NEWSLETTER n.1 del 02 aprile 2021 |
PRONTA LA NUOVA SEDE, A BREVE IL TRASFERIMENTO DEGLI UFFICI
A tre anni dal sisma, il 9 settembre 2019 segnava un nuovo inizio per Visso e per l’intero centro Italia ancora ferito dal terremoto. Quel giorno, nella Sala Consiliare del Municipio, veniva presentato ufficialmente il progetto della nuova struttura della sede del Parco Nazionale dei Monti Sibillini; a ciò faceva seguito il gesto simbolico della posa della “prima pietra”, da parte dell’allora Presidente facente funzione Alessandro Gentilucci, con cui si diede inizio ai lavori nel cantiere. |
FONDI CLIMA: 4,5 MILIONI DI EURO A DISPOSIZIONE DEL TERRITORIO
Dopo i 3 milioni e 800 mila euro ottenuti nel 2019 sotto la presidenza Gentilucci, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini centra nuovamente un importante obiettivo vedendosi aggiudicare ulteriori finanziamenti da parte del Ministero dell’Ambiente. |
FIRMATO UN PROTOCOLLO CON IL CAI
Studio, conoscenza del territorio, educazione dei cittadini sono i presupposti essenziali per un’attenta e consapevole fruizione dei Sibillini, preziosi quanto fragili, tanto più dopo il sisma del 2016. Con una accessibilità degli ambienti naturali e dei comuni del Parco non ancora recuperata al 100%, con il rischio dell’impoverimento demografico e delle difficoltà innescate dal dissesto idrogeologico, la necessità di attuare strategie di rilancio del territorio montano si fa sempre più forte. Da qui la decisione di stipulare un protocollo di collaborazione tra il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, rappresentato dal presidente Andrea Spaterna, e il CAI, rappresentato dal presidente generale Vincenzo Torti che ha delegato il coordinamento delle attività ai presidenti regionali del CAI di Marche e Umbria. |
EMBLEMA DEL PARCO PER LE ATTIVITÀ CHE CONTRIBUISCONO ALLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE Avere delle attività economiche che lavorino in sinergia con natura e ambiente: questa la sfida che il Parco Nazionale dei Monti Sibillini si è posto e continuerà a porsi negli anni a venire. ? per tale ragione che esso, da tempo, ha promosso il suo emblema come il simbolo della condivisione della sostenibilità ambientale. Agricolo, agroalimentare, imbottigliamento delle acque minerali, artigianale, attività ricettive e di ristorazione, manifestazioni ed eventi: il Parco può concedere l’emblema a quanti si trovano ad operare in questi settori. Per ottenere il riconoscimento è necessario essere parte attiva di un processo teso a migliorare la qualità ambientale del Parco, e dunque, rispettare dei requisiti, in parte obbligatori in parte facoltativi, che garantiscano: una maggiore sostenibilità ambientale dell’attività produttiva e turistica, la valorizzazione delle risorse naturali, della cultura e dei prodotti locali, un’attività di informazione e sensibilizzazione sul turismo consapevole, sostenibile e responsabile e l’adozione di procedure produttive biologiche e consapevoli. Indipendentemente dalla classe di merito e di appartenenza (logo oro, argento o bronzo) aderire al “club qualità” significa condividere i valori e le finalità del Parco. La promozione dell’emblema presso le strutture turistiche è ripresa, con una novità: la base partecipativa si allarga a tutta la filiera. Da quest’anno, infatti, anche le aziende di trasformazione agroalimentare possono fare richiesta dell’emblema. Non una certificazione di prodotto, certo, ma un segnale forte di appartenenza al Parco, con tutte le potenzialità che un legame così può innescare. |
LIFESTREAMS: IN DIFESA DELLA TROTA MEDITERRANEA
Di solito siamo portati a pensare, quando ci si trova a percorrere i sentieri del Parco, agli animali più “visibili”, quelli che magari riusciamo a scorgere, con un po’ di fortuna, alzando gli occhi al cielo, come coturnici, falchi, aquile, o a intravedere in lontananza, sui profili delle montagne, come i camosci, o ai margini di un bosco, come lupi, volpi, cervi… Ma anche le acque del Parco sono ricche di vita. Laghi, stagni, fossi, fontanili, fiumi custodiscono vite preziose, con un grande significato dal punto di vista della biodiversità. È in quest’ambito che si colloca il progetto Life Streams, di cui il nostro Parco è partner, che assume particolare rilevanza in quanto si pone l’obiettivo di tutelare una specie autoctona, la trota mediterranea, a scapito della trota atlantica, immessa quest’ultima nei corsi d’acqua in modo inopportuno in anni passati per facilitare la pesca oppure perché sfuggita da qualche impianto di allevamento. La finalità è quella di preservare la trota mediterranea, divenuta ormai rara, con interventi di selezione e di riproduzione, affinché non venga ibridata o addirittura soppiantata da quella atlantica. |
LEGUMI E BIODIVERSITÀ
Sono alimenti preziosi per l’apporto di fibre e proteine. Sono i prediletti di quanti scelgono una dieta vegetariana. A lungo, per via della loro origine contadina, sono stati considerati cibi poveri. Stiamo parlando dei legumi che, anche in virtù del legame forte con la tradizione rurale, hanno un valore importante nell’ambito della biodiversità, rappresentandone uno degli strumenti più tangibili di valorizzazione. |
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