Com. 2/2007                                                                                   Visso, 2 gennaio 2007

 

 

OGGETTO: Parco Nazionale dei Sibillini – Il commissario Turroni: abbiamo riavviato la macchina.

 

"In attesa che venga individuato il nuovo presidente, come recita la legge sui parchi, fra persone che abbiano particolare competenza in materia di aree protette, e augurandomi che ciò possa avvenire al più presto - ha dichiarato il senatore Sauro Turroni, commissario straordinario del Parco Nazionale dei Sibillini, avvalendomi dell'aiuto di tutti ho cercato di far ripartire la macchina per rilanciare un ente che può essere uno straordinario strumento per il benessere sociale ed economico delle popolazioni locali e di tutela di luoghi incantevoli."

" Non intendo nè posso entrare nelle polemiche che di solito accompagnano momenti di transizione come questo nè prendere parte nella discussione un pò localistica riguardante il luogo da dove debba provenire un bravo presidente, voglio cavarmela con la citazione di chi sosteneva che non gli interessava il colore del gatto, l'importante era che prendesse i topi. Nel frattempo però non siamo stati con le mani in mano, in questi sei mesi abbiamo fatto molte cose, anche importanti, che hanno fatto ripartire il Parco e che costituiranno una solida base di lavoro per i futuri organismi.

E' mio dovere - ha continuato Turroni - dare brevemente conto delle cose fatte e indicare alcuni dei progetti in corso.

Le straordinarie qualità ambientali di questo territori sono testimoniate dal fatto che ben tre orsi hanno da mesi scelto di vivere fra queste montagne, speriamo sia un primo nucleo stabile che conferisce ulteriore ricchezza al parco, nel quale sta procedendo il progetto di reintroduzione dei camosci per i quali già funziona l'area faunistica di Bolognola mentre a settembre ne saranno immessi una decina in libertà nel monte Bove. Sono state liberate due poiane nel territorio umbro, recuperate dal centro rapaci di Fabriano.

Il mese prossimo reintrodurremo altri dodici cervi provenienti dal vicino Parco delle foreste casentinesi, ad ulteriore integrazione di un progetto precedente che sta avendo un ottimo successo con la nascita di almeno sei piccoli bambi. La presenza del gatto selvatico, che ho potuto accertare personalmente e la nidificazione di diverse coppie di aquile reali ci consentono un bilancio  davvero positivo.

Ecco il solito ambientalista che antepone gli animali all'uomo, dirà qualcuno, ma come non ribattere che essi sono la testimonianza più grande, insieme con il patrimonio storico artistico della qualità di un luogo? - afferma il Commissario - Noi operiamo per la tutela ma anche per la fruizione di queste ricchezze ed ecco che abbiamo appena concluso insieme con i comuni le iniziative per la riapertura delle case del parco e per la riorganizzazione della fruizione dei centri visita e stiamo avviando due importanti proposte riguardanti il turismo scolastico e quello dei meno giovani, con particolare riguardo per quello che chiamo "della memoria" rivolto alle tante comunità marchigiane ed umbre presenti nel territorio nazionale e non solo.   

Come Parco saremo presenti a numerose manifestazioni fieristiche legate al turismo nazionali e straniere, ed anche a quelle specializzate in settori come il trekking, l'ippoturismo, il ciclismo e così via, con uno sforzo importante per far conoscere le opportunità offerte da questo territorio e dalle sue strutture turistiche.

Il Parco sta promuovendo l'ippovia e ne ha predisposto la nuova guida, ha completato l'apertura del grande anello dei sibillini, ha stampato alcuni straordinari volumi sul parco quali quello fotografico di G.Tassi e i due scientifico divulgativi sui pesci del parco e sul monitoraggio da satellite.

Stiamo dando la massima attenzione alla valorizzazione delle attività economiche presenti nel territorio cercando di introdurre il Logo del parco come marchio di qualità per strutture ricettive e di ristorazione, cercando di promuovere un solido turismo fondato sulla sostenibilità. Con ASSAM e comunità montana della Valnerina mettiamo a disposizione piante autoctone per il recupero naturalistico dei luoghi mentre si sta concludendo assai positivamente l'esperimento promosso insieme con l'univesità di Camerino e alcuni agricoltori per la produzione di zafferano. Altri progetti sono allo studio in questo settore strategico e non ci stiamo certamente lasciando spaventare dalla insufficienza delle risorse.

A Castelluccio, dopo i primi tentativi di gestione corretta di fruizione della piana messi in atto lo scorso anno in collaborazione con il comune di Norcia, stiamo attualmente predisponendo il progetto di gestione dell'area, che dovrà garantire una fruizione qualificata e consapevole, gestita dalla comunità locale che dovrà trarne i conseguenti benefici.

Abbiamo deliberato anche alcuni significativi interventi, tra i quali il recupero della vallata che porta a Foce, l'apertura del campeggio di Montemonaco, ed altri ancora, aiutati in questo dal modesto aumento delle risorse destinate al parco che si è appena avuto.

E infine abbiamo rivolto molta attenzione ai più piccoli, con spettacoli di burattini sul Guerrin Meschino e con il programma di di educazione ambientale rivolto alle scuole per la formazione delle piccole guide del parco.

Poremmo continuare ancora ma rischieremmo di annoiare. Preferisco concludere dicendo questa nostra attività sarà ancora più utile se i futuri organi daranno seguito, rafforzandole alle iniziative intraprese e ampliandone la prospettiva verso un progetto fondato essenzialmente sulla sostenibilità"