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Lo spirito del territorio Fermare la perdita di biodiversità LParco significa esperienza a diretto contatto con la natura, con i valori e lessenza della Terra. Saper assaporare il piacere di lasciare scorrere il tempo mentre, lontano, una campana scandisce lentamente i ritmi del giorno che và. Poi, dun tratto un fugace guizzo, una presenza che sfugge ai nostri occhi, che si cela fra il fitto degli alberi e che, come per il grande poeta Giacomo Leopardi (i cui scritti, fra cui il sonetto dellInfinito, sono conservati proprio a Visso capitale del parco), quella siepe che dellultimo orizzonte il guardo esclude, ci porta il cuore di là da quella verso sovrumani silenzi e profondissima quiete, così che il naufragar mè dolce in questo mare. Ma parco non è solo natura, fantasia, ricordi, sensazioni ma anche esperienze e lavoro di tante persone che hanno operato ed operano per la tutela dellambiente e per la valorizzazione del territorio. È cosi che sono nate idee e progetti che stanno determinando un progressivo cambiamento nella struttura e nella realtà stessa dei Sibillini. Non più un approccio che si sviluppa allombra del campanile ma che ha necessità di creare legami, una rete per il territorio. Un nuovo modello di struttura sociale che nasce e si sviluppa proprio dallidea e dalla necessità di dialogo, di costruire un rapporto continuo, costante e proficuo con tutte quelle realtà che nel corso dei secoli hanno contribuito a disegnare quella che da molti viene riconosciuta come una vera e propria Civiltà Sibillina. È questa la forza, lossatura da cui nasce e si sviluppa il parco, che ha mosso i suoi primi passi nel 1993, e che ha permesso di disegnare progetti di convergenza e di coesione territoriale, che ha puntato sulle sinergie, su un nuovo approccio ai problemi, che ha determinato anche preoccupazioni e dissapori, che però hanno comunque obbligato tutti a confrontarsi ed operare in unottica ed in uno spirito di forte collaborazione e cooperazione interterritoriale. È questo è forse uno dei più grandi ed oggettivi valori che il parco ha contribuito a sviluppare. È così che sta nascendo una società nuova, diversa, che è conscia del valore e del significato del proprio territorio che oggi viene riconosciuto non essere più unarea marginale rispetto a dei contesti socio-economici rilevanti, ma che ha assunto un proprio rilievo, una sua importanza e una sua dignità, non solo sul piano nazionale ma anche internazionale. Ciò grazie anche a progetti di sviluppo che il Parco ha perseguito sistematicamente, secondo unottica ed una strategia che guardava proprio ad un futuro possibile. È così infatti che si è sviluppata la strategia di sistema legata al Grande Anello dei Sibillini, alla Grande Via del Parco, al Grande Anello in Mountain Bike. Percorsi che non solo rendono i Sibillini straordinari, se non unici, dal punto di vista escursionistico e di scoperta dellambiente in genere, ma che hanno determinato un nuovo ed oggettivo interesse nel comparto turistico e che quindi si rivelano importanti anche per leconomia locale. Per questo il turismo internazionale sta oggi guardando al Parco con interesse e i nostri concittadini europei sono sempre più frequenti fra questi monti che, non a caso, furono fra i più leggendari dEuropa. Tutela dellambiente, Tesori del territorio, Talento umano: sono questi gli ingredienti, quasi magici, che la Sibilla, grande profetessa e seduttrice degli animi umani, ha saputo donare a questa terra. Una magia che rivive ogni giorno nel passo felpato del lupo, quando esce dalla macchia, o nel volo guizzante dello sparviero, nel fitto della selva. Ma forse la magia più incredibile perché nasce allinterno dei nostri cuori, che dà sostanza ai sentimenti di ciascuno di noi, è lemozione dellincontro con specie che erano estinte da secoli su questi monti, come il cervo, che oggi è tornato a vivere a Castelsantangelo sul Nera, proprio nel cuore del parco; o il camoscio che - dopo oltre venti anni di progetti, idee e... speranze - ha finalmente trovato una casa a Bolognola, uno fra i più piccoli comuni dei Sibillini, e che, molto presto, tornerà a vivere libero sui nostri monti. Ma Parco significa anche aziende agricole, agro-alimentari, di trasformazione che, con il Marchio del Parco, possono oggi vedere ufficialmente riconosciuto il loro impegno e la loro importanza per il territorio. Grandi cambiamenti sono stati realizzati, nel modo di pensare e di essere, nel disegnare prospettive per il futuro. Un futuro in cui luomo e lambiente non sono visti quali elementi antitetici di una stessa realtà, ma quali componenti essenziali di un nuovo modello e spirito del territorio che ciascun visitatore potrà scoprire, nel corso delle proprie vacanze, con crescente e sottile curiosità e, talvolta, anche con emozione. Una vacanza sui Sibillini potrà quindi essere non solo momento di relax e distensione ma anche unoccasione straordinaria per scoprire la maga Sibilla e le sue mitiche fate, che però potranno rivelarsi solo a chi saprà guardare queste montagne con il giusto spirito e il dovuto rispetto.. Alfredo Fermanelli (Direttore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini) |
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