CESSAPALOMBO

 

CHIESA DI SAN PAOLO

Chiesa di San Paolo Posta al centro delle mura del Castello Magalotti, la chiesa ha origine nell’XI sec., in stile romanico. Portale della Chiesa di San PaoloLa facciata risulta modificata da interventi successivi, testimoniati da speroni ai lati, da un campanile molto recente, da finestre in sostituzione del rosone. E’ invece originale il portale in pietra bianca, a tutto sesto, con piccola croce. L’interno é a tre navate con copertura a capriate. Le colonne di destra e gli archi, poggianti su sottili capitelli, sono in mattone; quelle di sinistra e le absidi sono in pietra. Nella cappella di sinistra é conservata una tela del Baciccia con la “Conversione di S. Paolo”.

SANTUARIO DEL BEATO UGOLINO

Santuario del Beato Ugolino L'attuale chiesa è il residuo di un antico monastero benedettino dedicato a San Giovanni. Nel trecento la chiesa viene abbandonata e rimanendo perciò soggetta alla chiesa plebale di San Flaviano, eretta successivamente a poca distanza. Il titolo di S.Ugolino viene assunto dopo che, nel 1373, vi fu deposto il corpo del Beato, facendo divenire la chiesa un luogo di culto per gli abitanti di Fiegni. Nel 1582 la chiesa dei SS Giovanni e Ugolino ottiene la giurisdizione sulla Pieve di S. Flaviano.La chiesa è oggi conosciuta come Santuario del Beato Ugolino. Il beato, figlio del nobile Magalotto IV, nacque nel 1400 e, dopo essere rimasto orfano, si dedicò alla vita eremitica. Sul luogo in cui Ugolino andava a pregare, in prossimità di una fonte, è stata in tempi recenti costruita una piccola chiesa a lui dedicata.Nonostante i diversi restauri, la struttura esterna del santuario evidenzia gran parte degli elementi architettonici dell'originaria chiesa romanica, compreso un ben portale originale in pietra bianca sormontato da un piccolo rosone, e la torre campanaria.L'interno è a due navate: quella principale, con copertura a capriare, è chiusa dall'abside mentre quella di sinistra, ha un tetto spiovente. Entrambe le navate sono divise da due archi, poggianti su un pilastro centrale. Le pareti degli archi, dei pilastri e dell'abside presentano affreschi che vanno dal '400 al '700.

CHIESA DELLA MADONNA DEL SASSO BIANCO

Chiesa della Madonna del SassoBianco Forse risalente al XV sec., fu dipendente dalla chiesa di S. Lorenzo. La tradizione vuole che vi fosse edificata una cappellina a ricordo della morte di un viandante sorpreso da una bufera di neve mentre si dirigeva a Sarnano.

GROTTA DEI FRATI

Grotta dei Frati E’ una caverna di origine carsica posta sul versante sud del M. Fiegni, a circa 600 m. di altezza, in corrispondenza di una parete rocciosa a picco sulle Gole del Fiastrone. Già luogo di preghiera dei Benedettini, dal ‘200 fu abitata dai Frati Clareni, dissidenti dell’ordine francescano, che vi costruirono una piccola chiesa, dedicata a S. Egidio, conosciuta già dal 1234, e successivamente detta “S. Maria Maddalena de Specu.”. Per il prosciugamento della sorgente o, forse, per la soppressione delle piccole comunità, i frati furono costretti a lasciare il conventino nel 1652. Esso fu quindi affiliato a quello di Colfano, ma, di fatto, abbandonato. Alcuni anni fa la grotta é stata riportata alla luce, così com’era, asportando il fango ed i detriti che l’ avevano ostruita. All’esterno della grotta sono visibili i ruderi degli antichi ricoveri dei frati. All’interno é costituita da una cavità centrale che si allarga sulla destra, dove si erge la cappellina costruita dai frati, con arco ogivale e fronte cuspidata. E’ a pianta quadrata, con volta a crociera divisa da quattro costoloni in cotto. La caverna continua dietro l’edicola, alzandosi e poi restringendosi, per divenire impraticabile; i resti di mura fanno pensare che anche questa zona fosse abitata. A sinistra dell’ingresso vi é un rude altare di pietra e, di fronte, una caverna più piccola che serviva come cisterna.

CHIESA DI SAN MARCO IN COLPOLINA

Chiesa di San Marco in Colpolina (Fraz. S. Marco)
Riconosciuta chiesa plebale, anticamente detta di Montezzano, risale all’XI sec. Ha un bel portale romanico in pietra bianca. L’impianto interno é costituito da una unica navata con l’altare sopraelevato rispetto al piano della chiesa. Interessante la cripta, divisa in tre navatelle absidate, di cui, quella centrale, é ulteriormente tripartita da colonne in pietra rosa. I capitelli di pietra bianca hanno decorazioni particolari, non legate al romanico italiano.

CHIESA DI SAN LORENZO

Sorge sulle rive del Lago di Fastra. Essa ha un’unica navata centrale divisa in due aule; la minore, che é la più antica, si ritiene sia stata eretta sulle rovine di un tempio pagano, tra i secoli XI e XII. Essa presenta una volta a sesto, le cui pareti hanno recentemente svelato resti di pitture romaniche del XII sec. Le decorazioni si sviluppano in due zone; in quella a destra, la più preziosa, si può ammirare un Cristo raffigurato per tre volte entro spazi delimitati da colonnine ed archi, mentre inferiormente vi sono fasce orizzontali, con decorazioni ridotte a frammenti, e figure animalesche. Si tratta di uno dei cicli pittorici più antichi delle Marche.La chiesa conserva anche affreschi della scuola pittorica camerinese del XV sec. e tele del ‘700.

 



ACQUACANINA


 

ABBAZIA DI SANTA MARIA IN RIO SACRO

Abbazia di Santa Maria in Rio Sacro E’ una chiesa romanica fondata dai Benedettini intorno all'anno Mille, con il nome di “S.Maria de Merigu” che fu loro sede conventuale dal 1500 circa. I monaci si stabilirono nella valle del Fiastrone già prima del Mille, scegliendo, come loro iniziale dimora, una zona rupestre della Valle di Rio Sacro, tra i pendii del M.Ragnolo e del M.Valdifibbia, a circa 900-1000 m. di quota, dove costruirono l’antico monastero di S.Salvatore di Rio Sacro. Non si ha una data certa della sua fondazione, ma la si può far risalire a prima del 985 sulla base di un documento, da cui risulta una permuta di beni tra i monaci Farfensi e quelli del Fiastrone. Ancora adesso sono visibili nella valle (zona dei cascinali) i ruderi dell’antica Abbadia che fu centro vitale per tutta la vallata; dalla Bolla papale del 1192 risultava la sua giurisdizione su ben nove chiese, tra cui anche S.Maria de Merigu. Lo splendore della vita monastica nell’Abbadia proseguì fino al 1500, quando fu data in mano agli Abati Commendatari che sperperarono tutti i suoi beni e costrinsero i monaci a trasferirsi nell’attuale chiesa di S.Maria di Meriggio, da loro inizialmente denominata S.Maria di Rio Sacro.
La millenaria chiesa di S.Maria di Meriggio é stata restaurata nel 1956: é stato consolidato il tetto, si sono rialzati i muri, si é corretta e riportata alla sua semplicità l’abside. Dell’antica Abbadia resta solo un magnifico Crocefisso, il SS.Salvatore, custodito nella cappella votiva interna alla chiesa, che fu trasportato qui dai monaci nel trasferimento dal vecchio monastero. E’ una pregevole scultura lignea, risalente a prima del Mille, molto venerata dagli abitanti del luogo. La chiesa conserva, inoltre, sull’altare, una statua lignea della Madonna con Bambino del XV sec. e una tavola attribuita a Nobile da Lucca, dello stesso periodo, poggiante sopra una predella firmata da Andrea de Magistris del 1555.
Tra le opere d’arte si può ammirare anche l’affresco murale del 1490 di Girolamo di Giovanni staccato dalla chiesa di S.Michele.
Ma l’Abbazia di S.Maria di Meriggio possiede un altro gioiello che i restauri hanno riportato alla luce: la cripta. Di architettura romanica, del sec. IX, é posta sotto l’abside centrale ed é divisa in tre piccole navatelle da colonne e pilastrini in pietra spugna. Riceve luce da una finestrella sotto la quale é eretto un altare monolitico.

CHIESA DEL VALLONE

Chiesa Madonna del Vallone (Fraz. Piedicolle)
Lungo la strada che attraversa la frazione di Piedicolle, nel punto in cui questa forma un gomito, si erge, immerso nel verde di un fossato, il Santuario della Madonna del Vallone.
Questa chiesa iniziò a funzionare nel 1747, come si deduce da documenti dell’archivio parrocchiale. Il campanile della chiesa non fu elevato a fianco di questa, ma un centinaio di metri più indietro, in alto, verso Campicino, perché le campane fossero udite da tutto il paese;su un mattone é scolpita la data 1731, anno della sua costruzione.
La chiesa ha un portale di stile romanico ed una sola navata. Nell’abside, un altare barocco custodisce una tavola che rappresenta una Madonna con Bambino, forse del ‘500; sono presenti anche altre pitture murali molto più moderne (del nostro secolo).

 

 

 

 

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