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Da Bruxelles un marchio per i prodotti tipici Il marchio I.G.P. garantisce la qualità del prosciutto di Norcia e delle lenticchie di Castelluccio di Michele Sensini La lenticchia di Castelluccio e il prosciutto di Norcia, prodotti tipici del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, sono stati fregiati del marchio di qualità. Un riconoscimento atteso da oltre 10 anni. Solo nella primavera di questanno il prosciutto di Norcia e le lenticchie del Castelluccio hanno ottenuto dal Comitato regolamentazione dellUnione Europea il marchio I.G.P. (indicazione geografica protetta) che, oltre ad essere garanzia di qualità, riconosce anche il ruolo che Norcia ha avuto nel tempo e continua ad avere nella produzione e promozione di questi prodotti tipici. LI.G.P. non solo è un riconoscimento per la qualità, ma permetterà di tutelare i prodotti dalle frodi commerciali che sono causa di danni economici e di immagine. Per fregiare del marchio I.G.P. la lenticchia di Castelluccio i produttori dovranno iscriversi in un apposito albo presso la Camera di Commercio competente per territorio (Perugia o Macerata). Attualmente, però, - spiega Sante Coccia della Cooperativa Lenticchia del Castelluccio - esistono dei problemi burocratici in quanto manca una specifica direttiva sulle modalità di compilazione dellalbo da parte del Ministero delle politiche agricole. In ogni caso, in questa fase di vacatio legis che sta facendo slittare i tempi di effettiva realizzazione, la Regione dellUmbria sta cercando di aggirare lostacolo attraverso norme transitorie, tuttora in fase di elaborazione, al fine di permettere ai produttori di fare tutti gli adempimenti necessari. Una volta superato questo problema formale i produttori dovranno anche sottostare ai controlli dellUnione europea che si servirà dellaiuto dellIspettorato repressione frodi che opera sul territorio nazionale. A tal fine è stato suggerito ai produttori di istituire forme di autocontrollo, come un consorzio di tutela formato da più soggetti (non solo produttori) che garantisca in loco la presenza diretta di personale e strutture permanenti abilitate al controllo dei prodotti. Chi produce, quindi, sarà autorizzato a usare il marchio I.G.P. solo quando avrà svolto il cammino burocratico richiesto. I controlli verranno effettuati, in un primo momento, certificando la quantità prodotta e linvestimento dei terreni, e solo in un secondo momento, potranno essere direttamente controllati i rivenditori al dettaglio. Guerrino Giorgetti, direttore dellIstituto repressione frodi, ritiene che la realtà dei produttori di lenticchia di Castelluccio (molti piccoli produttori e due cooperative) potrà creare qualche difficoltà alla costituzione del consorzio di tutela, ma allo stesso tempo, ricordando limportanza di questo prodotto per la gente di Castelluccio, sottolinea come il riconoscimento sia di valido aiuto non solo per la produzione agricola, ma anche per la salvaguardia del territorio stesso. La lenticchia di Castelluccio, coltivata ai piedi del monte Vettore a 1300 metri di quota, ha una produzione di circa 1500 quintali (molto dipende dalla stagione) e un prezzo di mercato superiore di tre, quattro volte rispetto ad altri tipi in commercio. Ciò si giustifica con la limitatezza della produzione e la qualità del prodotto stesso. I prezzi più elevati, però, stimolano non poche volte frodi commerciali e, proprio allo scopo di combatterle, lIspettorato repressioni frodi, insieme allIstituto miglioramento genetico vegetale di Perugia, ha avviato da alcuni anni esperimenti sulla tecnica colturale, sullutilizzazione del seme della lenticchia e le sue caratteristiche al fine di salvaguardare questo prodotto tipico locale. Un ruolo fondamentale nelleconomia nursina è svolta però dalla norcineria e quindi dalla produzione di prosciutti che ammontano a circa 550 mila pezzi lanno. Si tratta di prosciutti di montagna saporiti, caratterizzati da sale, pepe, poco aglio, taglio corto e da un peso di 8/10 chilogrammi raggiunto dopo una stagionatura naturale di almeno un anno. Diversamente dai produttori di lenticchie, quelli del prosciutto dovranno aderire al Consorzio del prosciutto tipico, già istituito, ed entro il mese di settembre si svolgerà un incontro tra i produttori per mettere a regime il consorzio stesso con il marchio I.G.P. Proprio per valorizzare lenticchie e prosciutti, ma anche altri prodotti tipici come i tartufi o i prodotti caseari, lamministrazione comunale di Norcia ha recentemente realizzato, nel cuore della città, un centro promozionale. Altri finanziamenti comunitari del Leader II, per un importo di 712 milioni, sono disponibili, insieme al sostegno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, per allestire tale struttura al fine di realizzarvi un laboratorio-scuola per le produzioni locali e per formare tecnici certificatori della qualità ambientale, una figura professionale che tutelerà i prodotti tipici da contraffazioni e provvederà alla loro promozione e valorizzazione. Il centro promozionale di Norcia punta a diventare un riferimento per le imprese locali e un punto di collegamento tra queste ultime e gli organi regionali, nazionali ed europei. Un progetto ambizioso che, una volta a regime, non mancherà di dare i suoi frutti tenendo alta la qualità dei prodotti del Parco. |
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