COM. N. 18/05                                                                                           Visso, 20 ottobre 2005

 

 

 

OGGETTO: firmato l’accordo per la gestione del “Centro Faunistico del cervo”

 

 

A poco più di sei mesi dalla prima reimmissione del cervo in natura, operata dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini, è stato siglato un accordo di programma tra il Parco stesso ed il Comune di Castelsantangelo sul Nera per la gestione del Centro sul cervo.

 

Organizzato in due strutture - un’area faunistica ed in un centro visite – il centro è stato realizzato dal Comune di Castelsantangelo con fondi del Parco. Il centro visite, allestito nei locali della ex scuola elementare “G.Falcucci”, si sviluppa attraverso una serie di diorami, mostrando gli ecosistemi tipici del Parco che sono stati ricostruiti con suggestivi pannelli fotografici, plastici e preparati tassidermici di animali ritrovati morti (tra cui un bellissimo esemplare maschio di cervo riprodotto nella postura tipica del bramito). Nell’area faunistica, un’area di 29 ha che sorge poco distante dal centro, verranno allevati diversi esemplari di cervo in condizione di semi-libertà,

 

L’attivazione delle due strutture, oltre che essere di vitale importanza per il progetto di reintroduzione del cervo sui Sibillini, assume particolare valore anche per le ricadute di tipo socio-economico che determinerà essendo un formidabile richiamo sotto il profilo turistico e ricreativo, con particolare riferimento alle attività di educazione ambientale. Dalle apposite torrette di avvistamento dislocate all’interno dell’area faunistica sarà possibile osservare gli animali in condizioni semi naturali senza arrecare loro alcun distrubo; presso il vicino centro visite sarà invece possibile ottenere tutte le informazioni di carattere faunistico ed ecologico.

 

Il centro sul cervo di Castelsantangelo sul Nera costituisce quindi un formidabile laboratorio di educazione ambientale all’aria aperta che permetterà a tutti, non solo ai bambini, di osservare gli animali da vicino, di conoscerli e di comprendere l’importanza della loro presenza sui monti Sibillini.