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Visso, la capitale del Parco tra passato e futuro Al viaggiatore distratto appare inaspettatamente, suscitando stupore ed ammirazione. Insospettabile è la sua storicità per chi proviene dalla Valnerina, percorrendo lombroso viale di tigli alluscita dalle pareti calcaree delle Gole del Nera, o per coloro che, discendendo i tornanti del valico delle Fornaci, osservano il profilo della valle che si apre davanti ai loro occhi. In entrambe i casi il sospetto che ci si sta avvicinando ad un luogo singolare nasce allo scorgere delle massicce torri, poste ancora a guardia delle vallate sottostanti. Le tracce di un passato illustre sono evidenti ed affiorano nei palazzi ben conservati che accompagnano lospite in un susseguirsi continuo di facciate dai colori decisi, poste a delimitare la piazza e racchiudere gli angusti vicoli del centro storico. Un occhio attento può cogliere una serie innumerevole di particolari: le pietre incise da iscrizioni antiche, le cicogne forgiate da abili fabbri ancora a guardia delle finestre rinascimentali, resti di affreschi, decorazioni e stemmi scolpiti nella pietra locale a testimoniare labilità degli scalpellini, esperti maestri nel modellare la rude quanto abbondante materia prima. Queste bellezze dellarte, assopite sotto la patina del tempo si stanno risvegliando, anche grazie ai lavori successivi agli avvenimenti sismici del 1997, per riportare Visso a nuova vita. A tutto questo contribuisce un evento ugualmente solido e duraturo, la collaborazione in essere tra i due più importanti Enti della realtà vissana, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con sede nel Convento del Divino Amore, recentemente recuperato, ed il Comune di Visso. Ciò ha permesso di ottenere finanziamenti per la realizzazione di interventi importanti come lallestimento del Museo dei Manoscritti di Leopardi, nel complesso di S. Agostino, e della Biblioteca Comunale. Ad essi si aggiungono quelli destinati alla valorizzazione delle aree e dei percorsi verdi che hanno permesso di realizzare un unico percorso pedonale attraverso la rivalutazione dei Giardini del Lago, la pedonalizzazione degli argini del torrente Ussita e del fiume Nera (di prossima attuazione) ed il recupero del Giardino Appenninico Parco G. Jaja. La reciproca collaborazione, che ha interessato anche aspetti importanti della vita della comunità locale, come la realizzazione della caserma dei Vigili del Fuoco del Distaccamento di Visso, va al di là di pure intese economiche: lobiettivo è infatti quello di assicurare la valorizzazione di questo splendido centro sito nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Visso è un singolo, ma prezioso esempio di come la presenza del Parco Nazionale - nonostante talvolta evochi limmagine di divieti ed immobilità - sia, in realtà, una importante occasione di miglioramento e sviluppo. Donatella Rosi |
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