COM. N. 1/2008                                                                             Visso, 15 gennaio 2008

 

 

OGGETTO: presentato il ricorso per il radar di Punta di Ragnolo

 

E’ stato presentato oggi il ricorso contro il parere della Conferenza dei servizi del 15 novembre scorso che sanciva l’idoneità del progetto di installazione di un radar per la prevenzione dei rischi meteorologici sul sito di Punta del Ragnolo.

Secondo il Parco Nazionale dei Monti Sibillini sono evidenti i vizi di legittimità di tale parere, a partire dalla mancata convocazione alla Conferenza dei servizi del Comune di Bolognola, interessato dai lavori del cavidotto dell’opera. Come evidenziato anche dalla direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici delle Marche, inoltre, il parere positivo espresso dalla Provincia di Macerata manca di motivazione; lo stesso Assessore provinciale all’ambiente, Carlo Migliorelli, aveva fatto presente che quel giudizio favorevole riguardava la fattibilità tecnica dell’opera e non il suo impatto ambientale. La valutazione di incidenza allegata al progetto della Protezione Civile, infine, risulta carente ed incompleta: oltre ad essere basata esclusivamente su dati bibliografici, infatti, tale valutazione non considera la presenza del SIC (Sito di Importanza Comunitaria) “Monte Ragnolo e Monte Meta”, area di protezione ambientale individuata dalla Rete europea Natura 2000, interessato da alcuni interventi connessi all’opera.

La contrarietà del Parco alla scelta di questo sito è stata fatta presente sin dalla Conferenza dei servizi; in quella sede, però, quella del Parco dei Sibillini è stata l’unica voce discorde. Nei due mesi intercorsi dal 15 novembre ad oggi, si è assistito ad una vera e propria mobilitazione dei cittadini di Sarnano, comune nel quale dovrebbe ricadere la maggior parte dei lavori, e di tutta la regione Marche: oltre seimila sono infatti le firme raccolte fino ad oggi dal Comitato per la salvaguardia di Punta di Ragnolo che nel frattempo si è costituito.

Consapevole dell’utilità pubblica dell’opera, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ribadisce la necessità di pervenire ad una scelta più ponderata del sito in cui installare il radar. Si auspica, quindi, che la Protezione Civile provveda ad annullare il parere espresso subordinando il procedimento alla individuazione, da parte della regione Marche, del sito in cui l’opera arrecherebbe il minor impatto possibile, sulla base di una valutazione attenta e trasparente atta a confrontare le caratteristiche ambientali di diversi siti alternativi.