Proseguono le attività nell'ambito del progetto Life "TROTA" per la conservazione della Trota mediterranea. Dal 1 al 3 luglio il Parco ha partecipato allo scambio di esperienza in Corsica durante il quale sono stati realizzati con successo importanti progetti per il recupero e il ripopolamento delle popolazioni locali di trota mediterranea.
Anche durante la scorsa stagione estiva il Parco nazionale dei monti Sibillini ha provveduto a monitorare i flussi nelle aree a maggior frequentazione turistica. Le Guide del Parco sono state presenti al Pian Grande di Castelluccio durante le giornate della fioritura, al lago di Pilato, a Forca di Presta, sul Monte Bove, nella valle dell’Infernaccio e quella del Fiastrone. Oltre ad effettuare il monitoraggio delle presenze, le Guide hanno offerto agli escursionisti un apprezzato servizio informativo sulle peculiarità ambientali dei luoghi e su alcuni aspetti tecnici legati alle norme del Parco.
L'8 luglio si è svolto nella sede del Parco l'incontro pubblico per la fruizione responsabile degli ambienti rupestri intitolato "Aquile e Camosci: rispettarli per salire insieme". Nell'incontro, che ha visto un'ampia partecipazione, sono stati presentati i risultati del progetto Life COORNATA e degli studi sull'avifauna rupicola. Sono state inoltre presentate le proposte di regolamentazione dell'area del monte Bove, proposte discusse durante la tavola rotonda a cui hanno partecipato, in particolare, rappresentati di CAI, WWF, Legambiente, Mountain Wilderness, Guide Alpine, Guide del Parco, Guide ambientali-escursionistiche.
Nell'ambito del protocollo di intesa per la conservazione del lupo nella Regione Marche anche nel 2014 sono andate avanti le attività di monitoraggio del lupo. L'estate è il periodo ideale per l'impiego della tecnica dell'"ululato indotto" (o wolf howling) mirato alla individuazione dei gruppi familiari. Il monitoraggio viene effettuato però anche mediante l'uso di foto e video trappole e la raccolta di campioni biologici (principalmente fatte) in cui vengono eseguite analisi del DNA. Nel 2014 la popolazione di Lupo nel Parco e nel territorio circostante è stata stimata in 38 individui suddivisi in 10 gruppi familiari, corrispondenti, all'interno del Parco, a 22 individui. Nell'ambito di un precedente progetto il Parco è intervenuto con misure di prevenzione dei danni al bestiame domestico, fornendo a 12 allevatori recinzioni elettrificate, che vengono tuttora utilizzate.
Vengono svolte, da parte dell'Università di Camerino, le attività sul campo nell'ambito del progetto di monitoraggio della biodiversità forestale finanziato dal Ministero dell'Ambiente, come prosecuzione del progetto "conservazione e gestione degli ecosistemi forestali (boschi vetusti e aree aperte)". Il monitoraggio riguarda, in particolare, gli uccelli, gli insetti, i chirotteri, gli anfibi, i muschi ed i licheni, ed è effettuato nelle aree di studio individuate nella Valle del Fiastrone, nella valle dell'Ambro, nella Valle dell'Acqua Gilarda e nella Valle di Rapegna. Il progetto è di fondamentale importanza ai fini di definire modalità sostenibili di gestione dei boschi anche in relazione alle misure di conservazione dei Siti Natura 2000. |
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