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NEWSLETTER n.3 del 31 dicembre 2021

Con questa newsletter di fine anno ripercorriamo i principali accadimenti ed eventi occorsi nel 2021 relativi al Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
L’editoriale del presidente Andrea Spaterna si focalizza su alcune iniziative specifiche.
Le immagini del calendario 2021 invece, realizzato in collaborazione con l’AFNI sez. Marche, apriranno, mese per mese, una finestra sulle tante attività che il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, quotidianamente, porta avanti.


EDITORIALE
Il 2021 è stato un anno ricco di eventi e progetti importanti per il Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
La nuova sede temporanea dell’Ente è stata inaugurata lo scorso 30 ottobre, a Visso, alla presenza di autorità locali, regionali e statali. Una data simbolo, a distanza di cinque anni da quel sisma che ferì il nostro territorio. A quei giorni ha fatto seguito un periodo difficile, ma grazie alla resilienza delle genti che lo abitano, al senso di appartenenza e al grandissimo lavoro svolto dalle istituzioni, in primis i sindaci che hanno saputo prendere per mano le loro comunità, oggi possiamo finalmente parlare di rinascita.
Costruita secondo criteri di ingegneria naturalistica che hanno previsto l’uso del legno e di elementi costitutivi smontabili e riutilizzabili, la nuova sede si distingue per la massima attenzione rivolta ai valori ambientali. La struttura ha fatto ritrovare al Parco un proprio spazio operativo, rappresentando, al tempo stesso, un segnale di speranza quale simbolo di una ricostruzione che è partita e che sta procedendo.
A far visita al Parco, infine, venerdì 10 dicembre, anche il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, che ha incontrato presso la sede i sindaci del cratere sismico.

Un altro importante fatto avvenuto nel corso dell’anno è stata la nomina della dottoressa Maria Laura Talamè, come nuovo Direttore del Parco. Laureata in biologia, con un master in Comunicazione per l’ambiente e turismo sostenibile e uno in Innovazione della pubblica amministrazione, vive ad Amandola e lavora nell’Ente dal 1998, dove, negli anni, ha svolto incarichi amministrativi e legati alle tematiche del turismo e della comunicazione. In particolare, ha seguito tutto l'iter che ha portato il parco all’adozione della Carta Europea per il Turismo Sostenibile, un metodo di governance partecipata volto a strutturare collaborazioni nelle aree protette in ambito turistico, favorendo la concretizzazione di un’offerta credibile di turismo sostenibile.

Nel corso del 2021 il Parco ha nuovamente centrato un importante obiettivo nell'ambito dei fondi clima, vedendosi aggiudicare ulteriori finanziamenti da parte del Ministero dell’Ambiente. L’importo complessivo, che ammonta a 4,5 milioni di euro, sarà destinato interamente a progetti improntati alla sostenibilità, alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici. Un risultato significativo, frutto del lavoro svolto in sinergia con gli amministratori locali. Questa unità di intenti punta a realizzare lo sviluppo e la promozione del territorio in un'ottica sempre più sostenibile e responsabile. Si tratta di progettualità significative che avranno ricadute sull’economia del territorio e che renderanno ancor più evidente il ruolo del Parco come collettore di risorse altrimenti non attivabili.

Sul fronte naturalistico, il 2021 ha visto la comparsa della martora e dell’orso marsicano. Quelle che potevano sembrare presenze sporadiche di animali da lungo tempo assenti dal territorio, sono oggi confermate da fototrappole, tracce biologiche e incontri fortuiti. Il Parco è sempre più “motore” di biodiversità. La sua ricchezza va custodita con cura, perché si traduce in una forte sostenibilità per tutte le forme di vita. Occorre valutare positivamente questi avvistamenti e impegnarsi a garantire una coesistenza virtuosa tra uomo e natura. In questo senso va rimarcato il ruolo prioritario dell’Ente sul fronte della tutela e della gestione del territorio, un impegno quotidiano sviluppato anche attraverso progetti specifici e di respiro europeo che riguardano sia la fauna che il patrimonio forestale.

Per quanto riguarda i flussi turistici, l’estate del 2021 si è rivelata più “misurata” sotto tanti punti di vista. Non vi sono stati fenomeni di overtourism come lo scorso anno, quando l’effetto post lockdown aveva spinto migliaia di persone a cercare sprazzi di libertà verso le aree montane. Permangono tuttavia delle situazioni di criticità nella gestione dei flussi in alcune aree a maggiore attrattività. Si fa sempre più forte la necessità, rilevata anche dai sindaci dei territori interessati, di sperimentare modelli di gestione dei flussi che garantiscano una fruizione ottimale dei siti sotto i diversi profili di salvaguardia, sicurezza dei visitatori e, non da ultimo, soddisfazione dell’utenza.
Attualmente il Parco ha avviato il percorso per l’ottenimento della Fase 2 della Carta Europea del Turismo Sostenibile, che prevede l’ottenimento della certificazione da parte delle imprese turistiche del territorio. I parchi certificati si trasformano in “laboratori di buone pratiche”, luoghi nei quali sperimentare progetti innovativi che possono costituire un modello anche al di fuori del proprio perimetro.

Il 2021 sta per concludersi. Davanti a noi abbiamo un intero nuovo anno che dovrà essere all’insegna di un risveglio economico, ma anche sociale: un processo complesso, finalizzato a restituire dignità abitativa a chi l’ha persa, e che dovrà essere funzionale anche alla ripartenza dei tanti borghi e paesi, in modo che la vita di comunità possa riprendere e rianimare questi luoghi. Il 2022 dovrà connotarsi per una sempre maggiore riscoperta delle aree appenniniche umbro-marchigiane e in particolare dei territori del Parco, unici per bellezza paesaggistica, culturale e architettonica, dove poter trascorrere momenti memorabili, in sintonia e connessione con una natura ancora incontaminata, anche approfittando dei tanti e straordinari prodotti agro-alimentari e dell’artigianato. 

Ci attende, infine, un’opportunità unica e irripetibile: la possibilità di intercettare importanti risorse, grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma è indispensabile che i progetti che verranno presentati non vadano ad incidere negativamente sui delicati equilibri ecosistemici, perché altrimenti, dopo l’euforia del momento per i finanziamenti ottenuti, questi territori si ritroverebbero ad aver perso la loro identità, la loro essenza, la loro peculiarità e con esse la possibilità di un futuro sostenibile.

2021 has been a year full of events and made of important projects for the Monti Sibillini National Park.
The new temporary headquarters of the Park Authority has been inaugurated on 30th October, in Visso, at the presence of local, regional and national authorities. The picked day was a symbolic date, precisely five years after the earthquake wounded our territory.
During this year the designation of Dr. Maria Laura Talamè as new Director of the Park has been another important event.
Once again, the Park has achieved an important goal in the area of climate funds, being awarded by the Ministry of the Environment. The total amount of 4.5 million euros will be allocated to projects focusing on sustainability, mitigation and adaptation to climate change.
On the naturalistic front, we counted the appearance of the marten and the Marsican bear. What could seem to be a sporadic presence of animals for long time absent from the area, now it has been confirmed by photo traps, biological traces and chance encounters. The Park is increasingly an "engine" of biodiversity.
Concerning tourist flows, the summer proved to be more 'measured' in many respects. There were not any over tourism phenomena as we saw last year, when the post-lockdown effect drove thousands of people to seek glimpses of freedom in the mountain areas.
The President of the Senate, Maria Elisabetta Alberti Casellati, also visited the park on Friday 10th of December, meeting all the mayors of the earthquake area at its headquarters.
The year 2021 is drawing to an end. We have a whole new year ahead of us, which should be characterized by an ever-greater rediscovery of the Umbrian-Marche Apennine areas, and in particular of the Park’s territories, unique for their landscape, cultural and architectural beauty, where you could spend memorable moments, in harmony and connection with a still uncontaminated nature.

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UN ANNO INSIEME AL PARCO


GENNAIO 2021
Il Parco ospite di Linea bianca
I Sibillini protagonisti di una puntata di “Linea bianca – Storie di montagna”, andata in onda il 9 gennaio su RAI 1. Il conduttore Massimiliano Ossini oltre a raccontare storie ed esperienze del territorio, ha intervistato il presidente del Parco, Andrea Spaterna, la direttrice facente funzione, Maria Laura Talamè, il biologo Alessandro Rossetti.

Mangiatoie per gli animali dell’area faunistica di Castelsantangelo sul Nera
Un ulteriore esempio di vicinanza al Parco è stato reso possibile dalla generosità di Maria Cristina Garofalo, autrice dei libri “La notte della polvere” (insieme a Massimo Dell’Orso) e “Le Terre di Cristallo” dedicati al territorio dei Sibillini, che ha messo a disposizione del Parco i proventi dei diritti d’autore, e dell’artigiano ternano Franco Ceccaroli che ha donato il suo lavoro per la realizzazione di questi manufatti.
FEBBRAIO 2021
Fondi clima: 4,5 milioni di euro sul territorio del Parco
Il Parco al centro del programma di finanziamenti del Ministero dell’Ambiente per interventi finalizzati alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici. Dopo aver ottenuto risorse per 3 milioni e 800 mila euro già nel 2019, l’Ente si è visto approvare una nuova progettualità con un finanziamento di 4,5 milioni di euro. “Un risultato importante, frutto del lavoro sinergico che abbiamo portato avanti in questi mesi con tutti gli stakeholders, in primis con gli amministratori locali” sottolinea il presidente, Andrea Spaterna. I progetti presentati sono per lo più incentrati sul tema della mobilità dolce e dell’implementazione di piste ciclabili, “nell’ottica di promuovere sempre più un turismo sostenibile e responsabile – prosegue Spaterna – in linea con quelle che sono le priorità di un territorio bellissimo e pieno di risorse ma altrettanto fragile, che va supportato, sostenuto e salvaguardato”.
MARZO 2021
Parco e Club Alpino Italiano firmano un protocollo di collaborazione
L’intesa, di durata triennale, impegna Parco e CAI alla tutela e sviluppo sostenibile del territorio in ordine a iniziative, manifestazioni o raduni sui temi dell’escursionismo, dell’arrampicata, dell’alpinismo giovanile e della ricerca scientifico-naturalistica. In particolare, oltre a visite, soggiorni e corsi per un avvicinamento rispettoso e consapevole alla montagna, rivolti anche alle scolaresche, si lavorerà ad un catasto dei sentieri e alla redazione di carte specifiche. Particolare attenzione sarà dedicata al Sentiero Italia e a tutti quei percorsi di più giorni, così come si punterà ad una razionalizzazione della segnaletica: sarà adottata, infatti, solo quella nazionale del CAI. Il protocollo prevede, inoltre, un monitoraggio dei rifugi e dei ricoveri esistenti nel territorio del Parco al fine di garantirne un’adeguata e consapevole frequentazione. Altro punto fondamentale la “ricognizione dei segni dell’uomo in ambiente”, come capanne, casolari, mulini e quant’altro aiuti a comprendere il legame tra presenza antropica e caratteristiche del territorio.
APRILE 2021
I numeri del camoscio appenninico
Quasi estinto all’inizio del ‘900, il camoscio è stato salvato grazie all’istituzione del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise e a progetti, anche comunitari, che lo hanno riportato nei principali Parchi dell’Appennino Centrale. Sui Sibillini è stato reintrodotto nel 2008: da 31 individui rilasciati fino al 2014, il nucleo è cresciuto negli anni fino ad arrivare, oggi, alle circa 250 unità con proiezione, entro l’anno, di toccare quota 300. Questo risultato indica come il camoscio abbia ritrovato qui un habitat ottimale, che gli era appartenuto per millenni. Il monitoraggio del camoscio è una delle diverse azioni di studio, verifica e controllo svolte dal Parco per la conservazione della biodiversità. Grazie a queste attività si può quantificarne la popolazione e la distribuzione. Ad oggi l’area in cui ne è rilevata la maggior presenza è quella del massiccio del Bove, ma nuovi nuclei si stanno formando in altre aree, come quella del Monte Priora.
MAGGIO 2021
Anfibi e rettili nel Parco: al via una ricerca su questi preziosi animali
Dopo la pubblicazione dell’Atlante erpetologico dei Sibillini nel 2013, l’Ente Parco ha deciso di aggiornare lo studio sulla distribuzione degli anfibi e di due rettili di interesse conservazionistico quali la Vipera dell’Orsini (Vipera ursinii), che in Italia vive solo sui principali massicci dell’Appennino Centrale, e il raro Cervone (Elaphe quatuorlineata). Il progetto è finanziato dal Ministero della Transizione Ecologica nell’ambito delle direttive per la conservazione della biodiversità nei Parchi Nazionali. Le ricerche, affidate allo Studio Naturalistico Hyla, si svolgeranno nel biennio 2021/2022 e serviranno anche per azioni volte alla sensibilizzazione nei confronti di questi animali, troppo spesso erroneamente considerati inutili o dannosi. È invece importante ricordare il prezioso ruolo ecologico da essi svolto, in particolare dai serpenti, ottimi predatori di insetti e topi: passeggiare sulle nostre montagne ci permette di osservare non solo panorami mozzafiato, ma anche animali che vivono solo in determinati luoghi e non altrove, proprio come nel caso della Vipera dell’Orsini. Per aiutare gli erpetologi nell’attività di studio, la collaborazione da parte di chi frequenta i Sibillini è fondamentale: eventuali avvistamenti di anfibi e rettili possono essere comunicati direttamente all’Ente Parco (parco@sibillini.net) o al gruppo di ricerca (info@studionaturalisticohyla.it) inviando la segnalazione corredata da foto e, se possibile, dal punto di osservazione. Un buon esempio di progetto di “scienza partecipata”!
GIUGNO 2021
Ritrovamento di animali appena nati… cosa fare?
Come ogni anno, tra maggio e giugno, arriva il periodo delle nascite in Natura. E, come ogni anno, il Parco informa su cosa fare e come comportarsi in caso di incontri con animali appena nati. Quella che potrebbe apparire una scena da fiaba, la classica nidiata di piccoli esseri apparentemente abbandonati e bisognosi di cure, in realtà risponde ad una stringente necessità: la madre deve allontanarsi per non attirare predatori e lasciare le creature in un luogo ritenuto sicuro. Le raggiungerà nuovamente non appena possibile e a pericolo scampato per sfamarle e accudirle. Se durante un’escursione capita di vedere piccoli cervi, caprioli o pulcini da soli, fermi e nascosti nell’erba, evitiamo di avvicinarci per non spaventarli, evitiamo di toccarli per non lasciare il nostro odore. A meno che non si tratti di animali in imminente pericolo, magari feriti o minacciati, guardiamo da lontano queste piccole meraviglie perché spostarli o raccoglierli potrebbe significare destinarli a una vita in cattività.
INFEA (Informazione, Formazione Educazione Ambientale): il ruolo dei CEA
Anche quest’anno i Centri di Educazione Ambientale di cui il Parco è coordinatore, hanno ricevuto un contributo dalla Regione Marche per partecipare alle attività del programma INFEA (Informazione, Formazione Educazione Ambientale). Il programma è finalizzato a diffondere sul territorio strutture di informazione, formazione e educazione ambientale. Il progetto elaborato dal Parco e dalla rete CEA si è classificato al secondo posto nella graduatoria regionale e prevede molteplici attività da realizzare. I primi destinatari sono gli studenti, i ragazzi e i bambini che dopo un lungo periodo di mancata socializzazione dovuta alla pandemia, possono tornare a fare attività insieme nella natura e sperimentare i benefici che ne derivano. Sarà l’occasione per conoscere il territorio, sia per chi ci vive che per chi arriva da altri luoghi. Altrettanto importante è l’obiettivo della sostenibilità, a cui tutti dobbiamo puntare, assumendo in prima persona la responsabilità dei comportamenti virtuosi nei confronti dell’ambiente.
LUGLIO 2021
Studenti universitari in visita al parco
Studenti del master “AREE INTERNE: Strategie per la prevenzione, riduzione del rischio e rigenerazione post disastro naturale” dell’Università di Camerino, guidati dal professor Massimo Sargolini, si sono incontrati con il presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Andrea Spaterna. Tema del confronto le problematiche della pianificazione e gestione delle aree naturali protette nell’ottica di conciliare uso e fruizione della natura e necessità di conservazione sia con riferimento alle attività di ricostruzione post-sisma che alle misure di gestione dei flussi turistici, anche a seguito della crisi pandemica in atto. Altro aspetto rilevante è stato il rapporto dell'area protetta con il sistema territoriale circostante, sia in termini di progettualità che di gestione ordinaria. Il presidente Spaterna ha illustrato agli studenti il ruolo dell’ente nell’opera di rigenerazione post sisma del territorio, sottolineando come la chiave stia soprattutto nel dialogo costante con le varie realtà amministrative e associative che lo animano.
Il Parco attraverso gli occhi dei bambini
I bimbi del centro estivo di Visso hanno invitato i funzionari del Parco perché raccontassero loro cosa è e cosa fa l’ente per la tutela e valorizzazione del territorio. E così sono state illustrate ai bambini, in modo semplice ed emozionante, le attività dell’Ente suscitando grande interesse, in particolare quando si è cominciato a parlare di animali: i piccoli hanno raccontato di aver visto chi una volpe, chi un cinghiale, chi addirittura una giraffa… ma al circo! Già, perché poi si è scoperto che le giraffe nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini non ci sono. Si è proseguito spiegando cosa si può fare e cosa non si può fare nelle aree protette, perché, ad esempio, non si possono cogliere certi tipi di fiori, quali sono i sentieri adatti ai bambini, le differenze tra una piuma d’uccellino e le penne di un’aquila… L’insegnamento fondamentale è che tutti gli animali sono preziosi e vanno protetti e gestiti, e nessun animale è pericoloso se non viene disturbato.
AGOSTO 2021
Il Parco a Cupi per la festa del pecorino
Il Parco è stato presente sabato 21 agosto a Cupi in occasione della 20° mostra del pecorino e i tesori della Sibilla, in un’atmosfera di festa. “È importante che rimangano e si festeggino queste tradizioni – ha sottolineato il presidente del Parco, Andrea Spaterna - perché mantengono viva l’attenzione sui territori e stimolano il senso di comunità di questi luoghi, in più promuovono le produzioni tipiche che rappresentano un veicolo straordinario d’immagine e una possibilità concreta per la ripartenza dell’economia dei Sibillini, in un contesto ambientale unico che è la migliore garanzia per la qualità dei prodotti”.
Visitare il parco grazie all’Oracolo della Sibilla
Per i mesi estivi il Parco ha proposto e rilanciato, sulla propria pagina Facebook, sentieri, iniziative, manifestazioni organizzate nei vari comuni del territorio, fornendo suggerimenti e consigli anche attraverso l’oracolo della Sibilla, un motore di ricerca interno al sito in cui è possibile organizzare la propria visita secondo parametri definiti. Non solo: ha promosso l’attività e le proposte delle guide ufficiali del Parco.
SETTEMBRE 2021
Insediamento ufficiale del nuovo direttore del Parco, Maria Laura Talamè
Il 1° settembre è la data che segna ufficialmente l’insediamento della dottoressa Maria Laura Talamè come nuovo direttore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Laureata in biologia, con master di II livello in amministrazione e turismo, la Talamè è chiamata a gestire una struttura che impiega ad oggi una ventina di dipendenti e diversi collaboratori. Già funzionaria dell’Ente da diversi anni, ha rivestito anche il ruolo di direttore facente funzione del Parco fino alla nomina attuale.
Bentornata martora!
Il Parco continua a riservare sorprese dal punto di vista naturalistico. È la martora l’animale ripreso nella prima decade di settembre, grazie ad una video trappola posta da Francesca Vercillo e Sara Marini, all’interno del territorio del Parco, dove risultava assente da decenni. Precedenti studi, infatti, non ne avevano evidenziato la presenza come invece attestano oggi, inequivocabilmente, le immagini riprese. Il fatto che la martora abbia riscoperto un proprio habitat nel Parco è indicatore della qualità del patrimonio boschivo e, quindi, di una natura forte pur in un contesto fragile, per il quale il rapporto con l’uomo deve sempre di più tendere ad un equilibrio sostenibile.
OTTOBRE 2021
Inaugurata la sede temporanea del Parco alla presenza del sottosegretario Fontana
Il 30 ottobre è stata Inaugurata, alla presenza del sottosegretario del Ministero della Transizione Ecologica, Ilaria Fontana, e di tante altre autorità locali, regionali e nazionali, la nuova sede temporanea del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. È stata scelta una data simbolo: il 30 ottobre del 2016 la devastazione del sisma ha rischiato di annientare l’area dei Sibillini: “Per me è un onore essere qui, in questa giornata particolare in cui, con l’inaugurazione della nuova sede diamo un messaggio di essenzialità e di speranza. Il Parco deve essere al centro del percorso di ricostruzione in un momento in cui affrontiamo una crisi climatica che, proprio nei parchi, nelle foreste, nei boschi può trovare un argine. La transizione ecologica è la capacità di rispondere a queste sfide facendo perno sulla capacità di rete, sul lavoro di squadra delle istituzioni, sulle tante risorse a disposizione che dovremo saper utilizzare, perché oggi più che mai ambiente e lavoro devono andare insieme: lo dobbiamo alle generazioni che verranno” questo l’intervento conclusivo del sottosegretario Fontana.
Avvistato un orso marsicano sui Sibillini
Lo scorso 9 ottobre è stato avvistato in un’area del Parco un esemplare adulto di orso marsicano. L’avvistamento è stato documentato attraverso riprese video anche successivamente a quella data. La presenza di un orso nel Parco è stata accertata in altre occasioni negli ultimi anni: gli individui maschi, specialmente se giovani, possono andare in dispersione e raggiungere luoghi relativamente distanti dal territorio di origine, rappresentato soprattutto dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Si tratta di un animale non pericoloso per l’uomo, tuttavia, in caso di fortuito incontro, è importante adottare comportamenti tali da non disturbarlo o innervosirlo; bisogna restare calmi, senza gridare o compiere movimenti bruschi che possano essere interpretati come minacce, per lo stesso motivo non bisogna avanzare verso di lui bensì restare fermi oppure allontanarsi lentamente, senza fuggire di corsa.
NOVEMBRE 2021
Sulle tracce del sisma…
Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Dipartimento per il Servizio Geologico dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) hanno realizzato un progetto, finanziato dal Ministero della Transizione Ecologica, per l’individuazione di siti, all’interno del Parco, in cui siano evidenti i “segni” della fagliazione superficiale causata dagli eventi sismici del 2016. In tali siti sono stati allestiti pannelli informativi che descrivono, sinteticamente, quanto visibile sul terreno, inquadrandolo in una valutazione generale dei fenomeni sismici e della geologia locale. Il progetto ha previsto anche la formazione delle guide del Parco in modo da fornire loro gli strumenti per affrontare la tematica del terremoto in un’ottica di divulgazione scientifica, nell’ambito delle finalità di valorizzazione e conoscenza del territorio.
Trota mediterranea: avviata la realizzazione di un incubatoio per la riproduzione a Ussita
Il Parco, in collaborazione con il comune di Ussita, ha avviato la realizzazione di un incubatoio per la riproduzione della trota mediterranea presso il Vecchio Mulino, ristrutturato di recente dall'amministrazione comunale e inserito all’interno di un sentiero turistico. Il progetto prevede l’installazione di piccole vasche interne dove mantenere le uova fecondate artificialmente e, all’esterno, vasche che ospiteranno temporaneamente i riproduttori selvatici selezionati nel torrente Ussita. Questo incubatoio è una delle misure previste dal progetto LifeStreams per la tutela della trota mediterranea. A quello di Ussita seguirà la realizzazione di un altro che, insieme a tutte le azioni del progetto, consentirà di approntare le condizioni possibili perché la trota nativa mediterranea possa resistere ai rischi di ibridazione. Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è una delle sei aree pilota in cui il progetto LifeStreams è operativo e dove sono stati localizzati siti di campionamento e conservazione della trota mediterranea. A coordinare le azioni è il Parco Nazionale della Majella coadiuvato da diversi partner tra parchi nazionali, agenzie, associazioni, istituti di ricerca e Università.
DICEMBRE 2021
Il Parco ha accolto il presidente del Senato in visita a Visso
Il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, lo scorso 10 dicembre ha visitato il centro storico di Visso verificando sul campo lo stato della ricostruzione post sisma. È seguito poi, nella sede del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, l'incontro con i sindaci del territorio e le autorità presenti: "è un onore, per l'ente Parco, aver potuto accogliere la seconda carica dello Stato" ha sottolineato il presidente, Andrea Spaterna, "ed è importante che sia stata proprio la nostra nuova sede, lo spazio fisico che ha dato voce alle diverse realtà dell'area, in primis i sindaci, favorendo un dialogo istituzionale di tale livello. Il ruolo del Parco è anche questo, fungere da elemento di raccordo tra attori che, pur con competenze differenti, hanno un medesimo obiettivo: lavorare ad una ricostruzione necessaria, consapevole, sostenibile. Il Presidente del Senato ha potuto constatare la compattezza di un fronte unito dove sindaci, regione, parco, università rappresentano una comunità viva che non vuole e non può rinunciare a immaginare un futuro per queste terre e per chi le vive. Noi, come Parco, continueremo a fare la nostra parte e a dare il nostro contributo".
I paesaggi vegetali protagonisti del calendario 2022 del Parco Nazionale dei Monti sibillini
Un nuovo anno sta per arrivare e, come da tradizione, è il momento di scoprire il nuovo calendario del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, giunto alla sua ventinovesima edizione. Il 2022 ha come tema i paesaggi vegetali: dodici meravigliosi scatti per esaltare la straordinaria biodiversità di un contesto ambientale unico, dagli innevati boschi ai soleggiati sentieri, dalle imponenti vette alle estese pianure. Si conferma la fondamentale collaborazione con l’Associazione Fotografi Naturalisti Italiani sezione Marche per la realizzazione di questo come di altri calendari precedenti.