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NEWSLETTER n.2 del 01 dicembre 2021

MARIA LAURA TALAMÈ È IL NUOVO DIRETTORE
Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ha un nuovo direttore.
Maria Laura Talamè, dopo circa un anno di attività in cui ha svolto il ruolo come facente funzione, è stata selezionata dal Ministero della Transizione Ecologica in una terna composta da Nino Martino e Carlo Bifulco. Subentra proprio a quest’ultimo ed è la prima donna a svolgere tale incarico. Laureata in biologia, con un master in comunicazione per l’ambiente e turismo sostenibile e un altro in innovazione della pubblica amministrazione, vive ad Amandola e dal 1998 lavora nell’Ente, svolgendo prevalentemente incarichi amministrativi e legati alle tematiche del turismo e della comunicazione.
“Affronto questo importante incarico consapevole della grande complessità e delle alte aspettative da parte del territorio. Sono affiancata da colleghi competenti e per questo ritengo necessaria una maggiore valorizzazione delle risorse interne, per perseguire l’obiettivo di tutelare e promuovere le straordinarie risorse del Parco, seguendo gli indirizzi e il piano di attività indicati dal consiglio direttivo e favorendo un gioco di squadra con le altre istituzioni coinvolte nel governo del territorio dei Sibillini, a cominciare dai Comuni. Credo che, oggi più che mai, la sfida legata alla salvaguardia dei contesti naturali e alla convivenza di questi con le attività antropiche rappresenti la vera opportunità per costruire un futuro migliore sotto tutti i punti di vista. In più il Parco è coinvolto nel processo di ricostruzione post sisma, caratterizzato da dinamiche complesse che richiedono attenzione, flessibilità e grande professionalità”.

PARK: NEW DIRECTOR TALAMÈ TAKES OFFICE

Maria Laura Talamè is the first woman to cover the role of Director of the Monti Sibillini National Park. Graduated in biology, with two master's degrees, one in Communication for the environment and sustainable tourism and one in Innovation in public administration, she lives in Amandola and has been working in the Park Authority since 1998. Over the years, she has held administrative positions related to tourism and communication issues. Her commitment will be focused especially on trying to reconcile the protection of natural contexts and coexistence with human activities in the post-earthquake reconstruction process.

INAUGURATA LA SEDE TEMPORANEA
Sabato 30 ottobre è stata inaugurata a Visso la nuova sede temporanea del Parco. Presente all’evento, oltre alle tante autorità locali, regionali e nazionali, anche il sottosegretario del Ministero della Transizione Ecologica, onorevole Ilaria Fontana.
Ad aprire gli interventi è stato il Presidente dell’Ente, Andrea Spaterna, che ha ripercorso l’iter che ha portato il Parco a ritrovare un proprio spazio operativo: “Sono certo che la realizzazione di questa nuova sede possa rappresentare un segnale di speranza per tutto il territorio dei Sibillini quale simbolo di una ricostruzione che è partita e che sta procedendo”.
Sono intervenuti poi il sindaco di Visso, Gian Luigi Spiganti Maurizi, il commissario straordinario per la ricostruzione, Giovanni Legnini, l’ingegner Nazzareno Santilli della Protezione Civile, il rettore dell’Università di Camerino, Claudio Pettinari, l’assessore della Regione Umbria, Enrico Melesecche, gli assessori della Regione Marche, Guido Castelli e Stefano Aguzzi, il vicepresidente del Parco, Alessandro Gentilucci, il presidente della Comunità del Parco, Michele Franchi e il comandante della Legione Carabinieri Forestali Marche, Col. Gianpiero Andreatta.
Il sottosegretario Fontana ha salutato il Parco con queste parole: “È un onore essere qui, in questa giornata particolare in cui, con l’inaugurazione della nuova sede diamo un messaggio di essenzialità e di speranza. Il Parco deve essere al centro del percorso di ricostruzione in un momento in cui affrontiamo una crisi climatica che, proprio nei parchi, nelle foreste, nei boschi può trovare un argine. La transizione ecologica è la capacità di rispondere a queste sfide facendo perno sulla capacità di rete, sul lavoro di squadra delle istituzioni, sulle tante risorse a disposizione che dovremo saper utilizzare, perché oggi più che mai ambiente e lavoro devono andare insieme: lo dobbiamo alle generazioni che verranno”.

VISSO: THE PARK'S TEMPORARY HEADQUARTERS OPENS

On Saturday 30th October 2021, the new temporary headquarters of the Monti Sibillini National Park were inaugurated in Visso. The President of the Park Authority, Andrea Spaterna, retraced the process that led the Park to find its own operational space: "I am sure that the construction of this new headquarters can be a sign of hope for the whole territory of the Sibillini, and a symbol of a reconstruction that has started and is proceeding”. The ribbon cutting ceremony took place in the presence of a mix of local, regional and national authorities and hold by the member of parliament Ilaria Fontana, Undersecretary of the Ministry for Ecological Transition.

PARCO E BIODIVERSITÀ, UNA RICCHEZZA DA CUSTODIRE
Martora, orso marsicano, arvicola delle nevi… quelle che potevano sembrare presenze sporadiche di animali da lungo tempo assenti dal territorio dei Monti Sibillini, sono oggi confermate da fototrappole, tracce biologiche, incontri fortuiti. È un segnale di come il Parco sia sempre più “motore” di biodiversità, una ricchezza da custodire con cura perché si traduce in una sostenibilità più forte per tutte le forme di vita. Meno biodiversità vuol dire indebolimento dell’ecosistema complessivo, già reso fragile dall’attività umana come dimostra l’esperienza dei cambiamenti climatici in atto. Dobbiamo valutare positivamente questi avvistamenti e lavorare per una coesistenza virtuosa tra natura e uomo in un ambiente di straordinaria bellezza qual è il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, attivando tutte le procedure che possano garantire un equilibrio sostenibile e richiamando ogni fruitore del Parco ad un comportamento responsabile e consapevole del rispetto che merita tale contesto naturale.

PARK AND BIODIVERSITY: A TREASURE TO BE PRESERVED

Martens, Marsican bears, snow voles... What might seem to be a sporadic presence of animals that have been absent from the area for a long time, nowdays have been confirmed by photo traps, biological traces and encounters by chance. The Monti Sibillini National Park is increasingly becoming an "engine" of biodiversity. These sightings should be viewed positively, and we should make the efforts to ensure a virtuous coexistence between man and nature.

FLUSSI TURISTICI: UN’ESTATE PIÙ "MISURATA"
L’estate del 2021 si è rivelata più "misurata" sotto tanti punti di vista, in particolare per quel che riguarda i flussi turistici, all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Non vi sono stati fenomeni di overtourism come lo scorso anno, quando l’effetto post lockdown aveva spinto migliaia di persone a cercare sprazzi di libertà verso l’interno, verso le aree montane, confidando negli spazi più ampi. È evidente che la diminuita disponibilità di posti letto rispetto al periodo pre-sisma continua a giocare un ruolo negativo spostando la percentuale dei visitatori a favore di quelli di una sola giornata, cioè persone che non pernottano nel territorio del Parco.
Permangono situazioni di criticità nella gestione dei flussi in alcune aree a maggiore attrattività. Per attenuare l’impatto su tali aree il Parco continua ad attuare azioni di informazione e sensibilizzazione in situ, oltre ad incrementare la comunicazione attraverso diversi canali. Tuttavia, si fa sempre più forte la necessità, rilevata anche dai Sindaci dei territori interessati, di sperimentare modelli di gestione dei flussi che garantiscano una fruizione ottimale dei siti sotto i diversi profili di salvaguardia, sicurezza dei visitatori e, non da ultimo, soddisfazione dell’utenza. Per le Lame Rosse, ad esempio, i dati registrati tramite monitoraggi, pur indicando una diminuzione delle presenze rispetto al 2020, attestano numeri importanti, ancora al di sopra della soglia di visitatori considerata sostenibile. Ragion per cui è stato istituito un tavolo tra i comuni di Fiastra, Cessapalombo, altri enti interessati e il Parco per individuare una corretta fruizione di uno dei siti più interessanti e delicati presenti nell’area protetta. Analogo discorso è stato intrapreso già dallo scorso anno per la gestione dei flussi a Castelluccio di Norcia durante il periodo della fioritura.

TOURIST FLOWS: A MORE "MEASURED" SUMMER

The summer of 2021 proved to be more "measured" in terms of tourist flows within the Park. There were no overtourism phenomena like last year, when the post lockdown effect had pushed thousands of people to look for freedom off and on towards the mountain areas. However, critical situations remain in the management of flows in some of the most attractive areas such as Lame Rosse and Castelluccio. There is a growing need to experiment with flow management models that guarantee optimal use of the sites in terms of protection, visitor safety and user satisfaction.

CETS 2: VERSO LA CERTIFICAZIONE
Nel 2002 il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è stato tra i primi in Italia ad ottenere la certificazione della CETS (Carta Europea del Turismo Sostenibile), assegnata da Europarc Federation. L’adesione alla CETS comporta l’applicazione di un metodo di governance partecipata per promuovere e strutturare, attraverso una maggiore integrazione e collaborazione con tutti i soggetti interessati, un’offerta di turismo che preservi nel lungo periodo le risorse naturali, culturali e sociali e contribuisca in modo equo e positivo allo sviluppo economico e alla piena realizzazione delle persone che vivono, lavorano o soggiornano nelle aree protette.
Il Parco ha avviato il percorso per l’ottenimento della Fase 2 della CETS, che prevede l’ottenimento della certificazione da parte delle imprese turistiche del territorio. Queste si impegnano a lavorare in stretto partenariato con l’Ente Parco e a mettere in atto tutto quanto necessario per ridurre l’impatto della propria attività sull’ambiente naturale. L’impresa sceglie altresì di svolgere la propria attività in modo da contribuire allo sviluppo economico e sociale del territorio come pure al miglioramento del contesto di vita.
La CETS consente ai parchi certificati di trasformarsi in “laboratori di buone pratiche”, luoghi nei quali sperimentare progetti innovativi che possono costituire un modello anche al di fuori del proprio perimetro.
In questi territori tutelati può risultare strategicamente utile, per le imprese locali ed in particolare turistiche, rendere il proprio operato più sostenibile e, allo stesso tempo, godere dei benefici derivanti dall’operare in aree protette certificate, distinguendosi dalle altre per il proprio impegno verso l’ambiente.
Anche il regolamento per la concessione dell’Emblema del Parco va nella stessa direzione, ossia stabilisce criteri per la sua assegnazione a quelle imprese che svolgano attività in modo coerente con le finalità del Parco, ed è già operativo per le attività ricettive e di ristorazione.

CETS: TOWARDS THE SECOND CERTIFICATION

In 2002 the Park obtained CETS certification (European Charter for Sustainable Tourism), awarded by the Europarc Federation. The adhesion to CETS implies the application of a participatory governance method to promote a tourism offer that preserves, in the long term, the natural, cultural and social resources and that contributes in a fair and positive way to the economic development and to the full realisation of the people living, working or staying in the protected areas. Currently the Park Authority has started the process of obtaining the CETS Phase 2, which foresees the certification of tourism enterprises in the territory that commit to work in close partnership with the Park Authority and to implement all the necessary measures to reduce the impact of their activity on the natural environment.

INFEA: LA SALUTE DELLA NATURA È LA SALUTE DI TUTTI
Anche quest’anno i Centri di Educazione Ambientale (CEA) di cui il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è coordinatore, hanno partecipato al bando della Regione Marche per l’assegnazione di contributi ai progetti delle reti CEA per attività InFEA.
Nato su iniziativa del Ministero della Transizione Ecologica, il programma InFEA si propone di diffondere sul territorio informazione, formazione e educazione ambientale, valorizzando la sostenibilità economica, ecologica e sociale. Il progetto, elaborato dal Parco e dalla rete CEA, si è classificato al secondo posto nella graduatoria regionale e prevede molteplici attività. I primi destinatari sono studenti, ragazzi e bambini che, dopo un lungo periodo di mancata socializzazione dovuta alla pandemia, possono finalmente tornare a fare attività collettive in natura, sperimentando i benefici che ne derivano. Tutte le attività, destinate anche a adulti e famiglie, sono improntate all’inclusività delle persone con disabilità, una attenzione che il Parco da sempre presta per garantire quanto più possibile a tutti l’accesso alla natura.
L’essenza dei valori che animano il programma InFEA può essere ritrovata nel detto “Think global, act local” del filosofo Zygmunt Baumann: i parchi, attori attivi nella lotta ai cambiamenti climatici, possono essere, nel loro piccolo, il punto di partenza di un nuovo modo di rapportarsi con l’ambiente nello scenario più ampio della salvaguardia del nostro pianeta.
Tra le iniziative sviluppate all’interno del programma ricordiamo “Parco & Scuola”, “E…state nella natura” e “Educazione Didattica E Responsabilità Ambientale (EDERA)”: occasioni speciali per conoscere il territorio e assumere comportamenti virtuosi nei confronti dell’ambiente.

INFEA PROGRAMME: NATURE'S HEALTH IS EVERYONE'S HEALTH

The project developed by the Park and the CEA network (Environmental Education Centres) within the INFEA programme includes several activities. The first recipients are students, young people and children who, after a long period of lacking sociale life due to the pandemic, can return to collective activities in nature, experiencing the benefits that come with it. The main values animating the INFEA programme, promoted by the Ministry of Ecological Transition, can be summarised as follows with the philosopher Zygmunt Baumann’s words, "Think global, act local". In this context parks and players in the fight against climate change, can be, in their own small way, the starting point for a new way of relating to the environment in the broader scenario of safeguarding our planet.