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Un parco per tutti Itinerari e sentieri escursionistici per tutti attraverso larte, la storia e la natura di Michele Sensini Per il Parco dei Sibillini sarà un progetto strategico da oltre 12 miliardi e permetterà a tutti, anche ai disabili, di usufruire di una rete sentieristica con strutture ricettive allinterno dellarea protetta. I primi 7 miliardi e 500 milioni sono stati già stanziati con i finanziamenti CIPE e sono iniziate le procedure per lapprovazione dei progetti esecutivi. Il punto di partenza del progetto è il Grande Anello dei Sibillini che collega il perimetro esterno dei Monti del Parco Nazionale. Tale idea è nata molti anni fa da una proposta del WWF Italia, Delegazione Marche, e del CAI che attraverso il Grande Anello dei Sibillini intendeva superare il concetto del sentiero escursionistico segnalato per arrivare alla realizzazione di un itinerario naturalistico-culturale. al fine di permettere agli amanti della montagna di godere di tutti gli aspetti ambientali e storico-artistici che ruotano intorno ai Monti Azzurri. LEnte Parco, avvalendosi di un gruppo di lavoro coordinato dallarchitetto Alberico Alesi, ha ripreso, modificato e ampliato questa proposta ponendosi un duplice obiettivo: rendere accessibile a tutti il Parco, ricco di valori paesaggistici e storici, ma anche creare opportunità di lavoro distribuite su tutto il territorio in modo da rivitalizzare i borghi montani. Il Grande Anello dei Sibillini è stato diviso in dieci tratti (Visso-Macereto; Macereto-Cupi; Cupi-Fiastra; Fiastra-Montastero; Monastero-Garulla; Garulla-Rubbiano; Rubbiano-Astorara; Astorara-Colle Le Cese; Colle Le Cese-Campi; Campi-Visso) di lunghezza variabile tra i 6 e i 16 chilometri, tutti percorribili con un massimo di sei ore di cammino e in grado di permettere una integrazione dellescursionista sia con lambiente naturale sia con le comunità e la storia locale visto che ogni tappa parte e arriva in un centro abitato. Il progetto, non a caso, prevede anche la creazione di rifugi al termine di ogni tratto, nelle piccole frazioni o nei centri più grandi, sfruttando edifici ià esistenti da recuperare e, successivamente, da far gestire ai giovani residenti. Una delle caratteristiche del progetto sta nella riscoperta e rivalutazione delle antica e articolata viabilità che attraversa il Parco intersecando in alcuni tratti il Grande Anello. Con il ripristino di otto antichi sentieri gli escursionisti potranno ripercorrere i tracciati battuti da tempi immemorabili da pellegrini, viaggiatori, contadini, pastori...... come ad esempio il sentiero dei mietitori, la strada della dogana o la strada Imperiale che da Castelluccio porta a Foce di Montemonaco, il cui uso nei secoli scorsi era subordinato al pagamento di un pedaggio. Ma la grande innovazione del progetto un Parco per tutti consiste nel rendere accessibile la montagna a chiunque, cioè sia a quanti non hanno una preparazione specifica, sia alle persone con ridotte capacità motorie, ai non vedenti e ai disabili in genere. A questo proposito sono stati progettati cinque percorsi attrezzati in luoghi significativi sotto il profilo ambientale e storico-artistico: uno di questi verrà realizzato lungo la sponda est del lago di Fiastra; un altro permetterà di raggiungere il santuario della Madonna dellAmbro sulle rive del torrente omonimo; il terzo coincide con il percorso dei mietitori e quindi con uno dei sentieri storici; il quarto da Forca di Presta permette di arrivare a Colle Le Cese lungo un panoramico e semipianegginte percorso, con la visione dei Piani di Castelluccio e del Vettore; lultimo attraversa le Marcite di Norcia, i prati palustri caratterizzati da un tipico sistema di irrigazione e da antichi mulini. Ad essi se ne aggiungerà un altro nei pressi del rifugio Città di Amandola. Tali tracciati verranno migliorati con accorgimenti tecnici come la sistemazione del fondo sentieristico, la predisposizione di corrimano e la realizzazione di punti sosta. Oltre ai percorsi del Grande anello dei Sibillini, ai percorsi storici, ai percorsi per tutti, il progetto prevede anche la realizzazione di percorsi locali a servizio dei rifugi escursionistici. Tali percorsi raggiungono i luoghi non toccati dal Grande Anello, sono accessibili dai rifugi escursionistici, non percorrono lunghe distanze e hanno tutti un tracciato circolare che permette agli escursionisti di tornare al punto di partenza. Sono dedicati a piccole e rilassanti passeggiate. |
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