L'AMBIENTE
Il CEA Sibilla, è situato in un edificio risalente al XVIII sec. nel
centro storico di Montemonaco, comune del Parco Nazionale dei Monti
Sibillini, a quota 1080 s.l.m. Il capoluogo è costituito da un agglomerato
urbano che, sovrastato dalla antica cinta muraria, mantiene intatte le
tipiche caratteristiche del borgo medioevale.
Adagiato al cospetto della montagna della Sibilla, nel cuore del Parco,
offre, oltre ai magnifici panorami, innumerevoli spunti di riflessione e
un genuino contatto con l’ambiente montano ancora integro. La sua
peculiare caratteristica è di essere immerso in un meraviglioso
laboratorio naturale: il territorio comunale racchiude aspetti
ambientali, naturalistici e storico-culturali di eccezionale valore: le
emergenze naturali, la bellezza del paesaggio, la sua storia intessuta
di leggende, il senso di una presenza umana che lo ha inconfondibilmente
caratterizzato, pur preservandone la natura a tratti selvaggia.
Il paesaggio è caratterizzato da cime elevate e suggestive gole,
specchi d’acqua e torrenti, boschi e pascoli, piccoli nuclei urbani e
campi coltivati.
Presenta al suo interno ben 13 Aree Floristiche Protette, SIC e ZPS,
il Lago di Pilato di origine glaciale, il Monte Sibilla con le sue
leggende, l’insediamento di Foce punto di partenza per numerose
escursioni e la Sorgente del fiume Aso. E’ questa varietà di ambienti e
quindi la grande diversità biologica e di paesaggi che racchiude, a
renderlo unico ed estremamente interessante.
Particolarmente notevole è la flora del contesto paesaggistico che
rappresenta un patrimonio di enorme complessità, ricca di specie
mediterranee, mesofile e artico alpine. Il patrimonio forestale è
costituito da boschi, sia misti che puri, di cui ricordiamo i castagneti
da frutto rappresentati da suggestive piante secolari, le vaste faggete,
le leccete delle strette gole calcaree, i boschi misti di roverella e
carpino nero. La grande biodiversità è data dalla presenza di diverse
associazioni vegetali e da alcuni endemismi come ad esempio il
Chirocefalo del Marchesoni, piccolo crostaceo che vive nelle acque gelide
e cristalline del Lago di Pilato.
Nella zona restano interessanti testimonianze della presenza dell'icona
della Sibilla Appenninica e della sua mitica Grotta.
La tradizione vuole che il primitivo nucleo di Montemonaco sia sorto
attorno ad un monastero di monaci benedettini. Verso la fine del XIII
sec. i feudatari dei vari centri rurali si costituirono in libero comune
e scelsero come capoluogo un punto centrale, chiamato fin da allora
"monte del monaco", a difesa del quale costruirono le massicce mura
castellane, intervallate da robusti torrioni e ancora oggi visibili.
ATTIVITA' DIDATTICHE, TURISTICHE ED ALTRI SERVIZI
STRUTTURE DISPONIBILI
ALTRE INFORMAZIONI
Il CEA ospita al suo interno il Museo della Sibilla che rievoca il mito,
le leggende e le tradizioni legati alla cultura e alla storia dei Monti
Sibillini e pertanto costituisce un patrimonio dalle potenzialità
educative preziosissime Grazie allo stretto legame col territorio il CEA
Sibilla è in grado di offrire pacchetti di due o più giorni nelle
migliori strutture ricettive convenzionate