DOMANDE FREQUENTI

IL TERRITORIO

C'è il lupo sui Monti Sibillini ed è possibile osservarlo?

Il lupo è presente nella maggior parte del territorio interno del Parco. Tuttavia, essendo molto elusivo, il suo avvistamento è assai difficile e del tutto occasionale, quindi è impossibile consigliarle itinerari che possano favorire tale incontro. Durante l’inverno, su terreno innevato è invece molto frequente rinvenire orme e tracce.

Dov' è l'ingresso del Parco? Si paga un biglietto?

Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, non ha recinzioni nè ingressi. Non è richiesto alcun biglietto nè ci sono costi o prenotazioni per visitare il territorio. Il Parco è un'area protetta di circa 70.000 ha (ricompresa in due regioni e sedici comuni) sottoposta a speciale regime di tutela garantito dalla Legge 394/1991 e s.m.i. Le delimitazione approssimativa dell'area protetta è rappresentata anche nella Carta dei Percorsi del Parco.

VISITARE IL PARCO

Qual è il periodo di fioritura dei Piani di Castelluccio?

In genere, il periodo di massima fioritura dei Piani di Castelluccio è l’ultima settimana di giugno. Come ben noto però, la fioritura dipende dalle condizioni meteorologiche e quindi potrebbe anticipare o posticipare di più giorni. Può essere d'aiuto la webcam del sito www.meteoappennino.it

È consentito l'uso dei droni?

Nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini è vietato il sorvolo di velivoli non autorizzati, salvo quanto definito dalle leggi sulla disciplina del volo (Legge n. 394/1991, art. 11 comma 3 lettera h). Anche l’attività di un SAPR (drone), laddove è assoggettata al Codice di Navigazione Aerea, non può pertanto svolgersi.

divieto sorvolo con droni
Il Parco può autorizzazione al sorvolo con drone in seguito ad una valutazione del potenziale impatto su ecosistemi e specie tutelati in base a luoghi, periodo e modalità del sorvolo.

Nel caso in cui il sorvolo interessi i Siti della Rete Natura 2000 dovrà essere fornita adeguata documentazione affinché l’ente parco possa espletare la Valutazione di Incidenza Ambientale ex art 5 del DPR 357/97.

Le misure di conservazione dei siti Natura 2000 del Parco vietano, in ogni caso, il sorvolo di qualsiasi tipologia di oggetto volante privo di persone a bordo (anche aeromodelli) nella zona A “Riserva integrale” e all’interno del sito Natura 2000 “Monte Bove”, fatta salva l’autorizzazione del Parco per attività di interesse per le finalità del Parco stesso o di pubblico interesse (studi, ricerche, attività di rilevamento di natura professionale ecc.). Si fa presente inoltre che:

Pertanto, anche in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 5 del “Disciplinare per lo svolgimento di attività sportive, attività ricreative a carattere itinerante e di manifestazioni motoristiche nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini”, l’Ente Parco può autorizzare esclusivamente voli per finalità diverse da quelle ludico/ricreative. Si intendono voli ludico/ricreativi quelli a carattere amatoriale e/o hobbistico;

Si precisa pertanto che è sempre vietato il sorvolo per finalità ludico-ricreative (ivi compresa la pubblicazione su pagine social come: youtube, instagram, ecc….) mentre possono essere rilasciate autorizzazioni dietro richiesta motivata e adeguatamente documentata per scopi professionali, di ricerca scientifica e attività promozionali di interesse dell’Ente Parco.

Non potranno essere prese in considerazione le richieste pevenute all’Ente tramite email a meno che non si tratti di posta elettronica certificata PEC.
Le istanze di autorizzazione al sorvolo devono essere complete di:

La cartografia delle Aree della Rete Natura 2000 è reperibile sul sito del Ministero della Transizione Ecologica o consultabili on line a questo indirizzo http://www.pcn.minambiente.it/viewer/index.php?project=natura

Si fa presente che i termini di legge per rispondere alle istanze sono di 60 giorni (salvo interruzione dei termini per eventuali integrazioni). Considerata quindi l'entità delle richieste, la tempistica delle risposte può variare in relazione al numero delle domande pervenute.

Come si raggiunge il Lago di Pilato?

Sebbene tradizionalmente vi siano almeno 3 itinerari (con partenza da Foce, da Castelluccio oppure da Forca di presta) il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, nella propria pianificazione, ha riconosciuto quali "sentieri storici" solamente quelli che collegano il nucleo di Foce con il lago di Pilato (It 132, It 152, It 151 vedi la carta ufficiale dei sentieri) . Le altre tracce, per quanto il parco non ne vieti la percorrenza, non sono segnalate e possono costituire un pericolo per l'escursionista.
Va altresì evidenziato che i sentieri storici It 132, It 152, It 151, non rientrano tra quelli gestiti direttamente dal Parco . Di conseguenza sono provvisti esclusivamente di segnatura orizzontale (bandierine a vernice) realizzata, su base volontaria dal CAI. Il Parco non ne cura la manutenzione né la messa in sicurezza e pertanto le condizioni di percorribilità possono mutare da stagione a stagione.
Proprio per evitare qualsiasi rischio e per fruire di una più gratificante escursione, il parco suggerisce di usufruire dell'accompagnamento delle guide del parco oppure di rivolgersi ad associazioni qualificate come il Club Alpino Italiano.

Il percorso è impegnativo, prevede un dislivello di circa 1000 mt ed un tempo di percorrenza medio di 3 ore. E' necessario indossare scarponcini da trekking e disporre di una scorta d'acqua.
Va tenuto in considerazione che il periodo ideale per l'escursione è quello tardo-primaverile, estivo. L'area infatti, trovandosi in quota (1940 m slm) è interessata da neve nella maggior parte dell'anno.
Il visitatore che arriva al lago è tenuto a non avvicinarsi alle sponde. Infatti il Chirocefalo del marchesoni, specie endemica puntiforme che vive nelle sue acque, depone le sue uova lungo gli argini.
L'avvicinamento al lago e l'osservazione del crostaceo, pertanto, può avvenire esclusivamente dal lato sottostante la Cima Del Redentore. In estate, in località Foce di Montemonaco, è inoltre attivo il centro visite “Il chirocefalo e la Valle del Lago di Pilato” che organizza escursioni con le Guide del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

È consentito il campeggio itinerante - bivacco?

Ai sensi dell’art. 3 bis del provvedimento del Parco “Prime misure di conservazione dei siti natura 2000 e delle aree di particolare interesse paesistico-ambientale e turistico-ricreativo”, (consultabile nel sito del Parco www.sibillini.net/attivita/regolamenti/ ), il campeggio itinerante è consentito, fatte salve alcune aree di seguito indicate, con soste nella medesima area non superiori alle quarantotto ore consecutive, nel pieno rispetto della normativa vigente, con particolare riferimento alle leggi regionali (L. Reg. Marche n. 9 dell’11.07.2006 e L. Reg. Umbria n. 18 del 27.12.2006), alle disposizioni degli enti locali territoriali, nonchè il preventivo consenso dei proprietari del terreno.
Mappa del campeggio itinerante - bivacco http://www.sibillini.net/il_parco/gps/bivacco.jpg
Si specifica inoltre che, come stabilito all’art. 3 bis del sopra citato provvedimento del Parco, all’interno dei siti SIC e ZPS il campeggio itinerante è consentito solo per finalità didattico-educative (come ad esempio: gruppi scout, campi di associazioni ambientaliste).
Fatte salve eventuali ulteriori disposizioni del Parco, il campeggio itinerante è comunque vietato nella zona A del Piano del Parco oltre che nell’area della Valle di Pilato e nell’area dei Piani di Castelluccio, così come dettagliatamente riportato nel richiamato provvedimento.
Si ricorda infine che, nell’intero territorio del Parco l’uso di fuochi all’aperto è vietato ai sensi dell’art.11, comma 3, L. 394/91 e s.m.i, ad eccezione di specifiche deroghe preventivamente autorizzate dal Parco secondo quanto specificato nell’Ordinanza del Commissario Straordinario n. 1 del 23.01.2006. La cartografia relativa all’articolazione del Piano del Parco, ivi compresa la zona A e dei sentieri ufficiali del Parco, approvati con DCD n. 52/2003, è consultabile nel sito internet alla pagina: https://cartografia.sibillini.net/?t=Zonizzazione.qgs

È possibile arrampicare sui Sibillini?

Si, è possibile:
Il regolamento attualmente in vigore: http://www.sibillini.net/attivita/regolamenti/misureDiConservazioneN2KApprovate/4docc_misureconservazioneregolamentari.pdf
“PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI
MISURE DI CONSERVAZIONE DEI SITI NATURA 2000
Documento C - Misure di conservazione generali e regolamentari (adozione definitiva D.C.D. n. 19 del 04/07/2016, approvazione D.G.R. Marche n. 823 del 25/07/2016)"
prevede alcune limitazioni sull'attività alpinistica:
Art. 4 - Attività sportive e turistico-ricreative
Comma 5.
Coerentemente con le finalità di conservazione del Parco e le misure di salvaguardia di cui alla L. n. 394/1991, e fatti salvi gli artt. 9 e 11 (comma 4) del presente atto, le attività e discipline alpinistiche e speleologiche possono essere svolte senza compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati con particolare riguardo alla flora e alla fauna protette e ai rispettivi habitat.
A tal fine, in particolare, non è consentito:

  1. modificare le rocce e gli habitat e utilizzare mezzi invasivi, come il trapano a scoppio o a batteria;
  2. asportare vegetazione o campioni di rocce o minerali o fossili;
  3. eseguire interventi o apporre segnaletiche di qualsiasi genere, ivi comprese indicazioni con l'uso di vernici, nonché la realizzazione o il miglioramento di appigli e appoggi con l'uso di martello o resine;
  4. sostituire o integrare gli ancoraggi di protezione o di sosta con “chiodi” che per la loro installazione richiedono la foratura della roccia (come Spit Roc, Fix, Resinati, Multimonti, ecc.);
  5. posizionare strutture fisse di qualsiasi genere, ivi comprese catene, cavi d'acciaio, insegne e targhe;
  6. abbandonare rifiuti e attrezzature di qualsiasi genere, ivi comprese corde fisse;
  7. introdursi in ambienti ipogei inesplorati o non raggiunti da strade o sentieri o comunque non abitualmente frequentati da visitatori.

Comma 6. Deroghe al precedente comma 5 (con esclusione del punto f) possono essere concesse, per situazioni di effettiva necessità, nell'ambito di progetti del Parco o per attività conoscitive, di monitoraggio o ricerca o per interventi, incluse le attività di esercitazione da parte del CNSAS, preventivamente autorizzati dal Parco.

È consentito l'accesso alle gole del Fiastrone?

L'accesso alle Gole del Fiastrone è vietato.
Ai sensi dell'Ordinanza n.41/2020 del Comune di Fiastra: l’accesso al sentiero denominato “Gole del Fiastrone” è vietato a chiunque per motivi di sicurezza e incolumità pubblica.

Ci sono limitazioni alla cirolazione per le biciclette?

Il regolamento attualmente in vigore: http://www.sibillini.net/attivita/regolamenti/misureDiConservazioneN2KApprovate/4docc_misureconservazioneregolamentari.pdf
“PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI
MISURE DI CONSERVAZIONE DEI SITI NATURA 2000
Documento C - Misure di conservazione generali e regolamentari (adozione definitiva D.C.D. n. 19 del 04/07/2016, approvazione D.G.R. Marche n. 823 del 25/07/2016)"
prevede alcune limitazioni alla circolazione delle biciclette:
Art. 4 - Attività sportive e turistico-ricreative
Comma 7.
L'accesso e la circolazione con biciclette (ivi incluse quelle a pedalata assistita) o qualsiasi altro mezzo con ruote non a motore è consentito esclusivamente lungo i percorsi rappresentati nella "Carta dei Percorsi" ufficiale del Parco pubblicata sul sito www.sibillini.net, nonché lungo le strade e i sentieri riportati nella carta I.G.M. in scala 1:25.000. Non è comunque consentito l'accesso con gli stessi mezzi lungo i seguenti percorsi e in tutti gli altri percorsi all’interno delle stesse aree così come cartografate dal Parco:

  1. cresta del M. Rotondo: 279 (dal Fargno alla strada di Pian di Pao);
  2. area del M. Bove: E8 (con eccezione della strada secondaria dal Cornaccione al Cristo delle Nevi e del tratto da Frontignano alle intersezioni con le carrarecce per Calcara), sentieri non numerati in zona A;
  3. creste M. Bove Sud-P.zzo Berro-Forc.la Angagnola-M. Priora-Il Pizzo: zona A, sentiero non numerato cresta M. Priora-Il Pizzo, sentiero Prato Porfidia-Il Pizzo;
  4. creste dal M. Porche al M. Sibilla: E10 (con eccezione della strada della Sibilla), sentiero di cresta non numerato;
  5. area del M. Argentella, M. Vettore e del Lago di Pilato: E15 (da Forca di Presta a incrocio con sentiero 132), 151 (dal Lago di Pilato al sentiero 152), 153, 552 (da Forca Viola al percorso E17), 554, 558, tutti i sentieri non numerati in zona A, sentiero non numerato del M. Torrone fino a sentiero 132.

Deve essere in ogni caso mantenuta, soprattutto in discesa una andatura moderata e rispettosa dei sentieri, della fauna e degli escursionisti; in particolare è obbligatorio il trasporto a mano del mezzo sulle creste di P.zzo Tre Vescovi (sentieri 273 e 274), lungo il sentiero non numerato da Passo Cattivo a Cima di Vallinfante e lungo il tratto in zona A del sentiero non numerato dalla Strada della Sibilla al sentiero 222 (Capo Tenna).

Ai sensi e agli effetti del presente comma per "accesso" si intende l'entrata con il mezzo in una determinata area, anche se condotto a mano (non in sella) o in palla.

Ci sono particolari restrizioni alla sosta e/o al transito dei veicoli a motore ?

La normativa attualmente in vigore (D.M. 3 febbraio 1990, le “Prime misure di conservazione dei siti natura 2000 e delle aree di particolare interesse paesistico-ambientale e turistico-ricreativo”, il “Disciplinare per lo svolgimento di attività sportive ed escursionistiche e di manifestazioni motoristiche nel territorio del parco nazionale dei monti sibillini” entrambi adottati con provvedimenti del Parco.net, oltre a specifiche Leggi regionali) vieta, all’interno di tutto il territorio del Parco, la sosta e il transito dei mezzi a motore sui prati e sui pascoli e, più in generale, fuori dalle strade. A tale divieto fanno eccezione apposite aree delimitate e segnalate in accordo con le amministrazioni comunali.
Queste norme sono necessarie per salvaguardare il delicato equilibrio naturale dell’area protetta, con particolare riferimento alle aree maggiormente fragili, come ad esempio i Piani di Castelluccio di Norcia e il Piano della Gardosa, presso Foce di Montemonaco, ma anche altre zone del Parco, anch’esse sottoposte, tra l’altro, allo speciale regime di tutela che l’Unione Europea riserva alle Zone di Protezione Speciale e ai Siti di Interesse Comunitario.
Va tuttavia evidenziato che la tutela degli ambienti naturali contribuisce anche a valorizzare i luoghi e il paesaggio consentendo di apprezzarne appieno i valori e, conseguentemente, contribuendo a promuovere uno sviluppo turistico sostenibile.

Come si diventa Guida del Parco Nazionale dei Monti Sibillini?

Per ottenere il Titolo di Guida del Parco è necessario frequentare gli appositi corsi di qualificazione professionale organizzati dal Parco. Tali corsi non si tengono a cadenza fissa e per l’anno corrente non ne sono previsti.

Quali sono le località del Parco in cui si possono praticare gli sport invernali?

Sci di fondo:

Sci alpino: