L'Europa dei Parchi e i Parchi d' Europa
Carlo Alberto Graziani

Questo numero di Voci dal Parco esce nel segno dell'Europa.
Varie ne sono le ragioni. La politica per la conservazione della natura e per
la promozione dello sviluppo sostenibile, che comunque non può essere
racchiusa nell'ambito dei confini nazionali, è sempre più strettamente
dipendente da decisioni prese dagli organi comunitari: oggi l'Unione
Europea offre la dimensione reale - dal punto di vista sia della normativa
che delle scelte di politica economica e ambientale - all'interno della quale
i Parchi possono operare.
In questo quadro la richiesta dell'Associazione dei Parchi abitati dell’Unione
Europea, alla quale il nostro Parco aderisce, di inserire le aree protette
nell’ambito dei nuovi obiettivi dei fondi strutturali dell'Unione Europea è
particolarmente significativa: i Parchi rappresentano luoghi ideali dove
realizzare anche in via sperimentale nuove politiche di sviluppo dei territori
marginali; come luoghi di sperimentazione e devono pertanto essere
considerati dall'Europa.
La seconda ragione è data dal fatto che il nostro Parco, nella
consapevolezza che oramai occorre muoversi a livello europeo, ha
incominciato a operare di conseguenza. In particolare partecipa attivamente
al processo di aggregazione tra i Parchi europei, sia con l’Associazione dei
Parchi abitati dell’Unione Europea, di recente costituzione, sia con la
Federazione Europarc, e inoltre ha scelto di essere protagonista in alcuni
progetti che, per la loro importanza, assumono rilievo europeo. Tra questi
voglio menzionare: il progetto di sviluppo dell'agricoltura; il progetto APE
(Appennino Parco d'Europa) di cui i Sibillini rappresentano un elemento
territoriale particolarmente importante e che, per la sua dimensione
spaziale e per l'importanza dei suoi contenuti, richiede inevitabilmente il
coinvolgimento dell'Unione Europea; il progetto della Carta Europea per il
turismo sostenibile, promosso da entrambe le associazioni europee, che il
nostro Parco intende attuare in via sperimentale nel proprio territorio.
Vi è infine una terza ragione ed essa è data dall’avvicinarsi delle elezioni
europee, il cui vero significato – rafforzare ed estendere il processo di unità
del continente – rischia sempre più di sfuggire perché si continua a
ragionare secondo logiche meramente nazionali.
I Parchi, se per un verso esigono che il governo europeo riconosca il loro
ruolo fondamentale nelle nuove politiche ambientali, per altro verso devono
operare concretamente per creare dal basso – sul piano delle idee e su
quello delle azioni – le condizioni per rafforzare il processo di unità
dell’Europa. Perché, ad esempio, non esigere dai candidati al Parlamento
europeo un impegno preciso a prendere iniziative in favore dei Parchi e
soprattutto a contribuire alla ideazione di una specifica politica europea per
e aree protette?
Voglio concludere su questo punto con un riferimento personale. Dieci anni
fa, al termine del mio mandato al Parlamento europeo, avevo lanciato la
proposta di un Parco europeo dell'Appennino centrale: quell’idea voleva
essere anche il contributo all’unione politica sognata da Altiero Spinelli,
uno dei grandi padri dell’Europa e del federalismo europeo, al quale avevo
avuto la sorte di subentrare qualche anno prima.
Quell'idea ha avuto un suo sviluppo. Oggi, grazie a Legambiente e in
particolare a Fabio Renzi, consigliere del nostro Parco, è diventata un
grande progetto, APE, per l'attuazione del quale non vi è più solo il lavoro
i alcuni appassionati precursori, ma vi è anche l’impegno di tante istituzioni.
APE contiene, a partire dai Parchi, un messaggio di speranza per il futuro
dell'Appennino e in generale di tutta la montagna europea. Spero che
questo messaggio possa tornare al Parlamento europeo per imprimere una
spinta decisiva all’affermazione di una politica europea delle aree protette e
che messaggero possa essere proprio il vice Presidente del nostro Parco,
Giampietro Angelini, al quale va il mio fraterno augurio di diventare il
“deputato dei Parchi” in Europa.

L’Europa dei Parchi
e i Parchi d’Europa
Ambiente e cooperazione
L’ Europa a sostegno
dei Parchi
Le Comunanze Agrarie
Storia di un convento
Economia locale e società
Una lezione di topografia
medioevale
Gestione del cinghiale:
ecologia o economia?

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