Editoriale



Lettera del Presidente

Certo, il Parco non è infallibile, e ci scusiamo per quei problemi ancora irrisolti e con i visitatori che talvolta ci segnalano situazioni diverse da ciò che legittimamente si attendono da un Parco Nazionale. Il mio impegno sarà quello di cercare di migliorare il più possibile questi punti critici e, in tal senso, le segnalazioni e i suggerimenti possono aiutarci concretamente. Il Parco non ha però poteri assoluti e le dinamiche del territorio dipendono anche dalle politiche promosse dalle altre Istituzioni competenti.
Forse la principale "responsabilità" del Parco è di non aver saputo comunicare quanto di buono è stato finora fatto per questo territorio, e con quali difficoltà sono stati raggiunti importanti risultati. Questo documento vuole fornire un contributo per una informazione corretta e trasparente che, senza nascondere i problemi, testimonia l'impegno del Parco profuso nella direzione di un turismo di qualità e illustra i risultati, visibili, raggiunti.
Ma la gestione e la promozione delle attività turistiche e ricreative è solo uno dei settori in cui il Parco è impegnato; sono infatti in corso diversi importanti progetti e attività, come la gestione del Cinghiale, la reintroduzione del Camoscio appenninico - cofinanziato dalla Commissione europea nell'ambito del progetto Life coornata - la gestione delle risorse idriche, la gestione dei Centri faunistici, il progetto per la biodiversità forestale, la valutazione di interventi e opere per il rilascio di nulla osta e autorizzazioni, e molti altri; e sono in fase di avvio il progetto Life per il recupero della Trota fario mediterranea e un altro progetto per il recupero delle praterie montane. E' mio proposito, inoltre, dare un nuovo impulso alle attività zootecniche di qualità.
Forse non tutti sanno che queste attività, che interessano un territorio di 70.000 ettari comprendente 18 Comuni, sono portate avanti dal personale interno dell'Ente, costituito da soli 20 dipendenti, di cui appena 10 tecnici: un numero davvero esiguo, specie se confrontato con il personale di altri Parchi Nazionali o Regionali. L'Ente si avvale quindi anche di collaboratori esterni, scelti e selezionati - con ulteriore impegno del personale - tra i massimi esperti nei diversi settori.
L'auspicio, quindi, è che le legittime aspettative di confronto e partecipazione da parte dei cittadini che a vario titolo sono interessati alle attività del Parco, vengano manifestate in maniera civile e costruttiva e sulla base di informazioni fondate; e, soprattutto, che vi sia sempre rispetto della dignità di chi, tra molte difficoltà, lavora con impegno, sacrificio e competenza a servizio di questo territorio.



Visso, 12 settembre 2013 Il Presidente Prof. Oliviero Olivieri