COM. N. 21/2006                                                                           Visso, 10 novembre 2006

 

OGGETTO: seminario informativo sull’utilizzo del materiale vivaistico di origine locale

 

Si è svolto ieri, a Visso, alla presenza di tecnici delle varie amministrazioni locali, un seminario tecnico-informativo per illustrare il progetto finalizzato all’attivazione di interventi di recupero ambientale nel territorio dei Sibillini messi in atto utilizzando le specie vegetali tipiche del territorio del parco (autoctone).

All’incontro, organizzato dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini e dall’ASSAM (Agenzia Servizi Settori Agroalimentari delle Marche) presso la sala consiliare del Comune di Visso, Alfredo Fermanelli, Direttore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Enzo Polidori ed Emilio Romagnoli, rispettivamente dirigente  e funzionario dell’ASSAM, ed il tecnico Michela Baiocco hanno illustrato il progetto avviato.

Si è evidenziata l’importanza dell’utilizzo di semi provenienti da piante madri dell’Appennino che, proprio perché adattate alle particolari condizioni ecologiche locali, sono in grado di assicurare i migliori risultati negli interventi di ingegneria naturalistica anche in aree degradate da incendi o fenomeni erosivi. Il programma triennale, tuttora in corso di sviluppo, prevede inoltre la realizzazione di un catalogo delle specie forestali, arbustive e prative nonché la produzione di documenti e pubblicazioni a carattere scientifico divulgativo.

Di particolare rilievo, in termini operativi, è la destinazione di una superficie di oltre 1500 mq del Vivaio forestale di Amandola per la produzione, in fitocelle, di piantine diverse. Attualmente ne risultano disponibili, per interventi pubblici mirati, oltre seimila, tutte debitamente certificate come provenienti dal territorio dei Monti Sibillini.

Tra gli obiettivi spicca la volontà di attivare dei nuovi ed interessanti interventi sperimentali, alcuni dei quali già individuati nel corso dell’incontro, con il coinvolgimento diretto di Comuni e Comunità Montane, che potranno così finalmente avere a disposizione materiale di sicuro pregio e qualità.

Con tale progetto - ha affermato il direttore del Parco Alfredo Fermanelli - il vivaio forestale di Amandola diviene un nodo particolarmente importante per le politiche di recupero e salvaguardia territoriale dell’area dei Sibillini e non solo. Una struttura al servizio del territorio per migliorarne la qualità ambientale e nel contempo aprire anche nuove prospettive economiche basate su un processo virtuoso che sappia valorizzare il patrimonio e la diversità biologico-forestale locale”.