AMANDOLA

 

CHIESA DI SANT'AGOSTINO O SANTUARIO DEL BEATO ANTONIO

Chiesa di Sant'Agostino La chiesa sorge sul lato sud-est della piazza Risorgimento. Fu eretta nel ‘400 dal Priore Antonio Migliorati, poi beatificato nel ‘700, sull’originario romitorio degli Agostiniani già esistente nel XIII sec. Dalle successive modifiche si svilupparono il convento, il chiostro e la chiesa monumentale, mentre i rifacimenti del ‘700 hanno prodotto l’allungamento verso la piazza e il rinnovo dell’interno in stile neoclassico.
L’esterno presenta una facciata barocca con alte mura ed uno slanciato campanile a piramide ottagonale, iniziato dal Beato Antonio e terminato nel 1464 da P. Lombardo.Dell’originaria costruzione quattrocentesca rimane il portale goticizzante con arco a tutto sesto, sorretto da colonnine tortili e sormontato da un timpano residuo in arenaria di una porta precedente. L’interno é ad una navata con breve transetto all’altezza del presbiterio, abbellito da affreschi di inizio secolo di F. Ferranti. Sono presenti inoltre ornamenti barocchi e affreschi del Malpiedi.Nell’urna dietro l’altare maggiore sono conservate le spoglie del Beato Antonio. Del chiostro restano poche tracce in seguito all’abbattimento del lato nord-est.

CHIESA DI SAN FRANCESCO

Chiesa di San Francesco L’edificazione della chiesa, consacrata nel 1352, iniziò nel 1313 in seguito al trasferimento dei Frati Minori dal sito dov’era ubicato il primitivo convento, eretto probabilmente al passaggio di S. Francesco di ritorno da Ascoli P., nel 1215. Chiesa di San FrancescoLo stile romanico della costruzione é riconoscibile nella linearità della facciata, nella scarsa decorazione delle pareti esterne, salvo la presenza di archetti pensili; il campanile presenta caratteristiche lombarde, riportate allo stile originale nel 1886. Il portale a tutto sesto, sormontato da un timpano e decorato da colonnine tortili, risale al 1429.L’impianto é ad unica navata con abside poligonale. All’interno, nella cappella dell’Annunciazione, sono conservati i resti di decorazione pittorica umbro-marchigiana risalente alla 2° metà del ‘400. All’ingresso dell’attuale sagrestia, durante i lavori di manutenzione é stata rinvenuta una Madonna con Bambino ed Angeli, di stile trecentesco, che sembra riportare agli schemi del Ghissi, al decorativismo di Andrea da Bologna, ma anche al tratto del Maestro di Offida. Al centro dell’abside si nota un Cristo ligneo della fine del ‘200, uno degli esempi più rilevanti della cultura Benedettina.

CHIOSTRO DI SAN FRANCESCO

Chiesa di San Francesco Attiguo al complesso dedicato a S. Francesco e costruito nello stesso periodo, é stato riedificato ai primi del XVII sec. E’ disposto su due ordini di arcate, poggianti su colonne esagonali; le lunette del piano inferiore sono decorate da affreschi del 1635, raffiguranti scene di vita di S. Francesco. Al primo piano è ospitato il Museo Antropogeografico, centro visita del Parco.

CHIESA E CONVENTO DI SAN BERNARDINO

Chiesa di San Bernardino La costruzione della chiesa risale al 1464, mentre il convento fu eretto dai Cappuccini nel 1540, annettendo la chiesa stessa. Questa ha una facciata a capanna con nartece a quattro campate ed un interno molto sobrio, a navata unica, con abside piatta. Vi si conservano due tele della fine del ‘700.

ABBAZIA DEI S.S. RUFFINO E VITALE

Abbazia dei SS Ruffino e Vitale Nei primi documenti l'Abbazia è menzionata con il nome di San Vitale; il nome di San Ruffino fu aggiunto in un secondo momento. Fino al 1274 ebbe giurisdizione su diverse chiese dei dintorni, con diritto di giuspatronato comune con i Signori di Smerillo e di Monte Passillo; nel 1495 venne data in commenda. L'Abbazia è di antica fondazione su un locus di preesistenze romane, l'alzato e la cripta sono databili tra l'XI-XII sec.La chiesa ha struttura basilicale con presbiterio rialzato sopra la cripta, è a tre navate, suddivise da pilastri e con copertura in capriate. Le pareti del presbiterio sono arricchite da due affreschi del XIV e del XV secolo. La cripta, ripartita in cinque navate da colonne non molto alte con capitelli abbelliti da semplici decorazioni a foglia, conserva l'altare con le reliquie di San Ruffino. Dalla navata sinistra si accede alla cappella ipogea a pianta cruciforme, terminante con un abside: alle pareti si possono ammirare resti di alcuni affreschi presumibilmente risalenti al X secolo. La facciata presenta al posto del rosone centrale una finestra rettangolare, dei contrafforti ai lati del portale, un sovrapporsi di vari materiali di costruzione, pietra squadrata in conci regolari e irregolari, strati di laterizio e malta. Il campanile quadrangolare poggiato sul piccolo abside di sinistra risale alla fine del XIV secolo.

ABBAZIA DEI SANTI VINCENZO E ANASTASIO

Abbazia dei Santi Vincenzo e Anastasio ( a 5 Km. da Amandola) Abbazia Benedettina, dedicata in origine al solo S. Anastasio, che sorse in contrapposizione a quella di S. Rufino, probabilmente, prima del Mille; sembra sia esistito un documento, menzionato da Leopardi, ma mai rinvenuto, in cui si attestava una donazione di terre del Re Liutprando ( 713-744) al convento. Le prime notizie documentate risalgono invece al 1044. La costruzione ha subito profonde modificazioni a partire dal 1295 fino al XV sec., per cui dell’originale struttura resta solo l’ala destra, dove sono visibili alcuni archi appartenenti al chiostro, e parti frammentarie dell’abside rettangolare. Per il resto, l’edificio é stato ridotto nelle dimensioni, in lunghezza, ed é stato invertito il suo asse principale, collocando l’ingresso, sopraelevato, nella parte absidale rettangolare, mentre, nel 1461, alla base dell’ingresso originale, é stato ricostruito un campanile.L’impianto interno é ad unica navata, con copertura a capriate, ed anch’esso, come le altre abbazie coeve, presenta un’unica scala che mette in comunicazione la navata con il presbiterio rialzato; ai lati, un corridoio introduce nella cripta. Quest’ultima ha una sola navata, sorretta da un’unico pilastro centrale, illuminata da monofore, ubicate ai lati della scala d’ingresso.

CHIESA DI SAN PIETRO IN CASTAGNA

Chiesa di San Pietro in Castagna La piccola costruzione, sorta su un territorio, “Castania”, già ricordato in documenti anteriori al Mille, era una delle 51 chiese appartenenti alla giurisdizione dell’Abbazia Benedettina di S. Angelo in Montespino. In seguito viene citata nella convenzione di spoglio del 1301 fra le chiese i cui patrimoni passarono alla Diocesi di Fermo. Molto interessante il portale romanico, a tutto sesto, che ha un architrave, ornato da figure degli apostoli scolpite a bassorilievo (anche se l’erosione del materiale tufaceo ne ha quasi compromesso la leggibilità), ed una lunetta, circoscritta da triplice ghiera. Il portale ed una finestra di epoca successiva sono inclusi tra due contrafforti, il cui slancio verso l’alto é richiamato da un campanile a bandiera. Nella parete a sud residuano degli elementi originali costituiti da due monofore. All’interno, tre altari barocchi, uno dei quali conserva, nel timpano, una tela del Malpiedi.

CHIESA DI SAN TOMMASO

Ha origini precedenti al XIV sec.; gli statuti comunali ne parlano già nel 1336. Presenta un’unica sala che nell’800 fu ampliata con l’acquisto di due locali per la cappella dell’Addolorata e per la sagrestia.Fu sede dell’antica Confraternita della Scopa presso la quale é depositata una tela attribuita a D. Malpiedi e databile intorno al 1640.

CHIESA DELLA SANTISSIMA TRINITA'

Chiesa della Santissima Trinità Fu possedimento dei Benedettini dell’Abbazia dei SS. Rufino e Vitale sin dal 1249 e, insieme al Castello di Agello, era inclusa nei terreni dei Conti Giberti, che, poi, la vendettero al Comune nel 1265. Nel 1581 assunse il titolo attuale in seguito alla costituzione della Confraternita della SS. Trinità. Nella tipica forma “a capanna”, di stile romanico, la chiesa ha una struttura esterna in laterizio, compatta, con una facciata solida, solcata da contrafforti, e alleggerita solo da un finestrone centrale, in alto, e da un grande portale. Sullo sfondo una torre campanaria rappresenta l’unico slancio verso l’alto. Nel 1576 la parete est é stata modificata con grandi finestre strombate. La chiesa, a navata unica, ha un altare maggiore dorato, nel transetto rialzato, e, ai lati, due altari con affreschi seicenteschi.

CHIESA DI S.MARIA DELLA MISERICORDIA A PIE' D'AGELLO

Chiesa di Santa Maria a Piè d'Agello Poco distante da Amandola, ai piedi del Colle Agello, sorge questa chiesa, che viene annoverata tra i cosiddetti “Santuari contra pestem”, in quanto fu dedicata alla Madonna della Misericordia a difesa della popolazione contro il diffondersi del morbo.Si attesta la sua esistenza sin dal 1403, ma subì una prima riedificazione già nel 1422-25, mentre nel 1437 fu realizzato il porticato esterno come riparo dei pellegrini. Nel 1570 seguirono ulteriori restauri e nel ‘600, in particolare, la elevazione del tetto e l’allungamento dell’edificio.L’interno, a navata unica, conserva nel presbiterio diverse immagini affrescate, peraltro confuse, riferibili a maestri umbro-marchigiani.

CHIESA DI S.MARIA DELLA PACE - EX MONASTERO DELLE CLARISSE

Chiesa di Santa Maria della Pace Il convento fu eretto tra il 1506 ed il 1560 e nel 1525 vi si trasferirono le Clarisse; dell’edificio restano il chiostro a due loggiati sovrapposti, terminato nel 1560, ed il refettorio del 1549.La chiesa di S. Maria della Pace, annessa al monastero, recentemente restaurata, presenta sulla facciata un portale ed un oculo soprastante, scolpiti in pietra locale nel 1539 da Francesco da Milano.

CINQUE FONTI - EX MONASTERO DELLE BENEDETTINE

Cinque Fonti Di origine trecentesca, era detta anticamente Fonte Petronia e fu il sito originario del Monastero delle Benedettine. Fu restaurata nel 1460 e nello stesso anno il Comune acquisì le mura del monastero per ampliare la sua cinta muraria.
 

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