L’habitat comprende tre diverse comunità vegetali :

1) Pascoli xerici a bromo (Bromus erectus)

Prateria xerica a cotica erbosa discontinua a dominanza di emicriptofite, ma con diffusa presenza anche di camefite.
Pascolo secondario, con cotica erbosa discontinua che lascia affiorare il substrato roccioso, a prevalenza di bromo (Bromus erectus).
Occupa i versanti molto soleggiati fino a 1.000-1.200 m di quota, il Piano Bioclimatico di riferimento è quello alto-collinare, i litotipi d’elezione sono i substrati calcarei ricoperti da suoli poco profondi, scarsamente evoluti e con abbondante scheletro roccioso (litosuoli).
Associazione nota per tutto l’Appennino umbro-marchigiano, dove tuttavia è in forte regressione poiché il diminuito carico di bestiame ha innescato i processi dinamici che stanno portando alla colonizzazione di questo habitat da parte di cespugli ed alberi eliofili con la conseguente formazione di arbusteti e boscaglie pioniere che sottraggono spazio alle specie di prateria.
Di valore geobotanico abbastanza elevato poiché in questo contesto vegetazionale si rinvengono numerose specie endemiche o di particolare valore conservazionistico.

2) Pascoli semimesofili a bromo (Bromus erectus)

Praterie semimesofile a cotica erbosa compatta a dominanza di emicriptofite.
Pascolo secondario, con cotica erbosa densa e polifitica, a prevalenza di bromo (Bromus erectus)
Occupa vaste aree dei rilievi carbonatici appenninici in corrispondenza dei versanti poco acclivi e con suolo profondo, perlopiù esposti a settentrione, i Piani Bioclimatici di riferimento sono quelli alto-collinare e basso-montano (ovvero dai 750-800 ai 1.250-1.300 m di altitudine).
Associazione nota per tutto l’Appennino umbro-marchigiano, dove è assai diffusa, il suo valore geobotanico è molto elevato per la presenza di numerose specie rare o di particolare interesse fitogeografico.

3) Pascolo meso-xerico a paleo meridionale (Koeleria splendens)

Prateria a cotica erbosa compatta a prevalenza di emicriptofite.
Pascolo secondario a prevalenza di graminacee, tra cui Koeleria splendens, Brachypodium genuense e Bromus erectus sono quelle che maggiormente caratterizzano la fisionomia.
Si tratta di pascoli distribuiti tra i 1.500 ed i 1.900 m di altitudine, soprattutto con esposizione meridionale, su substrati calcarei ricoperti da rendzine brune.
Associazione che nell’Appennino umbro-marchigiano è localizzata sugli alti versanti del Massiccio dei Monti Sibillini e quindi il suo valore geobotanico è piuttosto elevato.

Siti della rete natura 2000 in cui è presente:

Colle Galluccio
Faggete del S.Lorenzo
Gola del Fiastrone
Gola della Valnerina - Monte Fema
Monte Bove
Monte Castel Manardo
Monte Patino – Valle Canatra
Monte Ragnolo Monte Meta
Pian Perduto
Piani di Castelluccio di Norcia
RioTerro
Val di Fibbia - Valle dell'Acquasanta
Valle dell'Ambro
Valle dell’Infernaccio - Monte Sibilla
Valle Rapegna e Monte Cardosa

Possibili minacce

Per questo habitat caratterizzato principalmente da praterie, le eventuali minacce possono essere dovute a:
• localizzati episodi di erosione del suolo (idrica incanalata)
• carico zootecnico o sfruttamento agricolo eccessivo, con perdita di diversità ambientale
• interventi di rimboschimento con specie esotiche
• incendi, indotti per favorire il pascolo
• fenomeni di degradazione del suolo per compattazione, dovuti a calpestio (eccessiva fruizione, attività di volo libero) e alla gestione delle piste da sci
• eventuale densità elevata di specie appartenenti alla fauna selvatica.