L'emblema del Parco
Colori e linee per sintetizzare il fascino misterioso dei Sibillini
di Rita Chiaverini


Suggestivo, sintetico ed originale. Sono questi i primi commenti di molte
persone che vedono per la prima volta l’emblema del Parco Nazionale dei
Monti Sibillini, la soluzione grafica scelta dall’Ente di gestione per
rispecchiare la storia, la filosofia e lo spirito dell’area protetta.
Presentato ufficialmente alla fiera di Ancona “Parco produce” del novembre
1996, il simbolo del parco è sicuramente il biglietto da visita che, con i suoi
colori e le sue linee, interpreta e sintetizza la ricchezza naturalistica,
culturale e folclorica dei Monti Sibillini.
Da una felice combinazione di quattro colori emergono precisi significati.
E come le linee che determinano le espressioni del viso comunicano stati
d’animo più profondi, così attraverso segni ascendenti o discendenti,
racchiusi nell’emblema, si sono voluti trasmettere significati precisi e
messaggi positivi.
Infatti nei pochi centimetri e nelle poche linee dell’emblema viene
sintetizzato tutto il fascino misterioso dei Sibillini ma anche il bisogno
dell’uomo di ritrovare se stesso attraverso la natura. Ma vi si può leggere
anche il legame del territorio dell’area protetta con la misteriosa Sibilla che
scruta gli uomini dal suo Regno oppure il legame indissolubile della realtà
naturale del Parco ai valori storici e alla memoria delle comunità locali; e
ancora, il profilo delle montagne che finisce con l’ identificare anche uno
stilizzato volteggiare di uccelli o figure di animali che guardano al cielo e
alla luna....
La creazione del simbolo del Parco è il risultato di un intenso
lavoro di ricerca, di elaborazione e di confronto di idee dello Studio CARSA
di Pescara che ha tratto ispirazione, nell’elaborazione grafica del simbolo,
dai disegni realizzati dagli alunni delle scuole italiane di ogni grado
nell’ambito del concorso “Disegna l’emblema del Parco” indetto dall’Ente di
gestione nella primavera del 1995, proprio in coincidenza con l’anno
europeo della conservazione della natura.
Il successo dell’iniziativa è andato oltre le aspettative e ha visto giungere
all’Ente Parco 1261 disegni da tutte le regioni italiane coinvolgendo circa
10 mila alunni.
I vincitori sono stati dodici e hanno permesso anche alle loro classi di
appartenenza di vincere un soggiorno per una settimana nel Parco dei
Sibillini dove hanno seguito uno stage turistico-didattico per approfondire la
conoscenza del territorio umbro e marchigiano che rientra nell’area protetta.
Inoltre, selezionando 250 disegni tra quelli pervenuti, l’Ente di gestione ha
organizzato nell’estate 1996 anche una mostra itinerante dal titolo “Verso
l’emblema del Parco” che ha toccato i 18 comuni dell’area protetta al fine
di far sentire più partecipe la comunità residente, in uno dei momenti
significativi della vita del Parco, come appunto quello della scelta del proprio
simbolo.
Quindi, al di là della parte estetica e del significato profondo dell’emblema,
si unisce anche un terzo aspetto che sintetizza la filosofia che è alla base
dell’idea del Parco dei Sibillini e cioè la partecipazione e il diretto
coinvolgimento delle popolazioni residenti. Concetto, quest’ultimo che può
sintetizzarsi con l’espressione: “il Parco dei Sibillini vuole essere il Parco
di tutti e per tutti”.

L' emblema del Parco
Lo stagno rosso
Abbattimento selettivo
nel Parco
Genio e follia
Un parco per tutti
“Tabellazione”

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