Pedalando nel Parco 14 sentieri da percorrere in mountain bike Vivere il parco immersi nel silenzio della natura, assecondando il canto degli uccelli e assaporando gli odori dei boschi può essere unesperienza unica anche per chi conosce bene la bellezza di questo incontaminato territorio. Per questo un numero crescente di amanti della montagna sceglie le due ruote silenziose della bicicletta per spostarsi lungo le mulattiere e le strade dei Sibillini. Dopo quasi due anni di studi e dopo tanti chilometri passati in sella ad una mountain bike, si è giunti, nel 2002, allindividuazione di 14 percorsi ad anello da percorrere in una giornata, di una traversata che porta dal versante occidentale a quello orientale del parco e di un lungo anello di quasi 180 chilometri. Pedalando nel Parco è il frutto di questo lavoro, una pubblicazione che illustra le tante alternative a disposizione degli amanti delle due ruote. La guida è disponibile, presto anche in inglese, presso tutte le Case del Parco, i Punti Informativi e i Centri tematici. Il percorso ad anello si snoda ai piedi delle cime più alte della catena dei Sibillini, toccando cinque Comuni per altrettante tappe giornaliere. Si parte da Visso, da dove, passando per Ussita, Casali e gli splendidi pendii che degradano dal Monte Rotondo, si sbuca sul versante settentrionale del Monte Coglia. Qui si apre un ampio panorama sulle colline e sulle frazioni che fanno da cornice al lago di Fiastra. Il paese può essere facilmente raggiunto percorrendo una divertente e tortuosa strada in discesa. Da Tribbio, sede del Comune di Fiastra e di uno dei rifugi del Grande Anello che sarà aperto entro lestate, parte la seconda tappa, la più lunga ma di sicura soddisfazione. Dirigendosi verso sud si sale ai Piani di Ragnolo, stazione di splendide fioriture primaverili e punto panoramico da dove si aprono suggestive vedute che dalle colline del Piceno spaziano fino alla costa Adriatica. In discesa, si giunge a Pintura di Bolognola e da qui, seguendo la strada bianca che taglia le piste da sci lungo i pendii di Monte Castel Manardo, si prosegue, sempre in discesa, verso Garulla. Si giunge così, facilmente, ad Amandola, che offre molte soluzioni per lalloggio e per il meritato riposo. Nella terza tappa dellanello, lasciata Amandola alle spalle, si prosegue in direzione di Montefortino. Presto si abbandona la strada provinciale per addentrarsi attraverso le tante frazioni dei comuni ascolani, lasciandosi sulla destra le Gole dellInfernaccio e, man mano, le altre valli che scendono dal massiccio centrale dei Sibillini, fino a raggiungere Colle di Montegallo, sede di un altro rifugio del Parco, dove si può pernottare. La quarta tappa che passa per Forca di Presta, ai piedi del Monte Vettore, ci offre, verso sud, delle bellissime vedute sulla Valle del Tronto e sui Monti della Laga e verso nord sugli splendidi Piani di Castelluccio. Norcia-Visso è lultima tappa del Grande Anello in mountain bike. Percorrerla è come fare un vero e proprio viaggio attraverso la storia: dal paese che ha dato i natali a San Benedetto al Comune che custodisce i manoscritti leopardiani, passando per lAbazia di SantEutizio di Preci e per la bellissima Chiesa di S.Salvatore nei pressi di Campi Vecchio. Il Grande Anello in Mountain Bike significa quindi vivere cinque intense giornate allaria aperta seguendo un percorso che darà la possibilità di scoprire e comprendere appieno i suggestivi ambienti del Parco. Se si vogliono vivere lunghe giornate in sella ad una bicicletta senza lansia da cronometro, si consiglia di concedersi più giorni, pernottando nei tanti paesi che si incontrano, per godere appieno dellospitalità e della buona cucina che la gente dei Sibillini saprà senzaltro offrire. È possibile anche tagliare una tappa del Grande Anello in mountain bike e risparmiare così una giornata. Da Visso si può infatti raggiungere direttamente Amandola attraverso un percorso molto appagante, anche se adatto solo ai più allenati. Quasi cinquanta chilometri per un dislivello in salita di 1300 metri che metteranno alla prova le vostre gambe: da Visso si sale fino a Casali da dove, attraverso una strada bianca, si raggiungono i 1811 metri della Forcella del Fargno; immersi in questo suggestivo ambiente montano si potrà così godere di una visuale unica sulla Val di Panico e sulla Valle del Nera, per poi riposarsi di fronte alla rocciosa parete nord del maestoso Monte Bove. Da qui una lunga e divertente discesa conduce fino ad Amandola, da dove si può proseguire normalmente lungo il percorso principale del Grande Anello. Il ciclista che visita i Sibillini ha a disposizione anche altri quattordici itinerari ad anello descritti nel dettaglio dalla guida. Si va dai percorsi quasi pianeggianti dei tanti altipiani dei Sibillini, adatti a chi affronta per la prima volta una vacanza in bici, ai ripidi pendii di montagna studiati per chi vuole misurarsi con le proprie forze. Dai cinquanta chilometri al giorno per mille metri di dislivello dellanello del Monte Rotondo, ai quattordici chilometri per quattrocento metri di dislivello dellanello della Valle del Fluvione. I quattordici anelli ci porteranno intorno agli altipiani di Castelluccio e di Santa Scolastica, su e giù per le Valli del Tenna, dellAso e del Tronto, in cima al Monte Cardosa e al Monte Rotondo. Ambienti diversi per un unico incredibile scenario naturale e artistico che vi accompagnerà per tutta la vacanza. |
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