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Newsletter n.1 del 15 gennaio 2008


1. Presentato il ricorso contro il parere della Conferenza dei servizi sul radar di Punta di Ragnolo

Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ha presentato ricorso contro il parere con cui, il 15 novembre scorso, la Conferenza dei servizi ha sancito l’idoneità del sito di Punta di Ragnolo per l’installazione di un radar per la prevenzione dei rischi meteorologici. Secondo il Parco Nazionale dei Monti Sibillini sono evidenti i vizi di legittimità di quel parere: innanzitutto la mancata convocazione alla Conferenza dei servizi del Comune di Bolognola, interessato dai lavori del cavidotto dell’opera; come evidenziato anche dalla direzione regionale delle Marche per i beni culturali e paesaggistici, inoltre, il parere positivo espresso dalla Provincia di Macerata manca di motivazione: lo stesso Assessore provinciale all’ambiente, Carlo Migliorelli, ha fatto presente che quel giudizio favorevole riguardava la fattibilità tecnica dell’opera e non il suo impatto ambientale. La valutazione di incidenza allegata al progetto della Protezione Civile, infine, è carente ed incompleta: oltre ad essere stata redatta esclusivamente sulla base di studi bibliografici, infatti, tale valutazione non considera la presenza del SIC (Sito di Importanza Comunitaria) “Monte Ragnolo e Monte Meta”, area di protezione ambientale individuata dalla Rete europea Natura 2000.


2. Nominato il Consiglio Direttivo del Parco

E’ giunta il 15 gennaio la nomina dei membri del Consiglio Direttivo del Parco da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare: riguarda due componenti designati dalle Associazioni di Protezione Ambientale, i due designati dagli enti Scientifici e dalle Università, il componente designato dal Ministro delle Politiche agricole e Forestali e i due nominativi che sono di competenza diretta del Ministro dell’Ambiente. A breve i componenti ufficializzeranno, accettando, gli incarichi loro conferiti, e si procederà alla prima riunione della Comunità del Parco che provvederà ad integrare il Consiglio Direttivo con le proprie designazioni. Si compie così un altro, importante passo verso la ricostituzione della pienezza degli organi amministrativi.


3. Kit per il risparmio energetico alle famiglie residenti nel Parco

Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini coordinerà l’iniziativa che porterà alla distribuzione gratuita, presso tutte le famiglie residenti nel territorio del Parco, di un kit per il risparmio energetico. Il progetto nasce da un accordo con un’importante azienda Esco (Energy Service Company), cioè un’azienda accreditata presso l'Autorità per l'energia elettrica e per il gas che svolge, per conto delle Pubbliche Amministrazioni, servizi energetici e attività per il contenimento, l'ottimizzazione e il risparmio dei consumi. E’ stato possibile estendere al territorio del Parco un progetto già avviato che si basa sul meccanismo dei “certificati bianchi”, un sistema di incentivazione in tutto simile ai più conosciuti “certificati verdi”, in cui però si opera nel mercato dell’efficienza energetica e non in quello della produzione da energia rinnovabile. Spiegato in maniera molto semplice si tratta di un meccanismo economico che premia le aziende che producono energia da fonti rinnovabile (nel caso dei certificati verdi) o adottano sistemi che garantiscono un’alta efficienza energetica (nel caso dei certificati bianchi), conferendo a questi due parametri un valore economico vero e proprio che viene scambiato in specifici mercati.
Molti sono i dettagli di questa iniziativa che vanno ancora definiti, ma il kit sarà composto da sette lampade ad alta efficienza energetica e sette economizzatori idrici: le lampade fluorescenti compatte permettono un risparmio medio di 100 euro l’anno e durano mediamente sei anni; i due diversi tipi di erogatori di flusso che verranno distribuiti – adatti per docce e rubinetti – permettono un risparmio d’ acqua che va dal 20% al 50%.


4. Entro maggio 2008 il Parco avrà una specifica segnaletica stradale

La segnaletica stradale esistente verrà integrata, entro maggio, con i cartelli turistici del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Entrerà a breve nella fase finale il lungo ed articolato progetto finanziato dal Ministero dell’Ambiente e con fondi del progetto interregionale tra i Sistemi Turistici Locali “turismo per tutti” che verrà realizzato con la collaborazione delle Province di Ascoli, Macerata e Perugia. Verrà apposta una segnaletica di avvicinamento a partire dalle direttrici che provengono da Roma, dall’autostrada Adriatica e da Perugia, mentre all’interno del Parco verranno messi specifici cartelli di indirizzo. Verrà indicato il percorso della Grande Via (composta da un itinerario circolare principale e da sei anelli più brevi), la partenza dei Sentieri Natura, i Centri Visita, le Case del Parco e i principali luoghi di interesse artistico e paesaggistico.


5. Cofinanziamento ai comuni per la creazione di aree sosta per camper

Sempre entro maggio 2008 saranno realizzate sei nuove aree camper nei comuni del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Grazie a un cofinanziamento del Parco, infatti, i Comuni di Amandola, Ussita, Visso, Preci, Pievebovigliana e Fiastra allestiranno aree attrezzate per la sosta e per le operazioni di scarico dei camper completando, così, l’opera di razionalizzazione dei flussi turistici intrapresa dal Parco per i comuni del proprio territorio. Le aree sono state individuate selezionando i progetti presentati dai Comuni, secondo il criterio di funzionalità rispetto al percorso della Grande Via del Parco. Presso le aree camper attrezzate verranno collocate le bacheche della Grande Via con l’ubicazione dell’area e la mappa dell’intero percorso. Ecco dove saranno ubicate le aree sosta per camper nei diversi comuni: Amandola: Pian di Contro; Fiastra: S.Lorenzo al Lago; Pievebovigliana: Località Rancia; Preci: Borgo; Ussita: Fluminata; Visso: Capoluogo.


6. Il programma di ricerca e monitoraggio del lupo e dell’orso esteso anche ai Sibillini

Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ha concesso un contributo di ricerca al Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo dell’Università di Roma “La Sapienza” per l’estensione al territorio del Parco del programma di ricerca e di monitoraggio del lupo e dell’orso in atto in Italia Centrale. Il contributo, valido per un periodo di dodici mesi, costituirà anche la quota di cofinanziamento del Programma triennale per la conservazione del lupo e di altri carnivori proposto e cofinanziato dalla Regione Marche a cui il Parco ha recentemente aderito. Il responsabile scientifico del Programma, il Prof. Luigi Boitani - che peraltro è tra i firmatari del protocollo d’intesa per il PATOM (Piano d’Azione per la tutela dell’Orso Marsicano) - garantirà un coordinamento unitario altamente qualificato delle attività di monitoraggio e di ricerca. Mediante i metodi dello snowtracking – ricerca e tracciamento delle impronte su neve – e del wolf howling – riproduzione acustica dell’ululato e calcolo dei tassi di risposta – si procederà ad una stima numerica della popolazione di lupo, alla determinazione dei gruppi familiari e alla individuazione delle aree di riproduzione e alimentazione; l’orso verrà monitorato attraverso i metodi naturalistici classici (individuazione dei segni di presenza e raccolta di campioni biologici) anche grazie all’uso di trappole per pelo su cui verranno poi effettuate le analisi genetiche. Si farà largo uso anche del trappolamento fotografico mirato a documentare la presenza e gli spostamenti di questi grandi carnivori. I dati raccolti verranno elaborati e analizzati in ambiente GIS e il gruppo di lavoro coordinato dal Prof. Boitani collaborerà col Parco alla redazione degli indirizzi gestionali e alle attività connesse alla riduzione dei conflitti tra i grandi carnivori e gli allevatori locali.


7. Cinghiale: al via il nuovo piano triennale di gestione

E’ in fase di affidamento l’attuazione del nuovo piano di gestione del cinghiale per il triennio 2008-2010; tra le principali novità rispetto al piano triennale appena terminato, segnaliamo l’incremento delle catture quale metodo di contenimento numerico del suide da affiancare agli interventi di abbattimento da appostamento fisso. La tecnica delle catture coinvolge direttamente gli agricoltori quali principali soggetti colpiti dai danni causati dal cinghiale. Il Piano, oltre a basarsi sulle esperienze di gestione degli anni passati, segue le indicazioni emanate dall’INFS (Istituto Nazionale della Fauna Selvatica) in materia di gestione di questa problematica specie che, ricordiamolo, fu introdotta a partire dal secondo dopoguerra per scopi venatori risultando, ben presto, in esubero e determinando seri danni agli ecosistemi agricoli, soprattutto dell’Italia centrale. I risultati del precedente Piano triennale hanno evidenziato una prima sensibile riduzione della popolazione di cinghiale cui ha fatto seguito la relativa diminuzione dei danni alle colture che hanno raggiunto il loro livello minimo nel 2005; si è registrata poi una fase di sostanziale stabilità, con una popolazione che oggi è stimabile tra i 2000 e i 2800 esemplari. Particolare attenzione è stata posta, nel nuovo Piano, alla valutazione di incidenza che gli interventi di controllo potranno avere sulle specie e sugli habitat dei siti Natura 2000. In particolare, si è tenuto conto che il cinghiale rappresenta ormai la principale preda del lupo, specie di interesse comunitario prioritaria.


8. Atlante Erpetologico: report del primo anno di attività

Lo scorso 24 novembre si è tenuto a Foce di Montemonaco il report relativo al primo anno di attività del progetto di ricerca faunistica “Atlante Erpetologico del Parco Nazionale dei Monti Sibillini”, nel corso di una serata che è stata arricchita dalla splendida proiezione dell'alpinista e fotografo naturalista Sandro Polzinetti. Sono emersi numeri tutto sommato “interessanti”, nonostante le particolari condizioni meteo-climatiche decisamente “anomale” per gran parte del 2007 e l’avvio in parte “ritardato” dei sopralluoghi e delle ricerche di campo. Sono stati 37 i rilevatori che hanno fornito, entro la scadenza di settembre, almeno un dato valido, per un totale di 22 specie rilevate e quasi 340 segnalazioni: di queste, l’85% circa è relativo ai Rettili e solamente il 15% si riferisce agli Anfibi. Tra le specie osservate con maggior frequenza segnaliamo il Ramarro (Lacerta bilineata), la Lucertola muraiola (Podarcis muralis), il Biacco (Hierophis viridiflavus) e il Rospo comune (Bufo bufo), mentre i taxa con una o pochissime osservazioni di campo segnaliamo il Colubro liscio (Coronella austriaca), il Cervone (Elaphe quatuorlineata), la Salamandra pezzata (Salamandra salamandra) e la Salamandrina dagli occhiali settentrionale (Salamandrina perspicillata). Non sono state raccolte segnalazioni per sei specie (Coronella girondica, Mesotriton alpestris, Lissotriton italicus, Bombina pachypus, Pseudepidalea viridis e Rana dalmatina). Nel corso del primo anno di censimento, inoltre, sono state osservate alcune problematiche relative al degrado degli habitat dulciacquicoli e ad alcuni interventi antropici (come ceduazioni lungo impluvi e vallecole, captazioni, degrado e abbandono dei fontalini, ecc.) che incidono negativamente sulle zoocenosi, contribuendo alla perdita generale di biodiversità su scala locale. Oltre alle attività di campo, il gruppo di lavoro sta svolgendo anche una meticolosa ricerca bibliografica per verificare segnalazioni passate, dati e informazioni degli autori che hanno trattato della fauna dei Monti Sibillini. La documentazione, in generale, è molto scarsa e si ricavano segnalazioni che nella maggior parte dei casi sono molto generiche, senza riferimenti precisi ai siti di presenza e quindi di difficile valutazione ai fini del progetto “atlante”. Fino ad oggi sono state raccolte informazioni bibliografiche su 14 specie di Anfibi e altrettanti taxa di Rettili: la ricerca di vecchi articoli e di lavori scientifici del passato va avanti e non è detto che non possano uscir fuori dati di un certo interesse, utili anche per fare eventuali raffronti della situazione attuale con il passato. Il progetto ha ricevuto il patrocinio non oneroso delle Amministrazioni Provinciali di Ascoli Piceno, Macerata e Perugia, della Societas Herpetologica Italica e del GAL Sibilla. A questi soggetti, così come all’Ente Parco, al Corpo Forestale dello Stato (CTA di Visso e Comandi Stazione del Parco), alla Regione Marche e a tutti i rilevatori va un sincero e caloroso ringraziamento da parte del responsabile della ricerca. Per ulteriori informazioni sul progetto contattare David Fiacchini (tel. 071.965365, david.fiacchini@libero.it) o direttamente il Parco Nazionale dei Monti Sibillini - tel. 0737.972711 - LINK


9. Calendario escursioni: Guide, CEA, Centri visita e Musei

Da dicembre è disponibile sul sito del Parco il calendario delle escursioni organizzate dalle Guide del Parco, delle attività dei Centri di Educazione Ambientale e dei Centri Visita del Parco. Le tantissime attività - rivolte a escursionisti o semplici visitatori, ma anche a scuole e gruppi di ragazzi, adulti e famiglie – sono state programmate fino a giugno 2008, quando sarà disponibile i l calendario per la seconda parte dell’anno. Escursioni, facili o impegnative, e trekking, a piedi e con il supporto di muli e asini che provvedono al trasposto dei campi per il pernotto e la cucina, sono in programma sia per l’inverno che per la primavera: grazie all’uso delle ciaspole (moderne racchette da neve) anche i meno esperti potranno avvicinarsi all’affascinante natura invernale percorrendo sentieri facili e pianeggianti di cui il territorio del Parco è ricco. Su richiesta è poi possibile partecipare ai molti laboratori tematici organizzati dai Centri di Educazione Ambientale del Parco; molti sono a carattere naturalistico, ma non mancano divertenti esperienze per avvicinarsi al mondo dell’arte e della pittura ed altre originali attività didattiche. Nella stessa sezione del sito sono poi pubblicate le principali manifestazioni che si svolgono nei Comuni del Parco.


10. Errata corrige

Nella pagina del sito di cui abbiamo parlato potete trovare anche le attività programmate dal CREDIA WWF – Laboratorio del panda di Vallato di San Ginesio, erroneamente omesse dal calendario delle attività dei Centri di Educazione Ambientale del Parco contenuto nel N.2/2007 di Voci dal Parco. La redazione di Voci dal Parco si scusa di questo spiacevole inconveniente con gli operatori del CREDIA e con i lettori.


11. Apertura delle Case del Parco

Periodo di chiusura per quasi tutte le Case del Parco e i Centri visita che dal mese di gennaio fino alla seconda metà del mese di marzo saranno chiuse ad eccezione delle Case del Parco di Norcia, di Montefortino e di San Ginesio. Per gli orari di apertura consultare il sito alla PAGINA

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