Oggetto: A Visso la seconda sessione di lavori del Forum Civico

 

Promosso dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e dall’Associazione Paratetraplegici della Provincia di Terni, il progetto “Forum Civico per un Parco Naturale accogliente”, finanziato dal Ministero del Welfare che ha premiato 22 progetti tra i 1600 presentati in occasione dell’Anno Europeo delle persone con disabilità, è un esperienza di programmazione concertata tra tutti gli attori locali e i portatori di interesse del territorio per fare rendere accessibile a tutti Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Il libero accesso alle emozioni che la natura è capace di suscitare è l’obiettivo che si sono prefissati i promotori del Forum. I lavori del Forum Civico, che porteranno alla definizione di un Piano di Azione entro il mese di marzo del prossimo anno, si stanno svolgendo in tre diverse sessioni: un gruppo di lavoro si occupa delle problematiche legate alla scuola e all’educazione ambientale, un gruppo lavora all’accessibilità delle strutture e delle infrastrutture del territorio e un ultimo gruppo sta lavorando alle tematiche legate al turismo.

Il gruppo di lavoro sulle tematiche della scuola e dell’educazione ambientale è, probabilmente, quello dove si è registrato la partecipazione più ampia; oltre a tutti i Centri di Educazione Ambientale che operano nel territorio, infatti, sono molte le scuole che hanno positivamente risposto all’invito. Sono stati identificati degli elementi specifici sui quali incentrare il lavoro: innanzitutto occorre definire al meglio l’offerta educativa che, all’interno di un area protetta, gli addetti ai lavori sono in grado di rivolgere alle persone con disabilità, poi, però, è assolutamente necessario prevedere una specifica formazione degli educatori – integrata tra gli educatori ambientali e gli insegnanti scolastici - per metterli in grado di gestire al meglio le tante sfaccettature della disabilità. A questo va aggiunta una necessaria opera di sensibilizzazione per poter rendere il territorio, nel suo insieme, quanto più accogliente e preparato a ricevere persone disabili. L’offerta educativa va di pari passo con l’offerta turistica e, anche in questo settore, si sono riscontrati segnali positivi di partecipazione. Le associazioni che promuovono sport a contatto con la natura hanno mostrato la volontà di intavolare discorsi concreti per poter lavorare con le persone con disabilità ed è stato molto utile il confronto con chi ha già avuto questo tipo di esperienza o con chi si occupa proprio di attività parasportive.

La convinzione generale è che l’ambiente naturale, il luogo in cui prende forma la “biodiversità”,  sia anche il luogo più idoneo alla comprensione delle diversità umane e quindi delle disabilità. Senza contare le emozioni che la natura e tutti gli elementi che la compongono sono in grado di suscitare in chi, fino ad oggi, non ha avuto la possibilità di viaggiare e di conoscere.

L’attenzione prestata dal Ministero del Welfare a questo progetto ancora oggi viene ribadita e dai finanziatori  del progetto trapela l’intenzione di promuovere questo lavoro come esperienza pilota per le altre aree protette.