Storia e curiosità
Nel nostro ristorante avrete la possibilità di degustare piatti della
tradizione umbra, che vengono preparati seguendole antiche ricette, utilizzando
materie prime locali per esaltare ancor di più i profumi ed i sapori che serviamo
sulle nostre tavole.
I nostri piatti per il Menù della Sibilla
Farrecchiata (Disponibile sempre)
Si tratta di una polenta realizzata con farina di roveja (Pisum Arvense). Ha un
gusto molto delicato e lievemente amarognolo, viene servita o con un condimento
insaporito ad alici o con guanciale e formaggio pecorino. Se avanza, si fa come
con la polenta classica, si può trasferire in una pirofila,riporre in frigo e
mangiarla il giorno successivo solida, a cubetti, passata in forno e servita
con gli stessi condimenti.
Cosa c'è nel piatto
I prodotti utilizzati...
La roveja è una varietà selvatica del pisello
conosciuta fin dal Neolitico ma ultimamente praticamente scomparso dalle nostre
produzioni- Esistono diverse cultivar del pisello dei campi e la roveja è quella
che si trova ormai soltanto nell'Italia Centrale dove viene coltivato prevalentemente
nelle Marche e in Umbria da agricoltori che vogliono diversificare e riscoprire
le tradizioni.
...e i loro produttori
Azienda agricola Testa Camillo - Castelluccio di Norcia (PG).
Il luogo di produzione
tutti i prodotti dell'azienda agricola di famiglia provengono
dai terreni del bacino di Castelluccio di Norcia. la semina e la raccolta vengono
fatte con macchine agricole ma non viene usato nessun prodotto che tenda ad
alterare la natura del terreno, soggetto ogni anno a rotazione.
Questi prodotti aiutano la biodiversità
La pratica agricola tradizionale, senza l'uso di diserbanti,
pesticidi e concimi chimici, favorisce la presenza di una grande varietà di specie
vegetali, che generano le spettacolari fioriture policrome per cui i Piani di
Castelluccio sono noti nel mondo. Non va tuttavia sottovalutato anche l'aspetto
della biodiversità agricola. La coltura di varietà locali antiche, qual è la
roveja, permette il mantenimento di specie che sarebbero altrimenti destinate
all'estinzione. Va inoltre considerato che la conservazione delle varietà locali
è pienamente realizzabile solo nei territori e negli specifici ambienti in cui
questa varietà è stata fin da tempi remoti coltivata, con le tecniche agronomiche
dettate dalla tradizione rurale locale in un rapporto strettissimo e di dipendenza
reciproca tra la specie ed il suo Habitat.