COM. N.27/2008                                                                                   Visso, 4 luglio 2008

 

OGGETTO: un nuovo nato nell’Area Faunistica del camoscio di Bolognola

 

Il numero di camosci appenninici ospitati nell’Area Faunistica di Bolognola sale a quattro: anche quest’anno, infatti, è nato un altro piccolo di questa splendida specie.

I genitori - Libero e Maja – provengono dal Parco Nazionale della Majella, da cui, nel 2006, sono stati trasferiti a Bolognola nell’ambito del Progetto Life 2002 sulla conservazione di questa specie a rischio di estinzione.

La nascita del primo piccolo, a maggio, del 2007, era stata considerata un ottimo segnale di come questa specie si fosse ben adattata all’ambiente dei Sibillini; il lieto evento di quest’anno conferma ciò che orami è un dato di fatto e dimostra, oltretutto, una corretta ed oculata gestione dell’area faunistica. Per i prossimi mesi è prevista la cattura del primo cucciolo, nato nel 2007, che permetterà di avere dettagliate informazioni sul sesso e sullo stato sanitario; per l’ultimo arrivato, invece, occorrerà attendere circa un anno, dal momento che è necessario ridurre al minimo la presenza antropica nell’area onde evitare fattori di disturbo per la specie soprattutto nei primi, delicati, mesi di vita. Sulla base del programma di gestione coordinato con le altre aree faunistiche dei Parchi Nazionali della Majella, del Gran Sasso – Laga e del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, con cui viene sviluppato con il progetto di reintroduzione della specie, si valuteranno quindi le opportunità per la liberazione degli animali in natura o per un eventuale incrocio con esemplari provenienti dalle altre aree.

Tutto lascia, quindi, ben sperare per la seconda e fondamentale fase del progetto: la reintroduzione in natura, in tempi brevi, di una colonia di camosci appenninici nei Sibillini. Ciò risulterà fondamentale per la conservazione, nel medio e lungo periodo , di questa specie che, sebbene negli ultimi anni stia superando la situazione di forte criticità che l’aveva ridotta a poche decine di individui, è tuttora considerata a rischio di estinzione”.

Intanto, i bambini della scuola elementare di Bolognola, nell’ambito del Progetto Piccole Guide, hanno già deciso il nome del primo dei due piccoli: Nina, se dovesse trattarsi di una femmina, o Guerino, nel caso si scoprirà essere un maschio.

Ricordiamo che presso il Centro Visite del camoscio appenninico/ Casa del Parco di Fiastra, è possibile prenotare attività tematiche e visite guidate che hanno come oggetto questa splendida ed unica specie (info.fiastra@sibillini.net).