CESSAPALOMBO

 

ABBAZIA DI SAN SALVATORE

Abbazia di San Salvatore (FRAZIONE MONASTERO)Si ritiene sia fondata nel 1009 da S. Romualdo sulla base di uno scritto di S. Pier Damiani, il quale afferma che il frate Camaldolese eresse in quell’anno tre abbazie, di cui una presso “Escolano”; gli storici Maceratesi hanno individuato con questo nome un colle vicino a S. Ginesio, rivendicando perciò la collocazione di questa abbazia nella Valle del Fiastrone. Non essendoci menzioni in documenti dell’epoca, soltanto le forme architettoniche possono testimoniare il legame di questo monastero ai modelli ravennati e, perciò, attestare, in qualche modo, l’origine romualdica. L’edificio é stato molto rimaneggiato ed ha perso i caratteri originali. Della chiesa primitiva é rimasta la navata centrale, essendo crollata quella di sinistra ed essendo stata modificata quella di destra in loggiato ed in abitazione. I restauri del 1960 hanno fatto scomparire ogni apertura d’ingresso nella facciata, per cui si può solo ipotizzare l’antica presenza di un portico come avancorpo con due torrioncini, ai lati, di stile ravennate. Il tetto a capriate é un rifacimento recente.

CHIESA DI SAN BENEDETTO

Chiesa di san Benedetto E’ un’antica chiesa annessa al Castello di Montalto costruita prima del 1000 dai monaci Benedettini, come testimonia la dedicazione al Santo. E’ stata eretta in un ripiano più basso della fortezza, restando comunque inclusa in essa.
La chiesa e la canonica sono state restaurate; in esse si alternano avanzi di pietre antiche e finestre originali, a parti nuove e finestre più recenti. All’interno la chiesa conserva interessanti affreschi di Andrea de Magistris: sulla parete sinistra, quello raffigurante i Misteri del Rosario, eseguito nel 1526, mentre la Madonna con Bambino ed il S. Antonio Abate sono del 1544.

CHIESA DI SANTA MARIA DEL SOCCORSO

Chiesa di S. Maria del Soccorso Antica chiesa parrocchiale che serviva il Castello di Montalto, certamente anteriore al 1468, conosciuta come “S. Maria di Villa Je o Gege” (nome di derivazione longobarda). Documentata in lasciti testamentari del 1541, era nota anche perché confinante su tre lati con la “via Communis”, che conduceva, come ora, al Castello di Montalto, a quello di Col di Pietra e a S. Maria Maddalena (Grotta dei Frati). Custodisce una pregevole opera d’arte: un affresco sopra l’altare, raffigurante la Madonna della Misericordia, di chiara ispirazione Pierfrancescana, eseguito da Girolamo di Giovanni nel 1468.

CHIESA DI SANT'ANDREA

Chiesa di Sant'Andrea la chiesa parrocchiale di Cessapalombo, definita nei documenti “ecclesia castri”, cioé chiesa interna al Castello, probabilmente coeva alla fortezza eretta nel 1266.
Della chiesa si ha notizia anche in lasciti testamentari del 1494. Viene citata invece come “pievania” soltanto dal 1694, in sostituzione della chiesa di S. Maria dell’Impollata, cosiddetta in quanto sorgeva su una zona ricca di sorgenti (Colle di S. Maria, ad ovest di Cessapalombo); quest’ultima fu Pieve prima che fosse eretto il Castello e godette sempre di maggiore rilevanza per tutto il territorio fino al suo abbandono. La chiesa di S. Andrea ha subito rifacimenti alla fine del ‘700 per i danni causati dal terremoto e recenti restauri negli anni ‘50, perdendo gli elementi architettonici originali.
Dalla chiesa di S. Maria dell’Impollata furono trasferiti nella chiesa di S. Andrea una campana con data del 1823 ed il gruppo ligneo policromo del ‘400, raffigurante la Madonna dell’Impollata e Bambino, di artista forse marchigiano.

 

 

 

 

 

 

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