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Caratteristiche
Arbusto caducifoglio alto fino a m. 3,50 con giovani rami eretti, a sezione circolare, flessibili, glauchi e verdi con funzione clorofilliana.
Foglie lanceolate (3-6 x 18-25 mm), poco numerose, caduche al termine dello sviluppo che coincide con la fioritura.
Fiori in racemi terminali lassi, ermafroditi e debolmente profumati. La corolla è papilionacea, di colore giallo intenso, con carena 20 25 mm e vessillo di 20 x 18 mm. Fioritura: maggio/giugno.
Frutti legumi di 5-10 cm eretti, pubescenti.
Seme nerastro a maturazione (agosto-settembre).
Impieghi per cespugli, siepi e consolidamento di scarpate e terreni denudati, specialmente in aree percorse dal fuoco.
Pianta eliofila, xerofila e pioniera |
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HABITAT: piano mediterraneo - montano
Specie diffusa allo stato naturale su scarpate e terreni difficili, preferibilmente con esposizione al sole, molto adatta alla riedificazione ambientale e alla colonizzazione di aree marginali in pendio. È una specie calcifila preferente ma non esclusiva che sull’Appennino cresce fino a 1200-1400 metri di quota.
Localizzazione nel Parco: ovunque, esempio Valle Camartina (Arquata) Colle da Monte, Garulla di Amandola. |
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PROPAGAZIONE
La moltiplicazione avviene per seme e/o per talea .I semi presentano un tegumento duro e impermeabile e se vengono seminati in autunno senza alcun trattamento hanno bassissima percentuale di germinazione. Per ottenere maggior germinabilità è consigliata l’immersione in acido solforico concentrato per 20-30 minuti e semina a fine inverno. Facile la radicazione sia di talee legnose che semilegnose. Le talee legnose devono essere prelevate da rami di 1 anno verso la fine di febbraio e posti a radicare in sabbia e torba. Migliore è la riuscita della propagazione per talee semilegnose prelevate in agosto e poste a radicare in torba e sabbia con nebulizzazione.
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