I filmati:
- il primo rilascio (5 marzo 2005): download (1,6 Mb circa)
- il secondo rilascio (7 aprile 2005): download (1,1 Mb circa)
- il terzo rilascio rilascio (22 febbraio 2006): download (2,6 Mb circa) download a bassa definizione (760 Kb circa)
2006 - Prosegue il programma di reintroduzione del cervo, altri 28 esemplari nei Sibillini
Ventotto esemplari di cervo sono stati liberati il 22 febbraio nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini: si è così completato il programma di reintroduzione faunistica messo in atto dal Parco. La prima immissione di cervi - avvenuta lo scorso anno, sempre in questo periodo – ha avuto esiti decisamente positivi: gli animali immessi, costantemente monitorati grazie ai radiocollari applicati, si sono adattati bene al nuovo ambiente.
“Il ritorno di questa specie, estinta dai Sibillini da quasi 200 anni, - ci ricorda il Direttore del Parco, Alfredo Fermanelli - risulta fondamentale per il ripristino degli ecosistemi originari: anche il lupo, specie d’interesse conservazionistico prioritario a livello europeo, ne beneficerà. Di conseguenza riteniamo inoltre che si ridurranno progressivamente le interazioni con gli animali allevati dall’uomo. Anche dal punto di vista della valorizzazione del territorio questo intervento è di particolare significato proprio perché in questo modo molti visitatori ed amanti del territorio dei Sibillini potranno avere, sempre più frequentemente, la fortuna di osservare i nobili e maestosi esemplari di cervo muoversi liberamente nei boschi e nelle praterie del parco, valorizzando con la loro presenza, anche sotto il profilo turistico, questo straordinario territorio”.
Durante le operazioni di rilascio – avvenute nel territorio comunale di Castelsantangelo sul Nera – tutto è andato per il meglio: i cervi, provenienti dalla Foresta Demaniale di Tarvisio, sono stati liberati di buon mattino sotto gli occhi discreti di uno sparuto gruppo di tecnici ed operatori del Parco. La buona riuscita dell’operazione si deve anche alla professionalità degli agenti del Corpo Forestale dello Stato - intervenuti sia nella fase di cattura che in quella del rilascio - così come di fondamentale importanza è stato l’intervento del Servizi Veterinari delle AUSL di Tarvisio e di Camerino e la collaborazione con il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino.
Anche in questo caso ai cervi è stato applicato un radiocollare. Questo permetterà di controllare l’inserimento in natura degli animali, monitorarne costantemente gli spostamenti e valutare, in tal modo, l’esito della reintroduzione. I dati raccolti lo scorso anno hanno permesso di ricostruire gli spostamenti degli ungulati evidenziando una inaspettata capacità di orientamento ed una fortissima adattabilità della specie. La collaborazione con il confinante Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga - verso cui alcuni esemplari si sono mossi per poi ritornare nei Sibillini - ha permesso un proficuo scambio di conoscenze e di dati, mostrando inequivocabilmente il senso e l’importanza di una continuità “ecologica” territoriale nel sistema di protezione ambientale dell’Appennino.
2005- Il Primo rilascio
Dopo quasi
due secoli il cervo, uno fra i più grandi ungulati europeo, torna ad abitare le
montagne dei Sibillini. Si tratta
del primo intervento di reintroduzione faunistica effettuato dal Parco
Nazionale che, ha così dato il via alla prima fase di questo importante
progetto di riqualificazione faunistica iniziato nel
1998, con lo studio di fattibilità.
Quindici splendidi esemplari, provenienti dalle Foreste Demaniali di Tarvisio, un po' spaesati anche per il lungo viaggio, sono stati così liberati, di buon mattino, con la preziosa collaborazione del Comune di Castelsantangelo sul Nera e del Corpo Forestale dello Stato, davanti a un piccolo gruppo di tecnici ed osservatori.
Dei quindici cervi liberati,
dieci sono stati dotati di radiocollare e saranno
continuamente controllati e monitorati oltre che dagli agenti del Corpo
Forestale da esperti al fine di studiarne le abitudini e per valutare gli esiti
del progetto di immissione sperimentale che si
svilupperà anche nel corso dei prossimi anni.
L’intervento è
peraltro parte di un programma avviato nel territorio di Castelsantangelo
sul Nera che ha portato alla realizzazione di un
centro informativo e di un’area faunistica del cervo di circa
Un nuovo intervento di rilascio, nel corso del quale sono stati liberati sei esemplari, è stato effettuato con successo, in data 7 aprile.