Geologia

Monte vettore

L’evoluzione geologica dei Monti Sibillini parte oltre duecento milioni di anni fa con l’inizio dell’accumulo di sedimenti in ambiente marino in un clima caldo umido analogo a quello degli attuali mari tropicali. Con il passare di milioni di anni i sedimenti, diventati rocce, vengono coinvolti in imponenti movimenti tettonici che generano la formazione della catena appenninica e che pongono le rocce sotto l’azione erosiva degli agenti atmosferici che, modellando continuamente il paesaggio, hanno contribuito a formare lo splendido paesaggio che oggi possiamo ammirare.

GEOLOGIA

Geologia particolare strati Le rocce affioranti nel territorio del Parco permettono, attraverso l’interpretazione delle strutture sedimentarie, del contenuto fossilifero e mineralogico, la ricostruzione della storia paleogeografica e tettonica dell’area per cui è possibili ricostruire gli ambienti originari di sedimentazione e la loro evoluzione nello spazio e nel tempo.

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GEOMORFOLOGIA

Geomorfologia valle glaciale La complessità delle forme del paesaggio attuale è il risultato dell’azione combinata tra forze endogene (tettonica) e agenti esogeni (morfogenetici). Infatti, le rocce sollevate dalla tettonica a formare la catena appenninica vengono modellate continuamente dagli agenti morfogenetici come acqua, ghiaccio, gravità e alterazione chimica che originano la molteplicità delle forme che osserviamo quali forre, valli, laghi, accumuli detritici e forme carsiche.

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SISMA 2016 - FAGLIAZIONE SUPERFICIALE

Geomorfologia valle glaciale La sequenza sismica del 2016, che ha interessato parte dell’Italia centrale, è stata generata dalla riattivazione del sistema di faglie Monte Vettore-Monte Bove che ha causato la formazione di rotture in superficie (fagliazione superficiale).

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GEOSITI

Pannello Vettoretto Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini insieme a ISPRA hanno realizzato dei punti di osservazione lungo le principali evidenze della fagliazione superficiale con l'obiettivo di documentare e mostrare le tracce geologiche di un evento così catastrofico, e allo stesso tempo di preservarne la memoria anche al fine di aumentare la consapevolezza dei rischi naturali cui è esposto questo territorio.

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