Economia locale e società
La pianificazione dell'Ente Parco attraverso
il Piano Pluriennale economico sociale

di Maura Gallenzi

Sta per concludersi la prima fase della stesura del Piano pluriennale
economico-sociale (PPES), strumento di pianificazione economica sulla
base del quale l’Ente Parco dovrà decidere obiettivi, strategie ed azioni per
lo sviluppo economico futuro dei Sibillini. Secondo la legge quadro delle
aree protette (L. 394/91), modificata di recente dalla legge 426 del
9 dicembre 1998, è la Comunità del Parco ad elaborare il PPES sul quale
il consiglio direttivo deve esprimere la propria motivata valutazione;
dopodichè il Piano verrà approvato d’intesa dalle Regioni Marche ed Umbria.
Il PPES deve procedere contestualmente alla elaborazione del Piano del
Parco. Ed anche quest’ultimo fondamentale strumento di pianificazione è
ormai stato avviato. Sul PPES sta lavorando una apposita sezione
dell’ “Ufficio di Piano” composta da tre economisti, un sociologo e un
giurista coordinati da Antonio Calafati, ricercatore del Dipartimento di
economia dell’Università di Ancona. Altri due gruppi di lavoro, istituiti presso
le Università di Ancona e di Macerata e coordinati rispettivamente dai
professori Franco Sotte e Paolo Ramazzotti, si occupano in particolare dei
temi dello sviluppo rurale e della valorizzazione economica dei centri storici.
Inoltre, due professionisti, l’agronomo Francesco Mensurati e l’architetto
Filippo Battoni, stanno lavorando sugli aspetti del versante umbro del
Parco. La fase di lavoro che sta per concludersi riguarda l’analisi del
sistema antropico e socio-economico dell’area del Parco.
In sostanza i diversi aspetti della realtà dei Sibillini vengono passati “al
microscopio”, allo scopo di avere un quadro completo dello stato attuale:
dinamica demografica, offerta di ricezione turistica, sistema dei servizi
collettivi (scuole, ospedali, )...
Di particolare rilievo sono gli studi sulle società cooperative formatesi negli
ultimi anni, sui centri di educazione ambientale nonchè l’analisi, compiuta
grazie ad una serie di interviste sui giovani protagonisti dell’economia
locale, per conoscere piani di vita e aspettative. E’ stata effettuata anche
una indagine a campione sulle storie imprenditoriali e i progetti di singole
cooperative. Sulla base di questi e di altri dati che la parte analitica fornirà
si passerà ad una seconda fase dove il PPES indicherà una sequenza
ordinata di interventi (investimenti in infrastrutture, incentivi, informazione,
formazione) finalizzati ad obiettivi definiti, da attuare entro tempi
determinati, secondo procedure stabilite e con risorse finanziarie certe.
“Voci dal Parco” informerà sull’andamento dei lavori sia del PPES sia del
Piano del Parco per consentire una maggiore conoscenza della realtà
territoriale del nostro Parco ma soprattutto una maggiore partecipazione
alla elaborazione degli stessi.
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