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Operatori naturalistici crescono Da maggio operano nel Parco cinquantuno guide grazie ai corsi promossi dall Ente di Maura Gallenzi Continua lattività dellEnte Parco dei Monti Sibillini volta alla qualificazione professionale con lo scopo di creare lavoro nellarea protetta. Dal maggio scorso, cinquantuno operatori hanno conseguito il titolo di guida del Parco grazie a due corsi promossi dallEnte di gestione, ideati e realizzati dallIstituto Pangea (Istituto Europeo per leducazione e la formazione professionale per lambiente), unica scuola in Italia specializzata nel campo della formazione e delleducazione per le aree protette, che ha già svolto analoghe iniziative per il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e per il Parco Nazionale del Pollino. Il titolo di Guide del Parco si caratterizza per essere ufficiale ed esclusivo per i Monti Sibillini, secondo lo spirito della Legge Quadro sulle aree protette (n. 394/91), il che costituisce per gli operatori una prospettiva concreta di lavorare in convenzione con il Parco (essendosi formati su iniziativa dello stesso) o con gli operatori turistici locali. La guida del Parco non è solo un operatore turistico dotato di approfondita conoscenza delle caratteritiche del territorio, ma è soprattutto un interprete della natura e anche un appassionato che conosce e condivide i motivi e le strategie che sono alla base della creazione delle aree protette, in particolare dei Monti Sibillini. Si tratta di persone che hanno investito nel Parco - spiega il coordinatore dei corsi Giorgio Biddittu dellIstituto Pangea - dal momento che vi si sono dedicate con entusiasmo e a volte a tempo pieno già in precedenza, nelle Cooperative, nelle Case del Parco, nella gestione dei rifugi e in tante altre attività di fruizione. Della preparazione e delle esperienze dei partecipanti si è tenuto conto nel programma didattico, ideato con lintento di fornire i principi, le tecniche e le abilità strettamente connese con lo svolgimento della professione di guida/interprete naturalistico. Il programma di base dei corsi è stato integrato con alcuni seminari di approfondimento sui valori ambientali e storico-culturali del Parco, curati da docenti universitari messi a disposizione dal Cesar (Centro per lo sviluppo agricolo e rurale di Assisi) in collaborazione con il CIRA e il CIPLA. Ogni corso-base è durato quattro settimane, per un totale di 103 ore ciascuno, con diverse articolazioni: uno stage residenziale tenutosi a Sabaudia nel Parco Nazionale del Circeo ed impostato sulla formula del campus, un metodo che consente la continua integrazione fra teoria e pratica, in particolare attraverso il coinvolgimento di tutors (uno ogni 8/10 allievi) disponibili a tempo pieno durante lintera operazione formativa. Teoria e tecnica della comunicazione, principi, strumenti e metodi dellinterpretazione naturalistica, con particolare riferimento alla gestione di visite guidate e alla progettazione di percorsi, itinerari e attività di animazione, sono stati gli argomenti trattati in questa prima fase. Successivamente gli allievi hanno messo in pratica nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini quanto appreso nei moduli precedenti, con la progettazione di mezzi e strumenti di interpretazione naturalistica fra i quali la caratterizzazione di sentieri-natura tematici, alcuni scelti fra quelli programmati dal Parco in collegamento con la rete delle Case del Parco. I partecipanti, infine, hanno progettato programmi per la fruizione naturalistica del Parco. Con la nuova figura professionale della Guida del Parco, figura unica per tutti i comuni dellarea protetta dei Sibillini, si va formando sempre più una rete qualificata per il turismo che ora avrà a disposizione i cinquantuno operatori che potranno far conoscere la realtà dei Sibillini in modo più profondo e cosciente. | |
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