
livelli (europeo, nazionale e regionale); nello stesso tempo esprimono una
chiara volontà di un’azione unitaria, la piena comprensione e assunzione
del concetto di turismo sostenibile e si appellano al Parco affinché
promuova l’integrazione fra le istituzioni.
Con l’approvazione della Strategia il Parco si è posto per il primo
quinquennio i seguenti obiettivi strategici:
- Far crescere una cultura turistica basata sull’integrazione delle
procedure e delle prassi.
- Sensibilizzare la popolazione sulle opportunità offerte dal turismo
sostenibile nel creare benefici per la comunità locale.
- Conservare il patrimonio di risorse del Parco per le presenti e future
generazioni.
- Caratterizzare il sistema turistico locale del Parco come sistema
turistico di valori.
- Mettere in grado tutti i visitatori (qualsiasi sia l’età, l’eventuale handicap,
le circostanze personali) di accedere e di godere del Parco e dei
suoi valori.
- Adeguare la qualità dei servizi alle aspettative dei visitatori del terzo
millennio.
- Rendere disponibili iniziative mirate di formazione degli operatori.
- Promuovere il Parco Nazionale dei Monti Sibillini come destinazione
speciale per il turismo sostenibile.
- Incrementare il livello di spesa pro capite dei visitatori estendendo
i benefici derivanti dal turismo a tutto il territorio.
- Dare stabilità e aumentare l’occupazione, migliorando e differenziando
l’offerta turistica.
- Adoperarsi per la piena fruibilità delle infrastrutture, delle strutture, delle
attrezzature del sistema turistico locale.
- Stabilire con latri Parchi d’Europa un’integrazione proficua di iniziative,
di progetti, di scambi.

Accanto ai target abituali dell'offerta turistica, il Parco Nazionale dei Monti
Sibillini ritiene privilegiare gli studenti, i disabili, gli anziani, attraverso
un’azione di coinvolgimento attivo di ciascuno, di valorizzazione delle
diverse capacità e di formazione personale e mediante un'intensa attività
di socializzazione, il contatto sistematico con la natura, la condivisione
della "missione" del Parco.
In questa direzione il Parco ha già mosso i primi passi dando vita e
partecipando a una serie di iniziative tra le quali voglia ricordare le più
significative: l’Assemblea annuale di Europarc nel 2000 e in questa
occasione il Primo Forum dei giovani dei Parchi d’Europa, il convegno
internazionale “ Il Parco è di tutti. Il mondo anche.” (2003), il Forum civico
per un Parco naturale accogliente (2003-2004), la collaborazione
all’istituzione del Sistema Turistico Locale (2003), il progetto “Un Parco
per tutti” con il Grande Anello dei Sibillini (2002) e la rete dei Rifugi
accessibili (2004).

Mariapia Graziani


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