Marzo 2010: prima relazione sui danni alla zootecnia nel Parco
Nella primavera del 2010 il Parco ha concluso una delle attività preliminari
previste dal progetto, finalizzata a delineare un quadro conoscitivo
approfondito sulla zootecnia nel Parco e sull’entità dei danni al bestiame
domestico causati dai grandi carnivori. Nella relazione conclusiva sono
presentati i risultanti del censimento delle aziende zootecniche presenti
nel territorio del Parco e i dati sui danni al bestiame domestico relativi
al periodo 2003-2009. I dati sui danni si riferiscono alle denunce
presentate dagli allevatori per la richiesta di indennizzo ai sensi della
Legge regionale delle Marche n.17/1995 e del Disciplinare per l’indennizzo
dei danni provocati dalla fauna selvatica nel Parco Nazionale dei Monti
Sibillini, approvato con DCD 49/02 e s.m.i. I dati sono stati raccolti
grazie alla collaborazione del Servizio Agricoltura Forestazione e Pesa
della Regione Marche e del Corpo Forestale dello Stato.
Nel Parco al 2009 sono presenti 146 aziende zootecniche per un numero
complessivo di capi allevati pari a 36.053 di cui il 95% è rappresentato da
ovini. Il numero medio di cani da difesa e da conduzione posseduti da
ciascuna azienda è pari a 3; diversi sono, inoltre, gli allevatori che
già fanno uso di dispositivi di difesa quali le recinzioni elettrificate.
Le denunce presentate per danni nel 2009 sono 38, per un numero complessivo
di capi colpiti pari a 261. In quasi la metà dei sopralluoghi effettuati
per l’accertamento del danno non è stato possibile distinguere se il
responsabile della predazione sia stato il lupo o il cane.
Aprile 2010: studio sulla consistenza e sulla distribuzione delle
popolazioni di lupo e orso bruno
Tra le attività preliminari svolte nel 2009 è stato effettuato dal Parco
anche uno studio sulla consistenza e sulla distribuzione delle popolazioni
di lupo e orso bruno, proseguendo il monitoraggio già avviato negli
anni precedenti. L’attività si è conclusa con una relazione in cui sono
presentati i risultati delle attività svolte dalla primavera del 2009 alla
fine dell’inverno del 2010. Il lupo è stato studiato attraverso la tecnica
dell’ululato indotto, per individuare i nuclei riproduttivi, e del
tracciamento su neve, per conteggiare il numero di individui formanti
ciascun gruppo famigliare presente nel territorio del Parco. L’orso bruno
è stato monitorato con il rilevamento degli indici di presenza e attraverso
l’uso di trappole per peli e foto-video trappole.
È stato effettuato anche un censimento al bramito del cervo nell’area
dell’alto bacino del fiume Nera, al fine di integrare i dati sulla
consistenza delle specie preda selvatiche (cinghiale e capriolo) già
acquisiti nell’ambito del Piano di gestione del cinghiale.
I gruppi famigliari di lupo che si sono riprodotti nel 2009 sono 3, un
quarto gruppo presente nel territorio del Parco non si è riprodotto.
È stata, inoltre, accertata la riproduzione di un quinto gruppo famigliare
di lupo in un’area limitrofa al territorio del Parco. Il tracciamento su
neve ha consentito di stimare la popolazione di lupo dei Sibillini in 23
individui.
La presenza dell’unico individuo di orso marsicano che frequenta
stabilmente dal 2006 l’area del Parco è stata accertata fino al 1 maggio
del 2010. Nel mese di ottobre lo stesso individuo, marcato geneticamente, è
stato rilevato nell’area dei Monti della Duchessa.
Giugno 2010: consegna di 13 recinzioni elettrificate per la difesa degli
ovi-caprini
Il 16 giugno 2010 si è svolto a Visso un incontro per la consegna delle
recinzioni elettrificate agli allevatori che hanno ricevuto il maggior
numero di danni da lupo e cane vagante alle greggi. I recinti sono stati
assegnati in comodato d’uso gratuito sulla base dei danni agli ovi-caprini
subiti presso gli stazzi nell’ultimo triennio (2007-2009). In particolare,
sono state consegnate 12 recinzioni elettrificate per la difesa degli
ovi-caprini: le recinzioni, tutte a rete elettrificata e dotate di pannello
fotovoltaico per la ricarica della batteria, sono costituite da moduli di
rete con altezza di 108 cm e 145 cm.
Gli stazzi messi in sicurezza saranno monitorati fino alla fine del
progetto per valutare l'efficacia delle recinzioni consegnate.
Verrà inoltre fornita assistenza tecnica agli allevatori per garantire il
corretto funzionamento delle recinzioni stesse.
Sono state acquistate dal Parco anche 3 recinzioni a filo elettrificato per
la difesa delle arnie, che saranno consegnate agli
apicoltori all'eventuale verificarsi di danni causati dall’orso.
Ottobre 2010: primi risultati del monitoraggio estivo del lupo
Il monitoraggio dei grandi carnivori, lupo e orso, è un’attività che
proseguirà fino alla fine del progetto. Anche nell’estate del 2010 è stato,
pertanto, svolto il censimento dei nuclei riproduttivi di lupo, attraverso
la tecnica dell’ululato indotto. Nel 2010 si sono riprodotti nel Parco
cinque gruppi famigliari di lupo; è stata, inoltre, rilevata la presenza di
almeno altri due o tre branchi, che si sono riprodotti a poca distanza dai
confini del Parco. Questi primi risultati lasciano supporre che nel 2010
ci sia stata una leggera crescita della popolazione di lupo, la cui
consistenza è stimata in circa 30-35 individui. Il tracciamento su neve,
che verrà svolto nel corso del prossimo inverno, servirà a confermare i
dati di presenza del lupo sui Monti Sibillini.
Novembre 2010: presentazione del rapporto “Grandi carnivori tra consenso
e conflitti nei Parchi appenninici”
Il rapporto è il risultato del primo anno di
attività svolto dall’Università dell’Aquila nei tre Parchi nazionali
italiani coinvolti nel progetto. I ricercatori dell’Università, guidati dal
Prof. Angelo Turco, hanno effettuato un’indagine mirata a migliorare la
conoscenza di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nel progetto
(allevatori, amministratori locali, zoologi, rappresentanti di associazioni
di categoria e associazioni ambientaliste, cacciatori di selezione, ecc.)
al fine di comprenderne i problemi e le esigenze.
I risultati ottenuti sono una rappresentazione del quadro di consenso e di
conflitto nei parchi indagati, alla quale si è giunti applicando la
metodologia della "stadiazione".
Il passo successivo consisterà nel coinvolgimento attivo dei portatori di
interesse nei processi decisionali e gestionali del Parco, in modo da
ottenerne un supporto per la conservazione stessa dei grandi carnivori.
Sono in fase di programmazione gli atelier partecipativi, nel corso dei
quali si affronteranno i problemi emersi e si individueranno le soluzioni
possibili.
Gennaio 2011: prime misure per incrementare le popolazioni di specie preda selvatiche
Il 13 gennaio 2011 sono stati rilasciati nel settore umbro del Parco
quattro esemplari di cervo, di cui due con radiocollare. Sono i primi di
10 animali che verranno rilasciati nel corso del 2011 per costituire un
nuovo nucleo di cervi e per acquisire dati utili alla gestione di questa
specie così affascinante, recentemente reintrodotta sui Monti Sibillini.
La popolazione di Cervo nel Parco è ancora molto esigua, ma rappresenta un
importante risultato in termini di ricostituzione degli ecosistemi
originari dei Monti Sibillini da cui, lo ricordiamo, questa specie si era
estinta, per cause umane, in tempi storici recenti.
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