Il 1° agosto è stato realizzato il censimento estivo del camoscio appenninico, con la collaborazione del Corpo Forestale dello Stato e 15 volontari. L'8 agosto è stata poi rilasciata sul monte Bove la camoscia "Zeta", il 21° camoscio femmina con cui si concludono gli interventi di rilascio in natura. Con questo individuo, infatti, il numero di camosci complessivamente immessi arriva a 31, raggiungendo così l'importante traguardo necessario al raggiungimento della "popolazione minima vitale", uno degli obiettivi più importanti del progetto Life COORNATA. Zeta è stata catturata in natura nel Parco Nazionale della Majella e trasportata mediante elicottero. Anche lei è stata dotata di radiocollare satellitare.
Per promuovere una pratica sostenibile e responsabile delle attività alpinistiche e sportive, il 7 agosto viene istituito un gruppo di lavoro con il CAI, in attuazione di un accordo di collaborazione già in essere, mentre il 12 agosto viene stipulato un accordo con il Collegio regionale delle Guide Alpine delle Marche. Nonostante l'acceso dibattito provocato da tali iniziative, dovuto anche a qualche incomprensione con il CAI, il Parco ha confermato l'importanza di continuare la costruttiva collaborazione con tale associazione, anche al fine di affrontare insieme le diverse criticità ancora presenti nel Parco nei periodi di massima concentrazione di visitatori nelle aree più sensibili, come l'Infernaccio, il Piano Grande di Castelluccio, il Lago di Pilato e il Piano della Gardosa. Il 29 agosto entrano in vigore - a livello sperimentale - le nuove modalità per lo svolgimento di attività alpinistiche nell'area del monte Bove nel rispetto delle esigenze di conservazione della nuova colonia di camoscio appenninico e degli uccelli rupicoli di interesse comunitario.
Si è trattato di una profonda revisione dell'accesso a questa area delicatissima. Il servizio navetta si è reso indispensabile al fine di
decongestionare il sistema del parcheggio nell'abitato di Foce e nei suoi pressi, anche alla luce della nuova organizzazione del campeggio
con finalità didattico educative nel Piano della Gardosa. A questo proposito è stato bloccato l'accesso libero con auto e moto veicoli a
quest'area (se non agli aventi diritto, muniti di pass da parte dell'Amministrazione Comunale, in accordo con il Parco), a monte del primo
fontanile. L'iniziativa è rimasta ancora carattere sperimentale ma andrà a regime nel 2015 con il funzionamento della navetta da Vallefiume
e Montemonaco sino a Foce.
A conclusione della fase di tirocinio del 3° corso per l'abilitazione al prelievo selettivo del cinghiale tramite abbattimento,
il 28 agosto sono stati abilitati 62 nuovi operatori di selezione. Il corso è stato articolato in addestramento teorico-pratico di
23 ore, prova teorica finale e tirocinio. Sono andate avanti, inoltre, le attività per rafforzare il controllo del Cinghiale anche
mediante catture con il coinvolgimento diretto degli agricoltori. In particolare, il Parco ha approvato le "Disposizioni per il prelievo
selettivo del cinghiale tramite catture" in accordo con i Servizi veterinari territorialmente competenti. |
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