COM. N. 8/2008                                                                             Visso, 26 marzo 2008

 

OGGETTO: il Parco incontra le Associazioni Ambientaliste, chiarimenti sui progetti sperimentali legati alle energie rinnovabili

 

Il Presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Massimo Marcaccio, ha incontrato ieri i rappresentati di alcune associazioni e comitati attivi nella tutela degli ambienti montani e della Valnerina. Tra i presenti, anche il prof. Carlo Alberto Pinelli, autorevole alpinista e documentarista, nonché presidente onorario di Mountain Wilderness. Le associazioni hanno espresso la loro preoccupazione soprattutto per il proliferare incontrollato di progetti di grandi impianti eolici anche nei territori limitrofi al Parco. In proposito hanno evidenziato che tali impianti, per le loro enormi dimensioni - ciascuno è infatti costituito da innumerevoli torri alte fino a 120 metri - arrecherebbero un impatto paesaggistico insostenibile nei confronti dei delicati ambienti montani, con ripercussioni negative anche sullo sviluppo turistico di queste aree; le associazioni hanno inoltre evidenziato forti  perplessità sulla efficienza energetica dei grandi impianti eolici, la cui convenienza economica sarebbe determinata soprattutto dai forti incentivi pubblici, come i certificati verdi, e non dalla reale produttività energetica. In tale contesto sono stati chiesti, quindi, dei chiarimenti al Parco relativamente al progetto di installazione sperimentale del “Tornado Like”, progetto presentato in anteprima nazionale nella conferenza stampa tenutasi il mese scorso presso la sede del Parco. Chiarimenti ritenuti necessari in considerazione anche del fatto che, tale  impianto è stato, in alcune sedi, impropriamente paragonato alle grandi centrali eoliche.

Il Presidente del Parco ha quindi chiarito la filosofia di fondo che ha spinto l’ente a farsi portavoce di questo innovativo progetto: “il Tornado Like è un impianto di micro – generazione eolica ed è quindi animato da un principio di democraticità che tende a promuovere l’autonomia energetica dei singoli cittadini – ha spiegato Marcaccio – mentre la logica dell’eolico su larga scala sottostà anch’essa alle leggi di mercato”. Ha poi sottolineato le caratteristiche estremamente diverse della tecnologia del Tornado Like rispetto a quella dei tradizionali impianti eolici: la grande innovazione che potrebbe portare questo impianto risiede proprio nelle sue dimensioni estremamente ridotte  - che non superano i pochi metri di altezza (dai 3 ai 5 metri per impianti fino ai 10 kw), senza contare la possibilità, in fase di valutazione, di interrare gran parte della struttura -, nell’assenza di parti esterne in movimento, nella differente localizzazione, che non interesserebbe contesti paesistico-ambientali delicati. Marcaccio ha chiarito, infine, il ruolo del Parco Nazionale dei Sibillini in questo progetto, specificando che, se ci saranno le condizioni di efficienza energetica e di compatibilità ambientale, verrà installato, in via sperimentale, un solo prototipo nel territorio del Parco.

Le Associazioni intervenute hanno preso atto delle spiegazioni fornite loro dal Parco e, ribadendo la loro contrarietà alla grande generazione eolica, hanno concluso positivamente l’incontro in attesa di valutare gli esiti della sperimentazione del tornado Like.