Tre musei per scoprire la natura della nostra terra Frutto della millenaria interazione tra luomo e lambiente in cui vive, il territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini ancora oggi manifesta la sua naturale vocazione verso le attività agricole. Considerate di fondamentale importanza nella gestione dellarea protetta, queste attività vengono incentivate attraverso specifiche azioni che mirano a valorizzare i metodi di coltivazione tradizionali, a promuovere i prodotti tipici e ad indirizzare gli operatori allutilizzo di metodi biologici o comunque eco-compatibili. Ma non solo: nella consapevolezza dellimportanza che lagricoltura ha rivestito e tuttora riveste per le popolazioni locali, il Parco intende valorizzare il ruolo di quella che può essere considerata lattività economica che ha segnato la società montana dei Sibillini. I conoscitori del nostro territorio sanno bene che lagricoltura nei Sibillini va innanzitutto vista come un importante fattore culturale; ne sono, forse, meno consapevoli i visitatori. Uno dei principali obiettivi del progetto Museo Territoriale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini è proprio quello di valorizzare questo aspetto delle attività agricole. Il Museo della Nostra terra di Pieve Torina, il Museo Antropogeografico di Amandola e il Museo delle Carbonaie di Cessapalombo testimoniano il profondo rapporto che la gente del posto ha con la propria terra. I tre musei sono collegati tra di loro (insieme al Museo dei Manoscritti Leopardiani di Visso, al Museo della Grotta della Sibilla di Montemonaco e al Museo Pinacoteca Civica F.Duranti di Montefortino) in ununica rete che unisce idealmente i versanti del Parco e le diverse vocazioni di questo straordinario territorio. Il Museo della Nostra Terra di Pieve Torina espone una preziosa collezione di utensili, attrezzi e oggetti raccolti con passione e pazienza da Fernando Mattioni, un appassionato conoscitore della civiltà contadina dei Sibillini. Esso offre uno spaccato completo della vita rurale degli abitanti di queste terre da apprezzare attraverso una moltitudine di oggetti conservati con cura nellex convento agostiniano e in un mulino settecentesco poco distante dal centro abitato. Entro lanno aprirà il museo Antropogeografico di Amandola. Interamente dedicato alla millenaria interazione che luomo ha avuto ed ha tuttora con la propria terra, esso guida il visitatore - attraverso un percorso multimediale fatto di immagini, pannelli esplicativi e di altre strutture interattive - alla scoperta del paesaggio dei Sibillini, della sua storia e della sua gente. A Cessapalombo, infine, si potrà presto visitare il Museo delle Carbonaie. Attualmente è possibile visitare un percorso esterno ad anello, diviso in varie tappe che ricostruiscono le fasi di lavorazione del carbone tradizionale; presto saranno attrezzate cinque sale espositive situate allinterno di Palazzo Simonelli, dove verranno esposti gli strumenti e la documentazione legati allantico mestiere del carbonaio. Michele Sensini |
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