Con lo scopo di fare del Parco Nazionale dei
Monti Sibillini un laboratorio per l’accessibilità è stato avviato il primo
tavolo di concertazione previsto dal progetto “Forum Civico per un Parco
naturale accogliente”, progetto che l’Associazione Paratetraplegici della
provincia di Terni ha presentato in collaborazione con il Parco dei Sibillini.
Ispirato a principi di concretezza, il progetto si basa sulla programmazione
partecipata e l’obiettivo finale è la stipula di un Piano di Azione locale in
grado di rendere il territorio del Parco fruibile a tutti.
La prima sessione di lavori si è aperta lunedì a
Norcia, presieduta dal Presidente del Parco, Carlo Alberto Graziani, da Andrea
Tonucci, Presidente della AP della provincia di Terni, e da Agostino Petrangeli
dell’Associazione “Si Può”. Il dibattito è servito ad illustrare gli scopi e la
metodologia del progetto, disegnando la rotta di un percorso che terminerà a
marzo del prossimo anno. Due esponenti del Centro per l’Autonomia Umbro, Andrea
Tommassucci e Simone Tralascia, hanno illustrato i risultati dei rilevamenti
effettuati all’interno del territorio del Parco e delle sue strutture ricettive
con l’intento di far emergere un concetto nuovo di accessibilità, comprensivo
di tutti quegli aspetti complementari che vanno al di là del semplice
abbattimento delle barriere architettoniche. Partendo dal presupposto che il
turismo accessibile non va relegato ad un ruolo di nicchia ma va considerato
come un fattore di miglioramento dell’offerta turistica generale, è emerso un
concetto di accessibilità intesa come predisposizione culturale adatta a far
emergere il diritto di tutti a muoversi e a spostarsi liberamente, tenendo
presenti i molti aspetti della disabilità.
Il dibattito ha permesso di individuare alcuni
gruppi di lavoro che, già dalla prossima sessione, potranno essere avviati. In
particolare, grazie alla presenza di alcuni dirigenti scolastici, è stato
individuato nel tema dell’educazione un ambito di lavoro importante sul quale
attivare sin da subito un tavolo di concertazione.
Pur lamentando l’assenza di molti rappresentanti
del settore turistico e degli enti locali, Agostino Petrangeli si è detto
soddisfatto della partecipazione dei presenti, dalle scuole, appunto, alle
associazioni e cooperative del territorio. “Il
Ministero del Welfare ha premiato il progetto del Parco Nazionale e della Ap di
Terni, apprezzando la metodologia innovativa che permette, finalmente, un
approccio diverso al tema dell’accessibilità. Ora sta a noi – ha aggiunto
Petrangeli – lavorare per far si che
tutti gli attori sociali interessati prendano parte ai tavoli di concertazione
” .
Andrea Tonucci, invece, ha rimarcato la
disattenzione dimostrata dagli Amministratori e dagli albergatori locali: “Non basta l’adesione formale, occorre
un’attenzione reale sulla comprensione dei bisogni delle persone con
disabilità: non serve fare lo scivolo quando non si ha l’esatta percezione
della disabilità, non servono ingegneri aerospaziali per progettare
infrastrutture per migliorare l’accessibilità, siamo uomini, basta ascoltare le
nostre richieste”. Ha poi delineato un piano di interventi in vista del
prossimo appuntamento con il Forum: “Migliorare
l’accessibilità significa, innanzitutto, promuovere una miglior cultura
dell’ospitalità in modo di poter qualificare l’offerta turistica di tutti, non
solo delle persone con disabilità. Occorre calibrare la nostra strategia di
coinvolgimento degli attori sociali, altrimenti il lavoro che viene fatto è
inutile”.