Ordine: Accipitriformes Famiglia: Accipitridi (Accipitridae), rapaci diurni Sottospecie considerata: Aquila Chrysaetos (Eurasia, Nordamerica, Nordafrica) |
L’Aquila Chrysaetos (dal greco “Aquila d’oro”), comunemente conosciuta come Aquila Reale, è l’unica sottospecie presente in Italia ed è diffusa nelle Alpi, negli Appennini, in Sicilia ed in Sardegna. Nota da sempre per la sua maestosità e fierezza, è attualmente uno dei simboli della protezione ambientale e naturalistica.
LE DIMENSIONI
Variano lievemente fra maschio e
femmina. Quest’ultime sono infatti di poco più grandi. Indicativamente hanno
un’apertura alare di 200-240 cm, una lunghezza (becco-coda) variabile tra 74 e
88 cm ed una massa che oscilla fra i 3 e i 5 kg.
Le zampe sono robuste, con dita brevi, e sono in gran parte nascoste dal piumaggio.
Il becco è tozzo e ricurvo verso il basso, potente ed affilato quanto innocuo,
infatti l’arma dell’aquila sono le zampe.
L'ASPETTO (morfologia)
Il colorito del piumaggio
muta con l’avanzare dell’età: nei giovani è marrone scuro con evidenti macchie
bianche sotto ali e coda, mentre negli adulti il mantello va schiarendosi fino a
diventare dorato nella zona delle spalle e della testa. Il passaggio definitivo
dall’abito giovanile a quello adulto avviene al quinto anno di vita.
L'HABITAT
Predilige l’alta montagna (1700-2600 m),
dove costruisce il suo nido al riparo di una sporgenza rocciosa o in una cavità.
Quest’ultimo viene posto ad una quota più bassa della zona di caccia al fine di
facilitare il trasporto delle prede di grosse dimensioni.
L'ALIMENTAZIONE
Come ogni rapace, anche l’aquila
è un carnivoro. Si ciba di mammiferi di medie dimensioni come roditori, lepri,
scoiattoli, volpi, piccoli ungulati e a volte anche rettili. Le prede vengono
colte di sorpresa ed afferrate durante il volo di caccia a bassa quota, ma in
mancanza di meglio anche le carogne prendono parte alla dieta.
LA RIPRODUZIONE
La stagione riproduttiva inizia
già da febbraio con voli acrobatici di corteggiamento, formata la coppia, segue
la fase di ubicazione ed edificazione dei nidi all’interno dell’areale, che verranno
poi utilizzati alternativamente. Durante il periodo di deposizione e il successivo
di accudimento la coppia delimita il proprio territorio escludendone anche i nati
degli anni precedenti. Parlando poi dei nuovi arrivati, troviamo solitamente due
pulcini. Il meccanismo naturale fa in modo che il più grande uccida il più piccolo,
perché i genitori non sarebbero in grado di mantenerli entrambi. Vengono però
deposte due uova per un motivo: la sopravvivenza della specie sarebbe minata da
una eventuale mancata schiusura nel caso ce ne fosse uno solo.
LE ABITUDINI
L’Aquila Reale è una specie
principalmente solitaria e preda all’interno di un suo preciso areale
(40-180 km2), sorvolando la zona e tendendo agguati aerei alla selvaggina.
Talvolta però la caccia avviene in coppia: la prima aquila vola bassa e spaventa
le prede, mentre la seconda dall’alto le localizza e si tuffa in picchiata ad afferrarle.
È un volatile diurno con una vista acutissima (sei volte quella dell’uomo, con
un campo visivo di 300 gradi), che tende a spostarsi verso le zone più calde del
proprio dominio, infatti concentra la maggior parte della sua attività nella parte
centrale della giornata.
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Revised -- 10.06.2016
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