I sentieri natura Sedici facili percorsi ad anello realizzati dal Parco che partono dai centri storici dei paesi o dalle loro vicinanze. Sono i Sentieri-Natura: in ciascuno di essi viene sottolineato un aspetto rilevante della realtà del parco. Tutti insieme, però, permettono di scoprire la natura, la storia e la cultura del territorio dei Monti Sibillini. Amandola: comprendere come luomo dei Sibillini ha saputo utilizzare attentamente le risorse naturali, ammirando le frazioni sparse delle colline ascolane o addentrandosi tra i boschi cedui, alla scoperta di un paesaggio modellato dalle attività agricole e silvo-pastorali. Montefortino: questo sentiero dipinge un paesaggio con colori e sfumature sempre diversi e affascinanti. Dal verde perenne ed intenso dei lecci, al verde lucente delle foglie di faggio in primavera, dal rosso scarlatto dello scotano, allarancione degli aceri in autunno. Montemonaco: al cospetto del Monte Sibilla si snoda un percorso in cui si può riscoprire limpronta magica della leggendaria maga e profetessa che per secoli ha attratto cavalieri erranti, stimolando il genio di scrittori illustri. Montegallo: lungo le rive del Fluvione tra antichi mulini e rocce levigate dallacqua, alla scoperta dei tanti segreti che un ambiente straordinariamente interessante come il torrente può nascondere. Arquata del Tronto: imponenti rupi calcaree e rocce grigie di arenaria accompagnano lungo il percorso lescursionista rivelando la struttura di due mondi differenti: il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Norcia: un sentiero che si sviluppa tra un paese ricco di storia, cultura e tradizioni e la campagna circostante. Alla scoperta delle genti dei Sibillini che hanno abitato questi luoghi sin dal periodo preromano. Preci: il sentiero ripercorre i passi lenti di eremiti, frati ed eretici che hanno scelto questi luoghi alla ricerca dellisolamento e della serenità. Visso: scoprire, attraverso i centri abitati, i muri delle case e gli stemmi dei portali, un passato che è giunto intatto sino a noi, per poi osservare dallalto del Colle della Torre il paesino posto allincrocio di cinque valli. Castelsantangelo: gli occhi degli animali ci scrutano dai loro rifugi, gli escursionisti più attenti e fortunati potranno così avere loccasione di scorgere una sagoma in rapido movimento o percepire un battito di ali. Ussita: gli antichi bastioni e i resti del castello sorvegliano ancora oggi lantico borgo di Ussita dominato dallimponente sentinella di pietra calcarea del Monte Bove che si erge, immutabile, quasi a difesa della piccola cittadina. Fiastra: il sentiero percorre un ambiente caratterizzato da un mosaico di paesaggi, dipinto dalluomo e dalla natura. Esso si apre sugli scorci del lago che, in primavera, riflette il verde lucente dei monti circostanti e, in inverno, il bianco delle vette più alte. Bolognola: a picco sul paese, dentro il bosco che tra poco ospiterà il camoscio, il sentiero sale fino alla Fonte dellAquila da dove si apre una veduta suggestiva sulle morbide valli che scendono dal massiccio dei Sibillini. Acquacanina: il percorso invita a guardare con occhi diversi la vegetazione, scoprendo i valori simbolici e terapeutici che luomo e i monaci dellAbbazia di Rio Sacro hanno attribuito a erbe e piante nel corso dei secoli. Pievebovigliana: dal castagneto ai campi di grano: un viaggio attraverso le pratiche agricole che nel tempo hanno scandito la vita e le attività delluomo, contribuendo a delineare un paesaggio fatto di mille piccoli incanti. Cessapalombo: il bosco ceduo fa da cornice alla passeggiata: anche qui luomo ha contribuito a realizzare un paesaggio di straordinaria suggestione che si rinnova continuamente, grazie anche a pratiche agricole e forestali divenute oramai secolari. San Ginesio: il sentiero che si snoda da Palazzo Simonelli, sede del Museo delle Carbonaie, si sviluppa tra la collina e la montagna, attraversando un fitto bosco di roverella, carpino e orniello. |
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